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Growth e Value, Capital Group spiega le ragioni delle disparità di valutazione

Christophe Braun, Investment Director di Capital Group, sottolinea che è diventata sempre più importante l’analisi titolo per titolo tenendo conto che gli utili dei value sono tendenzialmente più deboli e volatili

di Stefano Caratelli 12 Maggio 2022 19:01

financialounge -  azionario Capital Group Christophe Braun investimenti
Vi sono differenze chiave tra value investing e growth investing. Il primo si concentra su titoli "poco costosi" rispetto a fondamentali e consensus, mentre il secondo punta su una crescita superiore degli utili. I due stili hanno in comune un interesse nella valutazione del valore attuale degli utili futuri di una società, ma differiscono nell’enfasi sul ruolo delle stime. Le caratteristiche delle due tipologie non sono così diverse in termini di crescita, esposizione ciclica o dividendi. E inserendo le aziende in categorie di stile, gli investitori ignorano il rischio e anche alcune opportunità di investimento.

METRICHE DI VALUTAZIONI TRADIZIONALI


Lo sostiene Christophe Braun, Investment Director di Capital Group, secondo cui le misure di valutazione tradizionali come il rapporto tra prezzo e utili e quello tra prezzo e valore di libro, vale a dire P/E e P/B, sono importanti se si sa come utilizzarle e interpretarle da un punto di vista assoluto/storico e relativamente al gruppo di appartenenza. Nell’ultimo decennio vi sono stati alcuni importanti cambiamenti secolari che hanno portato all'accumulo di rischi nel quadro value-growth e spiegano la debolezza della crescita degli utili del value, così come le recenti disparità di valutazione.

IL DECLINO DEL VALUE


In particolare, Braun sottolinea che i settori maggiormente value sono da tempo in declino, mentre la digitalizzazione ha creato vincitori e vinti, la concentrazione settoriale è diminuita e la crescita degli asset intangibili ha reso la determinazione del valore intrinseco sempre più complessa. Per questo, Capital Group ha migliorato i modelli di valutazione e il processo decisionale di investimento. L’esperto di Capital Group fa l’esempio di banche e energia come settori ciclici fortemente value che si trovano ad affrontare venti contrari che difficilmente si invertiranno con la ripresa economica.

IL CASO DI BANCHE E ENERGETICI


Le banche hanno visto i dividendi sotto pressione i dividendi e sofferto l’aggressiva concorrenza delle Fintech, mentre le compagnie energetiche tradizionali dopo un lungo boom hanno dovuto affrontare venti contrari. Secondo Braun gli ultimi due decenni hanno anche dimostrato che lo stile di investimento e le sue definizioni sono cambiati e evoluti man mano che le aziende si sono adattate a un ambiente in rapido cambiamento, in particolare in due direzioni: crescita degli utili più debole e volatile per i titoli value, e valutazioni più alte per i titoli growth.

GROWTH INFLUENZATI DAI TASSI


I tassi d'interesse rimangono ben sotto la media di lungo periodo e tendono ad essere utilizzati per scontare il valore attuale dei rendimenti futuri, facendo così crescere il valore dei titoli growth con più lunga duration. Una caratteristica che indica che i flussi di cassa sono ponderati più in là nel futuro rispetto ai value, il che li rende più sensibili alle variazioni dei tassi di interesse.

IMPATTO SUI MULTIPLI


Multipli di valutazione elevati implicano anche che i titoli growth sono più sensibili ai cambiamenti dei fondamentali, il che rende l'analisi titolo per titolo sempre più importante. Gli investitori fanno molto affidamento sull'abilità dei titoli growth di fornire la crescita desiderata. Qualsiasi deviazione, in positivo o in negativo, ha un impatto significativo sui multipli. Per questo, conclude Braun, gli investitori dovrebbero analizzare l'universo di investimento nel suo complesso per selezionare i titoli che soddisfano i propri obiettivi di crescita del capitale e di rendimento.

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