Impact investing
abrdn: “Investire per il pianeta nella Giornata mondiale della Terra”
La Giornata della Terra ci ricorda ogni anno che abbiamo bisogno di cambiare. Sarah Norris (abrdn) spiega perché è importante privilegiare l’investimento a impatto per influenzare positivamente il comportamento aziendale
di Fabrizio Arnhold 23 Aprile 2022 10:00
Nel 2050 serviranno le risorse di tre pianeti Terra per sostenere la popolazione globale. La biodiversità è messa a rischio dal consumo degli esseri umani, con effetti negativi sull’ambiente e sul clima. Sono sempre più frequenti gli incendi boschivi, le inondazioni e gli uragani: le nostre scelte stanno avendo un impatto.
“La Giornata delle Terra ci ricorda ogni anno che abbiamo bisogno di cambiare”, spiega Sarah Norris, investment director Global Impact Fund, abrdn. “Piantare un albero, spegnere le luci, fare la spesa in modo coscienzioso e fare la raccolta differenziata dei rifiuti sono piccoli contributi che ci portano nella giusta direzione”. Per far fronte alle sfide del cambiamento climatico, servono risposte coordinate e globali, che coinvolgano governi e imprese.
Secondo l’esperta di abrdn, “ogni individuo ora, più che mai, ha il potere di influenzare il comportamento aziendale investendo per l’impatto”. L’impact investing, infatti, permette agli individui di allontanarsi dalle aziende che causano gli impatti ambientali più gravi, scegliendo di investire nelle aziende che cercano di trovare soluzione, ottenendo anche un ritorno finanziario.
Il cambiamento climatico, la produzione e il consumo non sostenibile, la perdita di biodiversità e le altre questioni evidenziate dalla Giornata della Terra rappresentano rischi significativi per la società, ma rappresentano anche opportunità per le imprese. Per abrdn, le soluzioni innovative e i prodotti di trasformazione che mirano a risolvere i problemi del mondo rispondono anche alle esigenze dei consumatori. Iniziando a puntare sulla transizione, cambiando le lampadine con quelle a LED e privilegiando fonti di energia verde.
“È fondamentale che ogni investimento a impatto sia misurabile”, prosegue l’analisi di abrdn. “Per questo le imprese sono tenute a comunicare in modo trasparente agli investitori come il profitto e gli obiettivi ambientali vadano di pari passo verso un cambiamento positivo”. E a proposito di cambiamento, si deve iniziare dall’energia. Negli Stati Uniti la maggior parte della produzione e del consumo di energia proviene dai combustibili fossili: petrolio, gas naturale e carbone. Qualcosa però sta cambiando. NextEra Energy Resources, il più grande sviluppatore di energie rinnovabili del mondo, genera 23 gigawatt di energia pulita all’anno e sta spostando il mix energetico negli Usa dalle fonti inquinanti.
Insieme agli Usa e alla Cina, l’India è uno dei maggiori Paesi inquinanti a livello globale. In occasione della COP26, il primo ministro Modi si è impegnato a ridurre le emissioni a zero entro il 2070. Come? “Costruendo infrastrutture rinnovabili in tutta l’india”, prosegue Sarah Norris. “Il produttore di energia solare Azure Power ha oltre 7GW di asset di energia solare che aiutano a soddisfare i bisogni energetici di utility governative e clienti commerciali”. L’intento dell’azienda è quello di abbassare il costo dell’energia solare per renderla più accessibile in tutta l’India.
L’industria della moda è responsabile del 20% dello spreco idrico nel mondo. Vengono utilizzati circa 79 miliardi di metri cubi d’acqua all’anno, 10mila litri a persona. In questo ambito, l’esempio virtuoso citato nell’analisi di abrdn è Kornit Digital che sta rivoluzionando l’industria tessile con le sue tecnologie di stampa digitale senza acqua. Negli Stati Uniti circa l’85% dei tessuti viene gettato via e rappresenta una parte significativa dei rifiuti in discarica. Ridurre lo spreco di acqua e la quantità di abiti nelle discariche sono due degli obiettivi che Kornit vuole raggiungere in futuro.
