Volatilità in aumento

Azionario, trimestrali divergenti e difficili da leggere sia in USA che in Europa

Massimo De Palma, Head of Multi Asset Team di GAM SGR, fa il punto sulla correzione delle Borse e mette in rilievo il caso di Amazon, che ha pesato per quasi 3 punti sulla crescita degli utili dei titoli dello S&P 500

di Stefano Caratelli 6 Maggio 2022 12:52

financialounge -  GAM Massimo De Palma utili volatilità
In aprile i mercati finanziari hanno ripreso a correggere sulle notizie negative dai fronti di inflazione, guerra in Ucraina e dei lock-down in Cina per arginare il Covid. Le stime sugli utili attesi delle aziende quotate sono ancora interessanti, anche se a livello settoriale presentano forti divergenze. Ad esempio, il risultato di Amazon che ha riportato la trimestrale il 28 aprile, deludendo le aspettative con una perdita per azione di 7,56$, ha avuto un impatto notevole sul mercato. Se infatti si escludesse dal computo il colosso dell’e-commerce, la crescita degli utili per lo S&P 500 passerebbe dal 7,1% al 10,1%.

LA MANO DI AMAZON


Lo mette in rilievo un commento di Massimo De Palma, Head of Multi Asset Team di GAM SGR, titolato appunto “È stata la mano di Amazon”. L’esperto di GAM SGR parte dal generale deterioramento legato alle catene di approvvigionamento e alle prospettive sfavorevoli di crescita globale, che ha spinto i mercati azionari a rivedere i minimi dell’anno in aprile.

PREOCCUPAZIONE PER LE BANCHE CENTRALI


La forte preoccupazione che la politica monetaria restrittiva delle banche centrali, utile a combattere l’inflazione, possa contribuire al rallentamento economico, ha fatto sì che gli indicatori di sentiment evidenziassero un estremo pessimismo sull’evoluzione dei mercati finanziari. L’ISM manifatturiero americano di aprile ha deluso, confermando le apprensioni, ma a destare maggiori preoccupazioni secondo De Palma è il dato sui nuovi ordini, poiché segnala che il deterioramento possa proseguire nei prossimi mesi.

UTILI SOTTO LA MEDIA STORICA


A livello micro, dalle trimestrali finora pubblicate emerge che nel primo trimestre la crescita degli utili su base annua dello S&P 500 è del 7,1%, inferiore al tasso medio a 10 anni dell’8,8%. Il dato più basso può essere in parte attribuito alla difficile situazione macro, ma soprattutto al confronto con il primo trimestre del 2021 che aveva segnato un risultato molto elevato e anomalo, per la fine dei lock-down. Allargando l’analisi alle valutazioni azionarie americane ed europee a livello settoriale, De Palma constata una notevole divergenza sul mercato.

PIÙ OPPORTUNITÀ IN EUROPA


In entrambe le regioni i titoli energetici risultano decisamente sottovalutati rispetto alla media storica. Negli Stati Uniti i materiali sono ancora a buon mercato e i semiconduttori sono vicini alla mediana. In Europa ci sono molte più opportunità, si scontano le notizie negative sulla guerra e la vicinanza al conflitto che rende più vulnerabili sulle prospettive di crescita economica.

INTERESSANTI BANCHE E AUTO


Secondo De Palma risultano ancora molto interessanti le banche e il settore automobilistico che oggi prezza soltanto 5,7 volte gli utili attesi. Sono invece particolarmente cari i settori più difensivi, che proteggono nelle fasi di incertezza come quella che stiamo attraversando, quindi i beni di consumo primari, il food and beverage e le utility. Valutazioni storicamente così elevate, osserva l’esperto di GAM, potrebbero nel prossimo futuro riservare sorprese negative e vedere molti di questi titoli rientrare dagli eccessi.

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