Lotta al cambiamento climatico
Per gli investimenti ESG un 2022 intenso, ecco i sette trend da seguire
My-Linh Ngo, Head of ESG Investment, Portfolio Manager di BlueBay, indica cambiamento climatico, biodiversità, capitale umano, governance, regolamenti, reporting e stewardship
di Stefano Caratelli 11 Aprile 2022 12:01
La pandemia potrebbe aver rallentato la crescita globale, ma lo slancio degli investimenti ESG continua e il 2022 sarà senza dubbio un altro anno intenso. BlueBay ha identificato sette macro-trend che prevede definiranno gli investimenti ESG quest’anno, e in un’analisi firmata da My-Linh Ngo, Head of ESG Investment, Portfolio Manager, spiega quali sono e perché sono importanti per l’investitore. Al primo posto il climate change, perché sta aumentando anche l’attenzione nei confronti della “corsa alla resilienza”, che riconosce la necessità di adattarsi al cambiamento.
Tutti gli occhi saranno puntati sui leader mondiali alla Conferenza ONU sul clima COP27 a novembre in Egitto. Se faranno progressi su aspetti specifici come le emissioni “Scope 3”, sarà possibile un passo avanti sulla strada dell’impegno a mantenere il limite di 1,5 gradi. Il secondo trend identificato da BlueBay è capitale naturale e biodiversità, la cui importanza aumenterà, con maggiore attenzione alla cosiddetta “economia blu” e agli ecosistemi terrestri. La seconda parte della COP15 sulla biodiversità sarà ad aprile, con l’obiettivo di assicurare l'impegno per il “30x30” per la protezione del 30% delle terre e degli oceani entro il 2030, tema che si inserisce nel più ampio filone della valorizzazione delle risorse idriche del pianeta.
Quindi il capitale umano, vale a dire la “S” di ESG, che indica il “sociale”. BlueBay prevede un ampliamento del focus sull’inclusione anche su genere ed etnia. Anche lavoro e diritti umani riceveranno ulteriore attenzione. Un approccio alla natura più basato sui diritti umani potrebbe aprire la strada al riconoscimento globale del diritto a un ambiente sano, un vero game changer in termini di partecipazione alla governance della terra e alla protezione dei popoli indigeni.
L’esperta di BlueBay si aspetta poi una maggiore integrazione dei criteri ESG nelle pratiche retributive per generare maggiore responsabilità e progresso. Sempre più investitori si esprimeranno con il voto nelle assemblee societarie, mentre gli obbligazionisti utilizzeranno le emissioni ESG per le discussioni con il management su questioni strategiche. La pandemia ha portato a un aumento dei controlli sulla qualità del management, che continuerà perché per gli investitori il cambiamento è il new normal.
Poi il tema di regolamenti e controversie, che impatterà su operatori di mercato ed emittenti. Accanto al rollout in corso del regolamento SFDR, la tassonomia verde e le preferenze di sostenibilità MiFID si aggiungeranno al mix. BlueBay sottolinea che con i dati e i rating ESG sempre più enfatizzati come base per le credenziali aziendali, la qualità, l’affidabilità e la comparabilità dei rating saranno anch’esse sottoposte a maggior scrutinio.
Anche la spinta per una maggior trasparenza continuerà, e sarà necessaria una serie di dati più ampia per coprire una vasta gamma di rischi, politiche, processi e indicatori relativi alle prestazioni. Mentre il cambiamento climatico resterà la priorità, BlueBay si aspetta di vedere più dati sui rischi connessi a natura e diritti umani. Concetti come la “doppia materialità” probabilmente garantiranno un dibattito più ampio, mentre c’è ancora lavoro da fare su standard contabili e di reporting ESG globali per promuovere la fiducia in ciò che viene divulgato.
Infine la stewardship, le collaborazioni e le partnership. L’esperta di BlueBay sottolinea come non sia desiderabile né pratico disinvestire dall’intera economia, per cui la stewardship attiva rimarrà in primo piano per la maggior parte degli investitori. La collaborazione e le partnership per allineare gli stakeholder con obiettivi condivisi saranno fondamentali quando si tratterà di affrontare i rischi ESG sistemici.
