Strategie tradizionali mirate al reddito: una nuova ricetta
Essere consapevoli che molte tradizionali fonti di reddito generano attualmente rendimenti inferiori all'inflazione spinge a cercare fonti alternative di performance basate su soluzioni d'investimento flessibili
di Leo Campagna 3 Maggio 2022 10:48
Secondo una ricerca condotta da CoreData Research per Invesco su un campione di popolazione italiana, il 53% degli investitori del nostro Paese avrebbe come primo obiettivo la generazione di reddito. Un traguardo che, dalla crisi finanziaria globale in poi, si è dimostrato difficile da conseguire. Infatti, le tradizionali fonti di rendimento utilizzate dalla famiglie italiane, come i depositi di liquidità e i titoli di Stato, hanno registrato crescenti difficoltà.
Dopo essere rimasti saldamente a bassi livelli in tutto il mondo per molti anni, i tassi d’interesse e i rendimenti obbligazionari negli ultimi mesi hanno cominciano a risalire. Il debito con rendimenti negativi sul mercato si è ridotto ma resta comunque ancora diffuso sul mercato. In parallelo, l’inflazione nella zona euro ha toccato il livello record del 7,5% a marzo 2022. Una combinazione che amplifica il problema della ricerca del reddito dal momento che contribuisce a generare rendimenti reali negativi.
Questi fattori risultano particolarmente problematici per i risparmiatori italiani alla ricerca di un reddito sostenibile negli anni della pensione o di flussi di reddito integrativo annuo per coprire uscite quali un mutuo o un prestito a tasso variabile dal momento che i tassi di questi contratti di debito stanno registrando un costante aumento degli interessi.
La buona notizia è che molti investitori interessati al reddito sono consapevoli delle crescenti difficoltà da superare: la ricerca di Invesco ha infatti riscontrato che il 41% degli investitori italiani ritiene necessario investire in asset che generino rendimenti più elevati. Tuttavia, poiché il 47% afferma di essere confuso dai prodotti disponibili, il percorso da intraprendere potrebbe non essere chiaro. Secondo gli esperti di Invesco, la soluzione di tali problematiche può scaturire da una riformulazione delle tradizionali strategie mirate al reddito.
Ma nel concreto, quali devono essere le caratteristiche principali di questo innovativo approccio al reddito? Innanzitutto essere consapevoli che molte tradizionali fonti di reddito generano attualmente rendimenti inferiori all'inflazione e che, pertanto, è controproducente mantenerli in portafoglio. Il passo successivo consiste nel guardare oltre i rendimenti dei titoli di Stato e cercare fonti alternative di rendimento totale basate su soluzioni d'investimento flessibili.
È infatti possibile individuare sacche di rendimento mediante strategie d'investimento più innovative mirate a combinare approcci diversi. Il consiglio è quello di adottare una strategia che consenta di modulare i rischi e pianificare le fonti di reddito in modo più efficiente. Tra le possibili opzioni, per esempio, quella di diversificare gli asset che generano reddito incorporando azioni e obbligazioni in una strategia multi-asset: un modo di far fronte alla sfida di un contesto di rendimenti bassi.
Queste asset class complementari – azioni e obbligazioni - presentano di norma propulsori di rendimento decorrelati e puntano a offrire un equilibrio tra reddito e crescita del capitale nel medio-lungo periodo. Le azioni, infatti, svolgono un ruolo importante per gli investitori alla ricerca di reddito in funzione del fatto che, storicamente, si sono rivelate uno strumento capace di generare rendimenti superiori all’inflazione derivanti da crescita del capitale e dividendi.
L’esposizione azionaria, per contro, può accentuare il rischio di volatilità. Le obbligazioni e il cash dovrebbero però fungere da elementi stabilizzanti offrendo protezione dal downside nelle fasi di turbolenza. L’obiettivo è fare in modo che le azioni compensino la volatilità con un profilo di rendimento più elevato e che l’esposizione ad azioni che distribuiscono dividendi contribuisca a generare solidi rendimenti.
