Il punto

Neuberger Berman vede solide fondamenta per il mercato del credito

Brad Tank, Chief Investment Officer—Fixed Income di Neuberger Berman fa il punto sul ciclo avviato dalla Fed prevedendo che il tasso finale si stabilizzi intorno al 3,5%. Le recenti tensioni destinate a affievolirsi

di Stefano Caratelli 13 Aprile 2022 20:00

financialounge -  Brad Tank credito investimenti Neuberger Berman
Gli investitori continuano a scontare l’evoluzione dell’attuale ciclo di inasprimento delle politiche monetarie, ma le eccezionali dinamiche di mercato delle scorse settimane sono destinate ad affievolirsi, gettando solide fondamenta per gli investitori creditizi. È la valutazione di Brad Tank, Chief Investment Officer—Fixed Income di Neuberger Berman che fa il punto dopo che il rendimento dei Treasury USA decennali ha sfondato il 2,7%, la curva si è invertita sulle scadenze a 2 e a 10 anni per poi tornare ad irripidirsi, e i verbali della Fed hanno rivelato nuovi dettagli sul piano di riduzione del bilancio. Intanto gli spread creditizi sono rimasti ampi e volatili, mentre si cerca di stimare le conseguenze dell’inasprimento monetario e del conflitto in Ucraina.

TASSI FED PUNTANO A TERRITORIO RESTRITTIVO


Al momento Tank si aspetta rialzi dei tassi di 50 punti della Fed sia a maggio che a giugno, seguiti da una serie di aumenti da 25 punti fino a che il tasso ufficiale non starà per entrare in territorio significativamente restrittivo. Data la forza, la persistenza e la diffusione dell’inflazione, Neuberger Berman ritiene che il tasso finale sia destinato ad assestarsi intorno al 3,5%, in linea con quello che i mercati hanno già scontato e oltre al quale sarà difficile spingersi.

LA RIDUZIONE DEL BILANCIO


La Fed si prepara anche a ridurre il proprio bilancio al ritmo, forse, di 95 miliardi di dollari al mese, per cui nel giro di pochi anni si arriverebbe a svariate migliaia di miliardi, un’operazione di significativa entità, secondo Tank. Se la Fed agirà sia sui tassi che sul bilancio il ricorso più massiccio a uno strumento potrebbe implicarne uno minore dell’altro. Forse per questo le aspettative sui tassi si sono ridotte poco dopo la pubblicazione del verbale del FOMC di marzo, e che la curva dei rendimenti è tornata ad irripidirsi dopo una breve inversione.

LA CURVA NON SEGNALA RECESSIONE


L’esperto di Neuberger Berman non è d’accordo sulla stretta relazione tra inversione della curva e recessione in arrivo, e in quest’occasione è particolarmente scettico, anche perché al di fuori delle scadenze a 2 e 10 anni la curva rimane ripida ovunque, e quella dei rendimenti reali è anch’essa ripida il che, considerando il livello negativo dei tassi reali, è piuttosto stimolante. Il tutto rassicura sulla capacità della Fed di utilizzare sia i rialzi dei tassi che la riduzione del bilancio per riportare sotto controllo l’inflazione senza infliggere danni collaterali eccessivi all’economia.

ECONOMIA USA IN GRADO DI ASSORBIRE SIA L’INFLAZIONE CHE I TASSI PIÙ ALTI


I fondamentali economici segnalano disoccupazione USA quasi tornata ai livelli pre-pandemici dei consumatori che continuano a godere di ottima salute. Neuberger Berman ritiene si tratti di un cuscinetto perfettamente in grado di assorbire sia l’inflazione che l’inasprimento monetario necessario per contrastarla e si attende un rallentamento dell’economia USA nel corso dei prossimi 12 mesi, ma non una recessione. In una prospettiva a due anni i rischi sono destinati a crescere, ma rimanendo sotto la soglia di preoccupazione della casa d’investimento.

MENO VOLATILITÀ SUI TRESURY


Le conseguenze per le strategie di investimento obbligazionarie, secondo Neuberger Berman, sono che la volatilità dei Treasury inizierà ad affievolirsi con un ulteriore irripidimento della curva in futuro il che, insieme alla robustezza dell’economia, fornisce solide fondamenta per il credito. Con gli spread sia dell’high yield che dell’investment grade che scontano livelli quasi da recessione, Tank intravvede interessanti opportunità per creare valore in diversi settori.

INFLAZIONE FORSE NON ANCORA AL PICCO


Secondo Neuberger Berman la volatilità è probabilmente destinata a rimanere elevata rispetto al 2021 perché l’inflazione potrebbe dover ancora raggiungere il picco. Ma mentre gli investitori continuano a voler scontare la probabile evoluzione dell’attuale ciclo di inasprimento delle politiche monetarie, le eccezionali dinamiche di mercato delle scorse settimane sono destinate a nostro parere ad affievolirsi, conclude l’analisi di Tank.

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