Azioni favorite
Amundi rivede al ribasso le prospettive di Ue e Cina, America più resiliente
Matteo Germano, Deputy Group Chief Investment Officer di Amundi, consiglia comunque una posizione neutrale sugli asset a rischio con le azioni comunque favorite rispetto al credito. Un ruolo per gli asset reali
di Stefano Caratelli 9 Maggio 2022 18:30
È in corso il grande repricing degli asset, e gli investitori dovrebbero essere pronti ad adeguare le loro allocazioni per fronteggiare l’inflazione. Finora la maggior parte del movimento ha avuto luogo nei mercati obbligazionari, sui quali sono attese ulteriori correzioni nel segmento più lungo della curva, e nei mercati azionari più fragili, dove i rischi di recessione sono in aumento, come per esempio le azioni europee. Ma le divergenze sui mercati offriranno opportunità per calibrare tatticamente il rischio verso le aree più resilienti.
Sono le conclusioni di un commento di Matteo Germano, Deputy Group Chief Investment Officer di Amundi, tratto dal Global Investment Views di maggio, che ha rivisto al ribasso le prospettive dell’Ue e della Cina rispetto a quelle dell'economia americana, più resiliente. Dal punto di vista degli investimenti, secondo Giordano gli investitori farebbero bene a mantenere una posizione neutrale sul rischio, ma vi sono margini per sfruttare le divergenze tra le diverse classi di attività.
L’inflazione a breve termine potrebbe iniziare a rallentare, ma sul lungo termine aumentano le componenti più vischiose, come la componente legata alle abitazioni, rimarrà elevata. L'economia americana rimane solida, mentre l’Eurozona è più esposta al rischio stagflazione. Secondo Germano, nel secondo semestre assisteremo perlomeno a una recessione di breve durata innescata da Germania e Italia, mentre Francia e Spagna potrebbero essere più resilienti. La Cina difficilmente centrerà l’obiettivo di crescita al 5,5%.
Le banche centrali intanto stanno seguendo percorsi divergenti. La Fed potrebbe unirsi al gruppo delle banche centrali che aumenteranno i tassi di 50 punti per passare più rapidamente possibile a una posizione neutrale, mentre la Bce dipenderà in misura ancora maggiore dai dati, e la Cina rimane pronta a tagliare il tasso di riferimento.
Per quanto riguarda gli utili societari, Germano vede aspettative ancora robuste rispetto al debole sentiment dei consumatori. In Europa, la stagione delle trimestrali sarà focalizzata sulla guidance perché una recessione degli utili non è affatto da escludere a causa della guerra. Dal punto di vista degli investimenti, gli investitori farebbero bene a mantenere una posizione neutrale sul rischio, ma vi sono margini per sfruttare le divergenze tra le diverse classi di attività.
L'esperto di Amundi sottolinea che per quanto riguarda le obbligazioni, il mercato è stato rapido nel riprezzare l'atteggiamento più aggressivo della Fed. I movimenti iniziali si sono concentrati sul segmento breve della curva, ma di recente anche la scadenza a dieci anni ha incominciato a salire di più. Se sul lungo termine la traiettoria dei tassi rimane rialzista, non ha più senso per Amundi mantenere posizioni corte come fatto nel recente passato, e quindi sta aggiustando tatticamente la posizione sulla duration.
Sul fronte valutario, l’esperto di Amundi privilegia il dollaro rispetto all’euro, mentre ritiene le azioni favorite rispetto al credito, ma la selezione è d’obbligo. La stagione delle trimestrali appare più irta di difficoltà per l’Europa, su cui Amundi mantiene una sottoesposizione relativa rispetto agli USA. Germano ritiene anche che un mix di valore e qualità sia il modo migliore per individuare opportunità tra i titoli che potrebbero avere utili meno volatili ed essere meno sensibili ai tassi in aumento.
Secondo Amundi, il repricing al ribasso della crescita, soprattutto nei titoli con le valutazioni più elevate, non si è ancora concluso, mentre sul credito rimane prudente e si è spostata ancora di più verso titoli meno rischiosi, ed è diventata più positiva sull’obbligazionario dei mercati emergenti. Questo mercato dovrebbe essere supportato dalla stabilizzazione dei rendimenti dei Treasury USA, dal prezzo del petrolio che scende gradualmente e dal miglioramento del divario tra Paesi emergenti e sviluppati.
Infine Germano sottolinea che la diversificazione rimane cruciale, nella convinzione che un'esposizione alle attività reali nelle aree più resilienti all’inflazione, come infrastrutture, prestiti a tasso variabile e immobiliare, e l’utilizzo di strategie che offrono una bassa correlazione rispetto alle classi di attività tradizionali, possano essere utili per destreggiarsi in un contesto di mercato poco favorevole.