IL BISOGNO DI CAMBIARE
“La Giornata delle Terra ci ricorda ogni anno che abbiamo bisogno di cambiare”, spiega Sarah Norris, investment director Global Impact Fund, abrdn. “Piantare un albero, spegnere le luci, fare la spesa in modo coscienzioso e fare la raccolta differenziata dei rifiuti sono piccoli contributi che ci portano nella giusta direzione”. Per far fronte alle sfide del cambiamento climatico, servono risposte coordinate e globali, che coinvolgano governi e imprese.
LA SCELTA DELL’IMPACT INVESTING
Secondo l’esperta di abrdn, “ogni individuo ora, più che mai, ha il potere di influenzare il comportamento aziendale investendo per l’impatto”. L’impact investing, infatti, permette agli individui di allontanarsi dalle aziende che causano gli impatti ambientali più gravi, scegliendo di investire nelle aziende che cercano di trovare soluzione, ottenendo anche un ritorno finanziario.
I RISCHI PER LA SOCIETÀ
Il cambiamento climatico, la produzione e il consumo non sostenibile, la perdita di biodiversità e le altre questioni evidenziate dalla Giornata della Terra rappresentano rischi significativi per la società, ma rappresentano anche opportunità per le imprese. Per abrdn, le soluzioni innovative e i prodotti di trasformazione che mirano a risolvere i problemi del mondo rispondono anche alle esigenze dei consumatori. Iniziando a puntare sulla transizione, cambiando le lampadine con quelle a LED e privilegiando fonti di energia verde.
MISURARE L’INVESTIMENTO
“È fondamentale che ogni investimento a impatto sia misurabile”, prosegue l’analisi di abrdn. “Per questo le imprese sono tenute a comunicare in modo trasparente agli investitori come il profitto e gli obiettivi ambientali vadano di pari passo verso un cambiamento positivo”. E a proposito di cambiamento, si deve iniziare dall’energia. Negli Stati Uniti la maggior parte della produzione e del consumo di energia proviene dai combustibili fossili: petrolio, gas naturale e carbone. Qualcosa però sta cambiando. NextEra Energy Resources, il più grande sviluppatore di energie rinnovabili del mondo, genera 23 gigawatt di energia pulita all’anno e sta spostando il mix energetico negli Usa dalle fonti inquinanti.
AUMENTARE LE RINNOVABILI
Insieme agli Usa e alla Cina, l’India è uno dei maggiori Paesi inquinanti a livello globale. In occasione della COP26, il primo ministro Modi si è impegnato a ridurre le emissioni a zero entro il 2070. Come? “Costruendo infrastrutture rinnovabili in tutta l’india”, prosegue Sarah Norris. “Il produttore di energia solare Azure Power ha oltre 7GW di asset di energia solare che aiutano a soddisfare i bisogni energetici di utility governative e clienti commerciali”. L’intento dell’azienda è quello di abbassare il costo dell’energia solare per renderla più accessibile in tutta l’India.
RIDURRE LO SPRECO D’ACQUA
L’industria della moda è responsabile del 20% dello spreco idrico nel mondo. Vengono utilizzati circa 79 miliardi di metri cubi d’acqua all’anno, 10mila litri a persona. In questo ambito, l’esempio virtuoso citato nell’analisi di abrdn è Kornit Digital che sta rivoluzionando l’industria tessile con le sue tecnologie di stampa digitale senza acqua. Negli Stati Uniti circa l’85% dei tessuti viene gettato via e rappresenta una parte significativa dei rifiuti in discarica. Ridurre lo spreco di acqua e la quantità di abiti nelle discariche sono due degli obiettivi che Kornit vuole raggiungere in futuro.