L'importanza della selezione

BlackRock vede appeal nel debito emergente in valuta locale

Il BlackRock Investment Institute resta neutrale sui bond emergenti in valuta forte e in generale preferisce l’assunzione di rischio sul credito piuttosto che sulle azioni. Ma raccomanda una selezione accurata

di Stefano Caratelli 26 Aprile 2022 18:30

financialounge -  BCE BlackRock Investment Institute debito emergente FED
Mantenimento di un modesto sovrappeso sul debito dei Paesi Emergenti denominato in valuta locale nel quadro di un generale sottopeso dei bond. Gran parte della restrizione monetaria è stata portata a termine e le valutazioni sono interessanti. Neutralità invece sul debito emergente in valuta forte, in quanto sensibile ai tassi USA in rialzo, con valutazioni oggi meno attraenti rispetto a quelle del credito USA. In generale, comunque, preferenza per l’assunzione di rischio sul debito piuttosto che sull’azionario, dove la preferenza va alle azioni dei mercati sviluppati, perché gli emergenti sono alle prese con le dinamiche della ripartenza, con le pressioni inflazionistiche e con politiche restrittive.

MISURARE LO SHOCK DELLA GUERRA IN UCRAINA


Sono le indicazioni conclusive del commento settimanale di mercato del BlackRock Investment Institute che sottolinea appunto l’appeal del debito emergente in valuta locale, a fronte di un mercato che ha visto i rendimenti dei Treasury USA toccare i massimi da tre anni e l’azionario flettere. Il BlackRock Investment Institute continua comunque a pensare che l’azionario possa sostenere il rialzo dei rendimenti con l’inflazione a fare da sfondo. Ora gli investitori guardano ai dati USA e Ue per capire come lo shock dell’Ucraina sul lato dell’offerta possa impattare la crescita, con l’Europa destinata a essere colpita più dell’America.

LE BANCHE CENTRALI EMERGENTI HANNO GIOCATO D’ANTICIPO


L'analisi di BlackRock sottolinea che la combinazione di inflazione e stretta monetaria hanno inflitto ai bond perdite che nei paesi sviluppati non si vedevano dagli anni 80. Anche il debito emergente ha sofferto, ma la buona notizia in questo caso è che molte banche centrali dell’area avevano anticipato i rialzi dei tassi per contenere l’inflazione, determinando valutazioni interessanti sia in termini di rendimenti che di valute. All’interno degli indici, tuttavia, si nasconde una varietà di differenze, per cui è essenziale analizzare le singole esposizioni.

FAVORITI GLI ESPORTATORI DI COMMODITY


L’anno orribile che il 2022 è stato finora per i bond ha risparmiato qualche angolo dei mercati emergenti, dove l’azione anticipata delle banche centrali ha fatto salire i rendimenti. In particolare, il debito in valuta locale di paesi produttori di commodity come Medio Orienta e America Latina è riuscito a mettere a segno guadagni quest’anno, sovraperfomando il debito dei paesi che all’opposto sono consumatori di commodity come in Asia e Europa, su cui si è aggiunto anche l’impatto diretto dell’invasione russa dell’Ucraina.

MINORE L’IMPATTO DI FED E DOLLARO


Storicamente, l’impatto combinato di un ciclo restrittivo della Fed e di un dollaro di conseguenza più forte ha creato problemi al debito emergente, ma secondo il BlackRock Investment Institute questa volta l’impatto dovrebbe essere più limitato. Questo perché la Fed giustamente sta puntando alla normalizzazione monetaria, ma non dovrebbe esagerare con i rialzi dei tassi, e poi perché BlackRock si aspetta che la somma finale dei rialzi si collocherà a livelli storicamente bassi, dati i livelli di inflazione.

DIVERSI FATTORI FAVOREVOLI


Ulteriori fattori che giocano a favore del debito emergente, secondo BlackRock, sono valute a buon mercato, migliori conti con l’estero, minori investimenti esteri e rendimenti attraenti, oltre al fatto determinante che molte banche centrali emergenti hanno giocato d’anticipo nell’alzare i tassi per contrastare l’inflazione, portandosi così molto avanti nel percorso di normalizzazione monetaria rispetto alle controparti dei paesi sviluppati, e spingendo in territorio positivo i tassi reali in diversi paesi.

RISCHI DI STRETTE ECCESSIVE


I rischi secondo BlackRock sono quelli di strette monetarie eccessive che danneggino economie già alle prese con prezzi alti delle commodity e livelli alti di debito, ma anche quelli di un’inflazione lasciata correre troppo che alla fine può causare tensioni sociali per i prezzi troppo elevati di alimentari ed altri beni di prima necessità.

GUARDARE OLTRE GLI INDICI


In ogni caso, BlackRock sottolinea che gli indici finanziari emergentI nascondono profonde differenze e fa il caso dell’azionario, dove l’Asia ha un peso molto forte. Gli investitori devono saper guardare oltre gli indici favorendo l’esposizione a paesi e aziende esportatori di commodity. Inoltre, dato il minor livello di ricerca e analisi rispetto ai mercati sviluppati, i mercati emergenti offrono terreno fertile agli investitori in grado di sottoporre settori e titoli a una selezione accurata.

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