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Morgan Stanley IM: come investire in un mondo dominato dall’incertezza

Morgan Stanley Investment Management, nell’ultimo Global Equity Observer firmato da Bruno Paulson del team International Equity, sottolinea che la correzione è stata trainata dai titoli più costosi, la cui attrattività ora è migliorata

di Stefano Caratelli 21 Aprile 2022 08:00

financialounge -  Bruno Paulson Morgan Stanley Investment Management
Il conflitto in Ucraina ha riportato alla ribalta mondiale forze e scenari che dopo la Seconda Guerra Mondiale in Europa si pensavano sepolti. L'MSCI World ha subito una correzione importante, ma continua ad essere su livelli nettamente superiori rispetto agli ultimi 12 mesi. Una correzione poco invasiva, riconducibile più a una svalutazione che a un calo delle aspettative sugli utili di mercato. Le stime sugli utili prospettici sono infatti aumentate. E proprio la solidità degli utili nei momenti più difficili, come la crisi finanziaria globale o la pandemia, è da sempre uno dei capisaldi nella filosofia di gestione del team International Equity di Morgan Stanley Investment Management, avendo storicamente permesso una partecipazione limitata dei portafogli da loro gestiti a ribassi causati da eventi negativi di mercato.

CAPIRE COME SI MUOVERANNO I DIVERSI SETTORI


Nel suo ultimo articolo della rubrica Global Equity Observer, Bruno Paulson, Managing Director e gestore del team International Equity di Morgan Stanley IM, sottolinea che l’attuale correzione è stata trainata dalle valutazioni sui titoli più costosi. Una svalutazione problematica, ma che ha anche migliorato l'attrattività di alcuni titoli, sia attualmente presenti all’interno dei portafogli che più in generale sul mercato. Resterà importante capire come si muoveranno da qui in avanti i singoli segmenti azionari.

BUONA PERFORMANCE DEI BENI DI CONSUMO PRIMARI


Paulson sottolinea la buona performance da inizio anno per il settore dei beni di consumo primari, segmento chiave per i portafogli globali gestiti dal team di MSIM. Al contempo, storicamente il team International Equity non investe in settori quali l’energetico (il migliore dell’anno), materiali e utility, oltre a sottopesare quello finanziario: tutti temi positivi nel 2022, a riprova della capacità della selezione dei titoli nei settori in cui il team opera. Paulson spiega che la strategia continua ad essere incentrata sulla capacità di moltiplicare il valore sul lungo termine, cosa che il mercato fatica a fare.

IMPORTANZA DEL POTERE DI DETERMINARE I PREZZI


Il team di gestione del Global Brands di Morgan Stanley IM punta su società caratterizzate da attività immateriali dominanti e sostenibili, come per esempio brand e network, che siano in grado di far leva sul potere di determinazione dei prezzi e trasferire ad esempio l’inflazione dai costi al consumatore finale: questo potere comporta la capacità di mantenere margini lordi elevati e stabili nonostante gli shock. Il team di MSIM, inoltre, analizza la capacità di accrescere stabilmente e organicamente i ricavi in modo ricorrente, piuttosto che ricercare ricavi superiori ma più ciclici e volatili.

AZIENDE CAPACI DI INNOVARSI


Combinare il potere di fissazione dei prezzi con ricavi ricorrenti protegge margini e fatturati e dovrebbe condurre a utili solidi. Data la dipendenza da attività immateriali, gli utili dovrebbero essere generati con rendimenti elevati sul capitale traducendosi in solidità anche dei flussi di cassa. La strategia gestita da Paulson si fonda su aziende capaci di innovarsi e diffondersi per preservare e migliorare le attività immateriali, ma anche di allocare efficacemente i flussi di cassa.

IL RISCHIO DI PAGARE PREZZI ECCESSIVI


La prova ultima per le decisioni di portafoglio sta nelle valutazioni: un prezzo eccessivo rischia di distruggere il capitale. Per il team International Equity di Morgan Stanley IM questo processo di selezione dei titoli è rimasto invariato per un quarto di secolo. L’esperienza suggerisce che gli utili dei portafogli globali dovranno mantenersi relativamente resilienti in caso di una contrazione più ampia della redditività del mercato, sia dovuta all’inflazione, alle politiche dei governi o ad una crisi geopolitica.

UNA STRATEGIA DA MANTENERE


Oggi il mercato appare ancora vulnerabile, soprattutto se l'attuale crisi geopolitica dovesse aggravarsi. Per questo motivo l’esperto di MSIM ritiene che limitare l'incertezza detenendo un portafoglio di titoli relativamente prevedibili rimanga la strategia migliore da adottare in questa fase.

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