Investire in azioni

Le revisioni al ribasso degli utili favoriscono i criteri ESG e le aziende di qualità

Le previsioni di crescita degli utili aziendali sono riviste al ribasso. Un contesto nel quale emergono opportunità selettive nei mercati emergenti e negli investimenti tematici ed ESG e, soprattutto, nelle aziende di alta qualità

di Leo Campagna 26 Aprile 2022 09:45

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LA DEGLOBALIZZAZIONE ARRIVA ALL’IMPROVVISO


Il conflitto ucraino si inserisce nell’incognita sulla deglobalizzazione. Le sanzioni non hanno tagliato fuori la Russia dall’economia globale ma dalla parte dominata dall’Occidente, nel filone di una rottura della globalizzazione via tariffe, embarghi, re-localizzazioni, minor accesso alle commodity, supporto alle economie locali. Gli effetti a lungo termine sono una contrazione degli scambi globali e dei flussi di capitali. NN Investment Partners, nell’articolo Incognite geopolitiche in aumento, sull'azionario serve più cautela sottolinea che il conflitto in Ucraina, come la guerra dei dazi del 2018, ha mostrato quanto improvvisi possano essere i cambiamenti che alterano profondamente l’economia globale.

LE PREVISIONI DI CRESCITA DEGLI UTILI


Stefan Rondorf, Senior Investment Strategy di Allianz Global Investors, nell’articolo AllianzGI: “Fondamentale prestare attenzione agli utili societari” prevede che per le società dell’indice statunitense S&P 500 ci sia una crescita degli utili del 5%, mentre per quelle del benchmark europeo Stoxx 600 persino del 20% e oltre. In quest’ultimo caso occorre però tener presente che la crescita stimata degli utili escludendo il settore energetico ammonterebbe a poco più del 7%, aggiunge Rondorf. Malgrado gli economisti abbiano rivisto al ribasso le previsioni sulla crescita, le stime di utili per il 2022 sono rimaste invariate. Tale situazione riguarda in particolare le attese di utili più elevati per le società energetiche, mentre in altri settori si attendono previsioni al ribasso.

REVISIONI AL RIBASSO PER I PROFITTI AZIENDALI


Nell'analisi di Mabrouk Chetouane e Nicolas Malagardis dell'area Global Market Strategy, NIM Solutions, i cui dettagli sono riportati nell’articolo Natixis IM: "Il rimbalzo dei mercati azionari suggerisce comunque cautela" la divergenza tra gli utili societari e le prospettive economiche richiede cautela alla luce della stagione degli utili. La revisione al ribasso delle prospettive di crescita degli utili per il 2022 dovrebbe continuare sia in Europa che negli USA. Il calo limitato delle quotazioni azionarie e la mancanza di aggiustamenti degli utili attesi porta a concludere che l'aggiustamento delle valutazioni azionarie ha ancora spazio.

CAPIRE COME SI MUOVERANNO I DIVERSI SETTORI


Nel suo ultimo articolo della rubrica Global Equity Observer, Bruno Paulson, Managing Director e gestore del team International Equity di Morgan Stanley Investment Management, sottolinea che l’attuale correzione è stata trainata dalle valutazioni sui titoli più costosi. Una svalutazione problematica, ma che, come argomentato in dettaglio nell’articolo Morgan Stanley IM: come investire in un mondo dominato dall’incertezza ha anche migliorato l'attrattività di alcuni titoli, sia attualmente presenti all’interno dei portafogli che più in generale sul mercato. Resterà importante capire come si muoveranno da qui in avanti i diversi settori azionari.

INVESTIMENTI TEMATICI


La raccolta azionaria si è orientata soprattutto sul growth, con particolare successo per la tecnologia e l'azionario tematico. Tuttavia, ha sottolineato nell’articolo Fidelity: costruire il portafoglio in un momento “(Stra) ordinario” per i mercati Cosmo Schinaia, Country Head Italia di Fidelity International, negli ultimi mesi è in corso una grande rotazione di stile e stiamo assistendo a una crescita del value, anche perché il growth, guardando al rapporto prezzo/utili, è ancora caro. Soffermandosi poi sui fondi tematici, Schinaia ha messo in guardia dal rischio di investire su temi troppo ristretti. "È importante non scegliere microtemi, perché si rischia di non avere un universo investibile abbastanza ampio senza avere la possibilità di dare valore aggiunto con la gestione attiva".