In conclusione, gli investitori devono affrontare sfide man mano che le questioni ESG diventano più complesse, con approcci diversi in diverse giurisdizioni con l’obiettivo dell’armonizzazione e della standardizzazione. L’esito dipende da attori chiave come governi, policymaker e settore privato, ma ci sono opportunità per gli investitori che adottano un approccio ponderato, integrano le considerazioni ESG e collaborano per sviluppare soluzioni.
APPUNTAMENTO IN EGITTO A NOVEMBRE
Tutti gli occhi saranno puntati sui leader mondiali alla Conferenza ONU sul clima COP27 a novembre in Egitto. Se faranno progressi su aspetti specifici come le emissioni “Scope 3”, sarà possibile un passo avanti sulla strada dell’impegno a mantenere il limite di 1,5 gradi. Il secondo trend identificato da BlueBay è capitale naturale e biodiversità, la cui importanza aumenterà, con maggiore attenzione alla cosiddetta “economia blu” e agli ecosistemi terrestri. La seconda parte della COP15 sulla biodiversità sarà ad aprile, con l’obiettivo di assicurare l'impegno per il “30x30” per la protezione del 30% delle terre e degli oceani entro il 2030, tema che si inserisce nel più ampio filone della valorizzazione delle risorse idriche del pianeta.
APPROCCIO BASATO SUI DIRITTI UMANI
Quindi il capitale umano, vale a dire la “S” di ESG, che indica il “sociale”. BlueBay prevede un ampliamento del focus sull’inclusione anche su genere ed etnia. Anche lavoro e diritti umani riceveranno ulteriore attenzione. Un approccio alla natura più basato sui diritti umani potrebbe aprire la strada al riconoscimento globale del diritto a un ambiente sano, un vero game changer in termini di partecipazione alla governance della terra e alla protezione dei popoli indigeni.
GOVERNANCE E PRATICHE RETRIBUTIVE
L’esperta di BlueBay si aspetta poi una maggiore integrazione dei criteri ESG nelle pratiche retributive per generare maggiore responsabilità e progresso. Sempre più investitori si esprimeranno con il voto nelle assemblee societarie, mentre gli obbligazionisti utilizzeranno le emissioni ESG per le discussioni con il management su questioni strategiche. La pandemia ha portato a un aumento dei controlli sulla qualità del management, che continuerà perché per gli investitori il cambiamento è il new normal.
REGOLAMENTAZIONI E CONTROVERSIE
Poi il tema di regolamenti e controversie, che impatterà su operatori di mercato ed emittenti. Accanto al rollout in corso del regolamento SFDR, la tassonomia verde e le preferenze di sostenibilità MiFID si aggiungeranno al mix. BlueBay sottolinea che con i dati e i rating ESG sempre più enfatizzati come base per le credenziali aziendali, la qualità, l’affidabilità e la comparabilità dei rating saranno anch’esse sottoposte a maggior scrutinio.
SEMPRE MAGGIOR TRASPARENZA
Anche la spinta per una maggior trasparenza continuerà, e sarà necessaria una serie di dati più ampia per coprire una vasta gamma di rischi, politiche, processi e indicatori relativi alle prestazioni. Mentre il cambiamento climatico resterà la priorità, BlueBay si aspetta di vedere più dati sui rischi connessi a natura e diritti umani. Concetti come la “doppia materialità” probabilmente garantiranno un dibattito più ampio, mentre c’è ancora lavoro da fare su standard contabili e di reporting ESG globali per promuovere la fiducia in ciò che viene divulgato.
IMPORTANZA DI UNA STEWARDSHIP ATTIVA
Infine la stewardship, le collaborazioni e le partnership. L’esperta di BlueBay sottolinea come non sia desiderabile né pratico disinvestire dall’intera economia, per cui la stewardship attiva rimarrà in primo piano per la maggior parte degli investitori. La collaborazione e le partnership per allineare gli stakeholder con obiettivi condivisi saranno fondamentali quando si tratterà di affrontare i rischi ESG sistemici.
RUOLO DI INVESTITORI E ISTITUZIONI
In conclusione, gli investitori devono affrontare sfide man mano che le questioni ESG diventano più complesse, con approcci diversi in diverse giurisdizioni con l’obiettivo dell’armonizzazione e della standardizzazione. L’esito dipende da attori chiave come governi, policymaker e settore privato, ma ci sono opportunità per gli investitori che adottano un approccio ponderato, integrano le considerazioni ESG e collaborano per sviluppare soluzioni.