Nuovo servizio

Svolta Apple: al via le riparazioni fai da te per smartphone

La casa di Cupertino lancia il programma ‘Self Service Repair’ che permette di poter riparare in maniera autonoma i propri apparecchi

di Mauro Speranza 28 Aprile 2022 12:44

financialounge -  Apple riparazione smart smartphone
Il servizio era stato già annunciato a fine 2021 ma il lancio vero e proprio è arrivato solo nella primavera successiva negli Stati Uniti, con le previsioni di aprirlo presto anche nel resto del mondo. Chiunque avesse bisogno di pezzi di ricambio per i propri prodotti Apple potrà utilizzare l’apposito sito Self Service Repair, nel quale si potranno acquistare pezzi di ricambio per sostituire le parti malfunzionanti dei propri device, oltre a comprare o noleggiare gli strumenti consigliati per la riparazione fai da te e i manuali redatti dalla stessa casa di Cupertino. Nel caso in cui le parti danneggiate vengano rispedite a Apple per essere riciclate, gli utenti riceveranno un credito da spendere in futuri acquisti.

SOLO PER ESPERTI


Dalla società spiegano che il programma è pensato solo per “tecnici con la conoscenza e l’esperienza per riparare i dispositivi elettronici”, pertanto la maggior parte dei clienti dovrà comunque rivolgersi a professionisti del settore. Per il momento sono disponibili oltre 200 pezzi relativi all’iPhone 12, l’iPhone 13 e all’iPhone SE di terza generazione, ma nel futuro il servizio verrà ampliato anche ai Mac con chip Apple M1 Silicon.

LA SVOLTA


La nuova politica di Apple si inserisce in un contesto molto più ampio, nel quale le istituzioni sono sempre più attente al diritto alla riparazione, fondamentale per la riduzione dei rifiuti elettronici grazie al riutilizzo. Fino a questo momento, infatti, le grandi case produttrice spingevano gli utenti a rivolgersi presso un solo centro di riparazione, senza dargli alcuna possibilità di scelta, fino ad essere spinti più all’acquisto di un nuovo dispositivo che alla sua riparazione.

LA DURATA DI UN TELEFONO


Le statistiche indicano che gli italiani cambiano il telefono cellulare in media una volta ogni 2 anni, mentre negli Stati Uniti questo periodo diminuisce fino ai 18 mesi. Tra le cause di questa breve ‘vita’ degli apparecchi c’è quella che viene definita ‘obsolescenza programmata’, ovvero il periodo di durata di un apparecchio ‘programmato’ dalle case di produzione al termine del quale smette di funzionare correttamente. Dall’altro lato, però, tra le ragioni del frequente acquisto di un nuovo apparecchio ci sono anche le aspettative sociali, l’arrivo di nuovi modelli con funzionalità migliori, le offerte economicamente vantaggiose. La decisione di cambiare il proprio smartphone, dunque, non è più legata al funzionamento del telefono, aumentando sempre più la propensione al consumismo, già fin troppo elevata nella nostra società.

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