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PGIM: volatilità destinata a rientrare nel reddito fisso, ma necessaria cautela
Nell’outlook sul reddito fisso del secondo trimestre 2022, PGIM Fixed Income sottolinea la necessità di un approccio cauto ma pronto a cogliere occasioni in modo opportunistico. Prestiti preferiti rispetto ai bond
di Stefano Caratelli 6 Maggio 2022 07:55
Nel secondo trimestre del 2022 si profila un outlook ‘razionale’ nel reddito fisso globale. Spesso gli investitori tendono a vedere i cicli di restrizione monetaria come causa di elevata volatilità per i rendimenti del debito sovrano, ma la storia mostra che la volatilità implicita del mercato del reddito fisso declina stabilmente fino a che il costo del denaro non tocca il picco. E per questo, nel suo outlook sul reddito fisso del secondo trimestre 2022, PGIM Fixed Income sottolinea la necessità di un approccio cauto, ma pronto a cogliere occasioni in modo opportunistico. Questo è l’atteggiamento raccomandato in particolare per i mercati dei tassi dei mercati emergenti.
Nei mercati dei Paesi sviluppati l’outlook degli esperti sottopesa i Mortgage Backed Securities Agency, vale a dire i titoli di credito che hanno come sottostante mutui, a causa delle valutazioni ‘tirate’. Ci sono segnali nascenti di allargamento degli spread in anticipazione della politica restrittiva della Fed, anche se alla fine il segmento troverà supporto nel picco della volatilità, nella riduzione delle emissioni e dal rallentamento dei rimborsi anticipati.
Nel credito cartolarizzato l’approccio suggerito è opportunistico, perché questo segmento rimane esposto agli sviluppi macro, ma i fondamentali restano favorevoli. I tassi più elevati possono far diminuire le emissioni e temperare i prezzi degli asset sottostanti nel real estate residenziale e commerciale. La volatilità ha ridotto la liquidità sul mercato secondario e migliorato le valutazioni, per cui PGIM Fixed Income ha aumentato tatticamente l’esposizione su opportunità a carry elevato e duration breve.
Per quanto riguarda il debito corporate Investment Grade gli esperti esprimono cautela, dato il potenziale per ulteriori, anche se più contenuti, allargamenti degli spread, andando alla ricerca di opportunità in grado di generare alpha in settori selezionati e singoli crediti. Il segmento della transizione verde è visto in ulteriore accelerazione.
Cautela su leveraged finance a livello globale, perché nonostante i fondamentali forti, le incertezze sugli sviluppi in Ucraina, sull’inflazione e sulla politica restrittiva delle banche centrali sollevano timori di lungo termine. Secondo il team di PGIM Fixed Income i prestiti dovrebbero performare meglio dei bond nel breve termine grazie principalmente all’isolamento rispetto ai tassi in rialzo. Gestione attiva e selezione accurata del credito sono raccomandate in un protratto contesto di volatilità.
Anche per il debito dei mercati emergenti l’indicazione è cautela. In passato gli attuali livelli di prezzo hanno segnalato opportunità di ingresso nei bond emergenti, soprattutto per investitori in grado di generare ritorni attraverso una selezione del credito. Ma nuovi sviluppi possono impattare le economie sottostanti per cui PGIM Fixed Income resta cauta, e anche in uno scenario in peggioramento continuerà a selezionare opportunità tra le emissioni in valuta forte, mentre per quelle in valuta locale i rendimenti resteranno elevati.
Stessa cautela anche sulle valute dei Paesi emergenti a fronte di un dollaro tendenzialmente forte, resta il focus sul valore relativo. Infine, atteggiamento ‘costruttivo’ sui Muni Bond (Municipal Bond), segmento in cui PGIM Fixed Income continua a prevedere volatilità nel breve termine, ma vede anche avvicinarsi il punto di inflessione, segnalato dagli indicatori tecnici, mentre i fondamentali restano forti.
SOTTOPESATI GLI MBS AGENCY (MUTUI ‘IMPACCHETTATI)
Nei mercati dei Paesi sviluppati l’outlook degli esperti sottopesa i Mortgage Backed Securities Agency, vale a dire i titoli di credito che hanno come sottostante mutui, a causa delle valutazioni ‘tirate’. Ci sono segnali nascenti di allargamento degli spread in anticipazione della politica restrittiva della Fed, anche se alla fine il segmento troverà supporto nel picco della volatilità, nella riduzione delle emissioni e dal rallentamento dei rimborsi anticipati.
OPPORTUNISMO SULLE CARTOLARIZZAZIONI
Nel credito cartolarizzato l’approccio suggerito è opportunistico, perché questo segmento rimane esposto agli sviluppi macro, ma i fondamentali restano favorevoli. I tassi più elevati possono far diminuire le emissioni e temperare i prezzi degli asset sottostanti nel real estate residenziale e commerciale. La volatilità ha ridotto la liquidità sul mercato secondario e migliorato le valutazioni, per cui PGIM Fixed Income ha aumentato tatticamente l’esposizione su opportunità a carry elevato e duration breve.
CAUTELA SUL DEBITO CORPORATE
Per quanto riguarda il debito corporate Investment Grade gli esperti esprimono cautela, dato il potenziale per ulteriori, anche se più contenuti, allargamenti degli spread, andando alla ricerca di opportunità in grado di generare alpha in settori selezionati e singoli crediti. Il segmento della transizione verde è visto in ulteriore accelerazione.
PRESTITI MEGLIO DEI BOND
Cautela su leveraged finance a livello globale, perché nonostante i fondamentali forti, le incertezze sugli sviluppi in Ucraina, sull’inflazione e sulla politica restrittiva delle banche centrali sollevano timori di lungo termine. Secondo il team di PGIM Fixed Income i prestiti dovrebbero performare meglio dei bond nel breve termine grazie principalmente all’isolamento rispetto ai tassi in rialzo. Gestione attiva e selezione accurata del credito sono raccomandate in un protratto contesto di volatilità.
OPPORTUNITÀ NEL DEBITO EMERGENTE
Anche per il debito dei mercati emergenti l’indicazione è cautela. In passato gli attuali livelli di prezzo hanno segnalato opportunità di ingresso nei bond emergenti, soprattutto per investitori in grado di generare ritorni attraverso una selezione del credito. Ma nuovi sviluppi possono impattare le economie sottostanti per cui PGIM Fixed Income resta cauta, e anche in uno scenario in peggioramento continuerà a selezionare opportunità tra le emissioni in valuta forte, mentre per quelle in valuta locale i rendimenti resteranno elevati.
COSTRUTTIVI SUI MUNI BOND
Stessa cautela anche sulle valute dei Paesi emergenti a fronte di un dollaro tendenzialmente forte, resta il focus sul valore relativo. Infine, atteggiamento ‘costruttivo’ sui Muni Bond (Municipal Bond), segmento in cui PGIM Fixed Income continua a prevedere volatilità nel breve termine, ma vede anche avvicinarsi il punto di inflessione, segnalato dagli indicatori tecnici, mentre i fondamentali restano forti.