Focus sul tasso fisso
JP Morgan AM continua a vedere potenziale nei bond High Yield europei
Il Bond Bulletin del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management ritiene che la Bce alla fine dovrà stringere e sconsiglia un’ampia esposizione al reddito fisso
di Stefano Caratelli 13 Aprile 2022 14:15
Per la Bce non sarà facile bilanciare i rischi di recessione e contrastare l’aumento dell’inflazione. Dati i rischi cui il mercato è esposto, un’ampia esposizione al reddito fisso europeo non è consigliabile. Anche se non si prevede un intervento immediato della Bce, entro l’anno i tassi dovrebbero salire, per cui è preferibile una posizione di duration breve nell’obbligazionario. Considerata la solidità dei fondamentali aziendali, i titoli High Yield europei sembrano a quotazioni ragionevoli e grazie ai livelli interessanti di spread in termini assoluti e relativi sono anche i più remunerativi del Vecchio Continente. In particolare, gli High Yield di fascia BB con scadenza a 3-5 anni coniugano opportunità di rendimento a una minor esposizione al rischio di credito derivante da una potenziale recessione.
Sono le indicazioni del Bond Bulletin settimanale a cura dal team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management che fa il punto su mercati obbligazionari europei in equilibrio tra solidi fondamentali aziendali e l'impennata dell'inflazione alimentata dai rincari energetici. Il Bond Bulletin esamina le opportunità offerte da un mercato in cui la Bce non ha ancora dato il via al ciclo di inasprimento, mettendosi in scia delle altre Banche centrali dei Paesi Sviluppati. Fed e molti altri hanno riconosciuto di aver reagito in ritardo all’inflazione, ma la Bce non ha ancora fatto i passi necessari per contrastarla. Influiscono anche la corsa serrata alle presidenziali francesi e il conflitto in Ucraina, che accentuano il rischio politico e riducono i margini di manovra.
Intanto i prezzi dell’energia hanno spinto l’inflazione a nuovi massimi in Europa mentre in Cina nuovi lockdown hanno inferto altri duri colpi alle filiere produttive, innalzando le previsioni di inflazione con possibile impatto negativo sulla crescita europea. Un eventuale forte inasprimento monetario della Bce sarebbe giustificato dai solidi fondamentali aziendali, osserva il team di J. P. Morgan AM, aggiungendo che i tassi d’insolvenza degli emittenti europei High Yield non potrebbero essere più bassi di così e il rapporto tra le revisioni al rialzo e al ribasso dei rating creditizi sembra aver toccato il massimo.
Se al mancato rialzo dei tassi si aggiunge la solidità dei fondamentali, risulta evidente secondo il Bond Bulletin che nel prossimo futuro la Bce sarà costretta ad attuare una stretta monetaria, il che significa che la duration dei titoli core europei risulterà ancora poco attraente. In Europa le opportunità d’investimento più allettanti sono da ricercare negli spread creditizi, il cui ampliamento potrebbe essere stato eccessivo dopo l’impennata di febbraio-marzo all’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
Ma a partire dall’8 marzo, sia nel segmento Investment Grade che nell’High Yield, lo spread ha iniziato a contrarsi. Ora i livelli degli spread riflettono perlopiù il valore equo, giustificando il posizionamento nelle obbligazioni societarie europee. Gli esperti di J. P. Morgan AM si dicono convinti che alla fine la Bce innalzerà il costo del denaro, chiudendo anche il paracadute degli acquisti di titoli nel secondo semestre 2022.
Lo scenario deve essere monitorato, ma il Bond Bulletin ritiene che i mercati abbiano lo abbiano ampiamente scontato. L’analisi dell’offerta mostra che i mercati Investment Grade e High Yield divergono, con l’offerta dei primi in linea con gli anni precedenti, mentre il secondo segmento ha registrato un calo del 60% su base annua – con emissioni di appena 14 miliardi di euro al 31 marzo 2022. Per questo, secondo il team di J. P. Morgan AM, il potenziale squilibrio tra domanda e offerta potrebbe generare opportunità nell’High Yield europeo, ma è importante valutare che tipo di accoglienza il mercato riserverà alle future emissioni.
BCE INDIETRO RISPETTO ALLA FED
Sono le indicazioni del Bond Bulletin settimanale a cura dal team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management che fa il punto su mercati obbligazionari europei in equilibrio tra solidi fondamentali aziendali e l'impennata dell'inflazione alimentata dai rincari energetici. Il Bond Bulletin esamina le opportunità offerte da un mercato in cui la Bce non ha ancora dato il via al ciclo di inasprimento, mettendosi in scia delle altre Banche centrali dei Paesi Sviluppati. Fed e molti altri hanno riconosciuto di aver reagito in ritardo all’inflazione, ma la Bce non ha ancora fatto i passi necessari per contrastarla. Influiscono anche la corsa serrata alle presidenziali francesi e il conflitto in Ucraina, che accentuano il rischio politico e riducono i margini di manovra.
LOCKDOWN IN CINA E RALLENTAMENTO IN EUROPA
Intanto i prezzi dell’energia hanno spinto l’inflazione a nuovi massimi in Europa mentre in Cina nuovi lockdown hanno inferto altri duri colpi alle filiere produttive, innalzando le previsioni di inflazione con possibile impatto negativo sulla crescita europea. Un eventuale forte inasprimento monetario della Bce sarebbe giustificato dai solidi fondamentali aziendali, osserva il team di J. P. Morgan AM, aggiungendo che i tassi d’insolvenza degli emittenti europei High Yield non potrebbero essere più bassi di così e il rapporto tra le revisioni al rialzo e al ribasso dei rating creditizi sembra aver toccato il massimo.
FONDAMENTALI SOCIETARI SOLIDI
Se al mancato rialzo dei tassi si aggiunge la solidità dei fondamentali, risulta evidente secondo il Bond Bulletin che nel prossimo futuro la Bce sarà costretta ad attuare una stretta monetaria, il che significa che la duration dei titoli core europei risulterà ancora poco attraente. In Europa le opportunità d’investimento più allettanti sono da ricercare negli spread creditizi, il cui ampliamento potrebbe essere stato eccessivo dopo l’impennata di febbraio-marzo all’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
ALLA FINE LA BCE ALZERÀ I TASSI
Ma a partire dall’8 marzo, sia nel segmento Investment Grade che nell’High Yield, lo spread ha iniziato a contrarsi. Ora i livelli degli spread riflettono perlopiù il valore equo, giustificando il posizionamento nelle obbligazioni societarie europee. Gli esperti di J. P. Morgan AM si dicono convinti che alla fine la Bce innalzerà il costo del denaro, chiudendo anche il paracadute degli acquisti di titoli nel secondo semestre 2022.
OPPORTUNITÀ NELL’HIGH YIELD EUROPEO
Lo scenario deve essere monitorato, ma il Bond Bulletin ritiene che i mercati abbiano lo abbiano ampiamente scontato. L’analisi dell’offerta mostra che i mercati Investment Grade e High Yield divergono, con l’offerta dei primi in linea con gli anni precedenti, mentre il secondo segmento ha registrato un calo del 60% su base annua – con emissioni di appena 14 miliardi di euro al 31 marzo 2022. Per questo, secondo il team di J. P. Morgan AM, il potenziale squilibrio tra domanda e offerta potrebbe generare opportunità nell’High Yield europeo, ma è importante valutare che tipo di accoglienza il mercato riserverà alle future emissioni.