SFRUTTARE LE DIVERGENZE
Sono le conclusioni di un commento di Matteo Germano, Deputy Group Chief Investment Officer di Amundi, tratto dal Global Investment Views di maggio, che ha rivisto al ribasso le prospettive dell’Ue e della Cina rispetto a quelle dell'economia americana, più resiliente. Dal punto di vista degli investimenti, secondo Giordano gli investitori farebbero bene a mantenere una posizione neutrale sul rischio, ma vi sono margini per sfruttare le divergenze tra le diverse classi di attività.
INFLAZIONE VISCHIOSA A LUNGO TERMINE
L’inflazione a breve termine potrebbe iniziare a rallentare, ma sul lungo termine aumentano le componenti più vischiose, come la componente legata alle abitazioni, rimarrà elevata. L'economia americana rimane solida, mentre l’Eurozona è più esposta al rischio stagflazione. Secondo Germano, nel secondo semestre assisteremo perlomeno a una recessione di breve durata innescata da Germania e Italia, mentre Francia e Spagna potrebbero essere più resilienti. La Cina difficilmente centrerà l’obiettivo di crescita al 5,5%.
LA FED ACCELERA PER PASSARE PIÙ RAPIDAMENTE ALLA NORMALITÀ
Le banche centrali intanto stanno seguendo percorsi divergenti. La Fed potrebbe unirsi al gruppo delle banche centrali che aumenteranno i tassi di 50 punti per passare più rapidamente possibile a una posizione neutrale, mentre la Bce dipenderà in misura ancora maggiore dai dati, e la Cina rimane pronta a tagliare il tasso di riferimento.
POSSIBILE RECESSIONE DEGLI UTILI IN EUROPA
Per quanto riguarda gli utili societari, Germano vede aspettative ancora robuste rispetto al debole sentiment dei consumatori. In Europa, la stagione delle trimestrali sarà focalizzata sulla guidance perché una recessione degli utili non è affatto da escludere a causa della guerra. Dal punto di vista degli investimenti, gli investitori farebbero bene a mantenere una posizione neutrale sul rischio, ma vi sono margini per sfruttare le divergenze tra le diverse classi di attività.
FED PIÙ AGGRESSIVA
L'esperto di Amundi sottolinea che per quanto riguarda le obbligazioni, il mercato è stato rapido nel riprezzare l'atteggiamento più aggressivo della Fed. I movimenti iniziali si sono concentrati sul segmento breve della curva, ma di recente anche la scadenza a dieci anni ha incominciato a salire di più. Se sul lungo termine la traiettoria dei tassi rimane rialzista, non ha più senso per Amundi mantenere posizioni corte come fatto nel recente passato, e quindi sta aggiustando tatticamente la posizione sulla duration.
MIX DI VALORE E QUALITÀ
Sul fronte valutario, l’esperto di Amundi privilegia il dollaro rispetto all’euro, mentre ritiene le azioni favorite rispetto al credito, ma la selezione è d’obbligo. La stagione delle trimestrali appare più irta di difficoltà per l’Europa, su cui Amundi mantiene una sottoesposizione relativa rispetto agli USA. Germano ritiene anche che un mix di valore e qualità sia il modo migliore per individuare opportunità tra i titoli che potrebbero avere utili meno volatili ed essere meno sensibili ai tassi in aumento.
REPRICING AL RIBASSO NON CONCLUSO
Secondo Amundi, il repricing al ribasso della crescita, soprattutto nei titoli con le valutazioni più elevate, non si è ancora concluso, mentre sul credito rimane prudente e si è spostata ancora di più verso titoli meno rischiosi, ed è diventata più positiva sull’obbligazionario dei mercati emergenti. Questo mercato dovrebbe essere supportato dalla stabilizzazione dei rendimenti dei Treasury USA, dal prezzo del petrolio che scende gradualmente e dal miglioramento del divario tra Paesi emergenti e sviluppati.
ESPOSIZIONE ALLE ATTIVITÀ REALI
Infine Germano sottolinea che la diversificazione rimane cruciale, nella convinzione che un'esposizione alle attività reali nelle aree più resilienti all’inflazione, come infrastrutture, prestiti a tasso variabile e immobiliare, e l’utilizzo di strategie che offrono una bassa correlazione rispetto alle classi di attività tradizionali, possano essere utili per destreggiarsi in un contesto di mercato poco favorevole.