Dopo l’invasione dell’Ucraina

McDonald’s lascia la Russia dopo 32 anni

Il celebre marchio di fast food ha annunciato che venderà le attività nel Paese, a causa della guerra in Ucraina. Il primo ristorante aveva aperto a Mosca nel gennaio del 1990. A rischio 62mila lavoratori impiegati negli 850 locali

di Fabrizio Arnhold 16 Maggio 2022 15:35

financialounge -  McDonald's Russia ucraina
“L’attività in Russia non è più sostenibile né coerente con i valori di McDonald’s”. La catena di fast food lascia il mercato russo, a causa dell’invasione dell’Ucraina, e ha avviato il processo di vendita dell’intero portafoglio di ristoranti, che conta circa 850 locali.

LA GUERRA IN UCRAINA


“La crisi umanitaria causata dalla guerra in Ucraina e il precipitare delle condizioni operative hanno portato McDonald’s a concludere che la proprietà dell’attività in Russia non è più sostenibile”, ha fatto sapere in una nota la catena di fast food che venderà a un acquirente locale e tenterà di evitare il licenziamento dei circa 62mila lavoratori che attualmente sono impiegati in tutto il Paese.

I COSTI DEL TRASLOCO


La società prevede un addebito da 1,2 a 1,4 miliardi di dollari per coprire i costi di trasloco. La vendita coinvolgerà tutti i ristoranti, che non useranno più il nome, logo, marchio e menù. I ristoranti McDonald’s in Ucraina restano per ora chiusi, anche se i lavoratori vengono pagati e l’azienda sostiene gli aiuti ai rifugiati in tutta Europa.

ADDIO DOPO 32 ANNI


“Se non puoi andare in America, vieni al McDonald’s a Mosca”, così recitava uno slogan andato in onda oltre trent’anni fa sulla tv di Stato dell’allora Unione Sovietica. L’occasione era quella dell’apertura in piazza Pushkin, a Mosca, del primo ristorante del colosso americano, che avvenne il 31 gennaio 1990. Dopo 32 anni, quindi, il marchio più celebre del fast food lascerà la Russia.

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