PERCHÉ INVESTIRE NELLE AZIONI DEI MERCATI EMERGENTI


Secondo la multinazionale scozzese dell'investimento abrdn, nonostante i mercati siano scossi da diverse turbolenze, in particolare tensioni geopolitiche e inflazione, le azioni dei mercati emergenti potrebbero andare controcorrente mostrando una situazione complessiva non necessariamente negativa, riservando persino delle opportunità interessanti. Sono quattro le motivazioni che gli esperti di abrdn hanno individuato per confermare questa view e sono riportate tutte nell’articolo abrdn: "Ecco quattro motivi per investire nelle azioni dei mercati emergenti". 

FOCUS SU AZIENDE DI QUALITÀ PIÙ ELEVATA


Le attuali aspettative di consensus relative all’indice azionario STOXX Europe 600 vedono una crescita degli utili per il 2022 e il 2023 pari rispettivamente al 10% e al 6,5%.
Per questo motivo, come si legge nell’articolo Neuberger Berman: bisogna essere cauti, non ribassisti conviene mantenere posizioni su titoli azionari di qualità più elevata, con un beta minore e orientati alla generazione di reddito, delle società più grandi rispetto a quelle più piccole, e dei mercati statunitensi rispetto a quelli di altri Paesi. L’economia continua a crescere, i consumatori a spendere e tante imprese a generare profitti. Gli investitori potrebbero voler posizionare i propri portafogli per mitigare la volatilità, ma gli esperti di Neuberger Berman restano convinti che quest’anno i titoli azionari siano in grado di generare performance positive.

OTTENERE RISULTATI MIGLIORI IMPLEMENTANDO I CRITERI ESG


Gli investimenti ESG continuano ad accelerare e il 2022 sarà certamente un altro anno intenso. Gli sforzi per ‘istituzionalizzare’ i fattori ESG aumenteranno a mano a mano che l’integrazione ESG guadagnerà popolarità, e saranno soprattutto due le aree su cui si concentrerà la spinta: le tematiche specificamente ESG e l’implementazione di regolamentazioni e good practices. Lo sottolinea nell’articolo Investimenti ESG in continua crescita, importante analizzare tutte le fonti My-Linh Ngo, Head of ESG Investment e Portfolio Manager di BlueBay Asset Management, dicendosi convinta che integrare sistematicamente l’analisi ESG nel processo di investimento possa contribuire a generare risultati migliori, rendendo il processo decisionale più informato.

LA SOSTENIBILITÀ SPINGE L’EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI


“Vediamo un solido potenziale di crescita a lungo termine nel settore dell’efficienza energetica degli edifici, e notiamo un interessante sviluppo nel panorama agroalimentare. Grazie all’ implementazione delle soluzioni orientate alla sostenibilità sarà possibile ridurre gli impatti degli immobili residenziali e commerciali responsabili del 36% del consumo globale di energia, e circa il 40% delle emissioni globali di gas effetto serra (GHGes)” riferisce nell’articolo Sostenibilità ambientale, ecco come capitalizzare le opportunità più interessanti Alexis Deladerrière, Portfolio Manager del Goldman Sachs Global Environmental Impact Equity Portfolio, che poi aggiunge: “A titolo di esempio, abbiamo investito in una società specializzata in sistemi di isolamento i cui prodotti hanno contribuito a far risparmiare una quantità di energia equivalente a 110 milioni di barili di petrolio, ovvero 4,7 volte il consumo annuale di elettricità della Grande Londra”.

BANDIRE LE ARMI DAGLI INVESTIMENTI


Rachel Whittaker, Head of SI Research di Robeco, nell’articolo Robeco: continuare a escludere le armi dai portafogli sostenibili? sottolinea che “quella di vietare o meno le armi non è mai stata una semplice dicotomia, visto che gli investitori hanno sempre dovuto decidere, per esempio, se bandire qualsiasi arma oppure soltanto quelle vendute agli eserciti, se escludere solo i fabbricanti di armi o anche i loro rivenditori o, ancora, se trattare le armi da fuoco sportive alla stessa stregua delle bombe a grappolo”. La discussione sulle armi si è riaccesa recentemente e il divieto non è solo prerogativa degli investimenti sostenibili.

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