L'analisi
Schroders: la curva dei tassi USA indica recessione probabile, ma non dice quando
Tina Fong, economista di Schroders, spiega che l’inversione della curva per ora riguarda le scadenze dei Treasury a 2 e 10 anni, mentre la parte breve che inizia dai 3 mesi è invece ripida. I precedenti storici
di Stefano Caratelli 23 Aprile 2022 15:00
La curva dei rendimenti USA, o almeno una parte, si è di nuovo invertita, ed è stato un indicatore affidabile delle recessioni USA negli ultimi 40 anni. Con una sola eccezione, ogni volta che si è invertita, l’economia USA è entrata in una fase di rallentamento nell’arco dei successivi 18 mesi. La curva dei rendimenti indica la differenza tra i tassi di interesse sui bond a più lunga scadenza e quelli a più breve. Dovrebbe essere meno costoso prendere a prestito a due anni che a dieci, per cui una curva ‘sana’ dovrebbe essere inclinata verso l’alto.
Quando ciò non avviene, e diventa più costoso prendere a prestito a breve termine, la curva si inverte, spiegano in un commento James Molony, Fixed Income Specialist e Tina Fong, Economista, di Schroders, aggiungendo che nella migliore delle ipotesi l’inversione implica che gli investitori si aspettano un rallentamento dell’economia, mentre nella peggiore segnala che una recessione potrebbe essere in arrivo.
Tina Fong sostiene che le condizioni che implicano una recessione si stanno intensificando, soprattutto in riferimento alle pressioni sui consumatori statunitensi, mentre anche i segnali quantitativi stanno aumentando, soprattutto guardando all’inversione della curva sulle scadenze tra 2 e 10 anni, che in passato è stata un indicatore affidabile di una recessione in arrivo. La Fed non è ancora preoccupata per una possibile recessione, anche perché è focalizzata sulla parte della curva sulle scadenze molto brevi.
I rendimenti a 3 mesi sono molto inferiori rispetto alle aspettative a 18 mesi, e la curva tra i bond a 10 anni e quelli a 3 mesi è molto ripida e molto distante da un’inversione. In passato, ricordano gli esperti di Schroders, la curva tra i bond a 2 e 10 anni si è invertita con un anticipo che va dai 31 ai 126 giorni rispetto a quella tra 3 mesi e 10 anni. Questo indica che la recessione è probabile, ma non dice niente su quando potrebbe verificarsi.
Come segnalato dalla Fed, il vero campanello di allarme proviene dai rendimenti dei bond a 3 mesi. Quando si appiattiscono avvicinandosi alle aspettative future e ai rendimenti dei bond a 10 anni, c’è il rischio di un potenziale rallentamento economico, conclude Tina Fong. In ogni caso, negli ultimi 40 anni l’inversione della curva dei rendimenti ha preceduto ogni recessione, come mostra il grafico.
RALLENTAMENTO O RECESSIONE
Quando ciò non avviene, e diventa più costoso prendere a prestito a breve termine, la curva si inverte, spiegano in un commento James Molony, Fixed Income Specialist e Tina Fong, Economista, di Schroders, aggiungendo che nella migliore delle ipotesi l’inversione implica che gli investitori si aspettano un rallentamento dell’economia, mentre nella peggiore segnala che una recessione potrebbe essere in arrivo.
LE CONDIZIONI SI STANNO INTENSIFICANDO
Tina Fong sostiene che le condizioni che implicano una recessione si stanno intensificando, soprattutto in riferimento alle pressioni sui consumatori statunitensi, mentre anche i segnali quantitativi stanno aumentando, soprattutto guardando all’inversione della curva sulle scadenze tra 2 e 10 anni, che in passato è stata un indicatore affidabile di una recessione in arrivo. La Fed non è ancora preoccupata per una possibile recessione, anche perché è focalizzata sulla parte della curva sulle scadenze molto brevi.
CURVA RIPIDA SULLE SCADENZE BREVI
I rendimenti a 3 mesi sono molto inferiori rispetto alle aspettative a 18 mesi, e la curva tra i bond a 10 anni e quelli a 3 mesi è molto ripida e molto distante da un’inversione. In passato, ricordano gli esperti di Schroders, la curva tra i bond a 2 e 10 anni si è invertita con un anticipo che va dai 31 ai 126 giorni rispetto a quella tra 3 mesi e 10 anni. Questo indica che la recessione è probabile, ma non dice niente su quando potrebbe verificarsi.
IL CAMPANELLO DI ALLARME DELLA FED
Come segnalato dalla Fed, il vero campanello di allarme proviene dai rendimenti dei bond a 3 mesi. Quando si appiattiscono avvicinandosi alle aspettative future e ai rendimenti dei bond a 10 anni, c’è il rischio di un potenziale rallentamento economico, conclude Tina Fong. In ogni caso, negli ultimi 40 anni l’inversione della curva dei rendimenti ha preceduto ogni recessione, come mostra il grafico.