INFLAZIONE RECORD NELLA ZONA EURO
Dopo essere rimasti saldamente a bassi livelli in tutto il mondo per molti anni, i tassi d’interesse e i rendimenti obbligazionari negli ultimi mesi hanno cominciano a risalire. Il debito con rendimenti negativi sul mercato si è ridotto ma resta comunque ancora diffuso sul mercato. In parallelo, l’inflazione nella zona euro ha toccato il livello record del 7,5% a marzo 2022. Una combinazione che amplifica il problema della ricerca del reddito dal momento che contribuisce a generare rendimenti reali negativi.
I RISPARMIATORI ITALIANI ALLA RICERCA DI REDDITO
Questi fattori risultano particolarmente problematici per i risparmiatori italiani alla ricerca di un reddito sostenibile negli anni della pensione o di flussi di reddito integrativo annuo per coprire uscite quali un mutuo o un prestito a tasso variabile dal momento che i tassi di questi contratti di debito stanno registrando un costante aumento degli interessi.
NECESSARIO INVESTIRE IN ASSET CHE GENERANO RENDIMENTI PIÙ ELEVATI
La buona notizia è che molti investitori interessati al reddito sono consapevoli delle crescenti difficoltà da superare: la ricerca di Invesco ha infatti riscontrato che il 41% degli investitori italiani ritiene necessario investire in asset che generino rendimenti più elevati. Tuttavia, poiché il 47% afferma di essere confuso dai prodotti disponibili, il percorso da intraprendere potrebbe non essere chiaro. Secondo gli esperti di Invesco, la soluzione di tali problematiche può scaturire da una riformulazione delle tradizionali strategie mirate al reddito.
UN INNOVATIVO APPROCCIO AL REDDITO
Ma nel concreto, quali devono essere le caratteristiche principali di questo innovativo approccio al reddito? Innanzitutto essere consapevoli che molte tradizionali fonti di reddito generano attualmente rendimenti inferiori all'inflazione e che, pertanto, è controproducente mantenerli in portafoglio. Il passo successivo consiste nel guardare oltre i rendimenti dei titoli di Stato e cercare fonti alternative di rendimento totale basate su soluzioni d'investimento flessibili.
INDIVIDUARE OPPORTUNITÀ DI RENDIMENTO
È infatti possibile individuare sacche di rendimento mediante strategie d'investimento più innovative mirate a combinare approcci diversi. Il consiglio è quello di adottare una strategia che consenta di modulare i rischi e pianificare le fonti di reddito in modo più efficiente. Tra le possibili opzioni, per esempio, quella di diversificare gli asset che generano reddito incorporando azioni e obbligazioni in una strategia multi-asset: un modo di far fronte alla sfida di un contesto di rendimenti bassi.
UN EQUILIBRIO TRA REDDITO E CRESCITA DEL CAPITALE
Queste asset class complementari – azioni e obbligazioni - presentano di norma propulsori di rendimento decorrelati e puntano a offrire un equilibrio tra reddito e crescita del capitale nel medio-lungo periodo. Le azioni, infatti, svolgono un ruolo importante per gli investitori alla ricerca di reddito in funzione del fatto che, storicamente, si sono rivelate uno strumento capace di generare rendimenti superiori all’inflazione derivanti da crescita del capitale e dividendi.
IL RISCHIO DI VOLATILITÀ
L’esposizione azionaria, per contro, può accentuare il rischio di volatilità. Le obbligazioni e il cash dovrebbero però fungere da elementi stabilizzanti offrendo protezione dal downside nelle fasi di turbolenza. L’obiettivo è fare in modo che le azioni compensino la volatilità con un profilo di rendimento più elevato e che l’esposizione ad azioni che distribuiscono dividendi contribuisca a generare solidi rendimenti.