Posizione ribassista
Michael Burry, il trader del film 'La grande scommessa', shorta Apple
A fine marzo Burry era in possesso di 2.060 contratti con opzione put su Apple, per un valore intorno ai 36 milioni di dollari
di Antonio Cardarelli 17 Maggio 2022 11:01
Michael Burry, noto per aver indovinato prima di altri il crollo del mercato immobiliare Usa nel 2008, ha scommesso al ribasso contro Apple. Il dato è emerso da un file depositato presso la SEC (l'equivalente americano della nostra Consob). Burry è in possesso di 2.060 contratti con opzione put per un valore, alla fine di marzo, intorno a 36 milioni di dollari.
In base a questa tipologia di contratti, il possessore può vendere il titolo a un determinato prezzo, quindi il valore del contratto aumento se il titolo scende sotto lo "strike-price" fissato al momento della stipula del contratto. Resta da capire se Burry ha già esercitato l'opzione oppure no. Nel secondo caso, visto l'andamento negativo del titolo Apple nel secondo trimestre (-15%), per il gestore di Scion Asset Management si prospetta un bel profitto.
Michael Burry non è nuovo a questo tipo di operazioni. Oltre al celeberrimo "big short" sulla bolla dei mutui subprime del 2008, recentemente aveva shortato Tesla. Tra le altre mosse di Michael Burry deducibili dal documento depositato il 31 marzo ci sono delle posizioni long su Booking, Alphabet, Cigna, Ovintiv (energia) e Nexstar Media.
Nel 2008, con la scommessa sul crollo dei mutui subprime, Michael Burry aveva fatto guadagnare ai propri investitori 2,6 miliardi di dollari, per un profitto monstre del 489%. Raggiunto da CNBC per avere un commento sulla scelta di shortare Apple, Burry non ha voluto rilasciare commenti. Nelle scorse settimane il gestore, su Twitter, aveva detto che per i mercati azionari sarebbero stati mesi molto duri.
APPLE IN CALO
In base a questa tipologia di contratti, il possessore può vendere il titolo a un determinato prezzo, quindi il valore del contratto aumento se il titolo scende sotto lo "strike-price" fissato al momento della stipula del contratto. Resta da capire se Burry ha già esercitato l'opzione oppure no. Nel secondo caso, visto l'andamento negativo del titolo Apple nel secondo trimestre (-15%), per il gestore di Scion Asset Management si prospetta un bel profitto.
LE ALTRE MOSSE DI BURRY
Michael Burry non è nuovo a questo tipo di operazioni. Oltre al celeberrimo "big short" sulla bolla dei mutui subprime del 2008, recentemente aveva shortato Tesla. Tra le altre mosse di Michael Burry deducibili dal documento depositato il 31 marzo ci sono delle posizioni long su Booking, Alphabet, Cigna, Ovintiv (energia) e Nexstar Media.
TEMPI DIFFICILI PER I MERCATI AZIONARI
Nel 2008, con la scommessa sul crollo dei mutui subprime, Michael Burry aveva fatto guadagnare ai propri investitori 2,6 miliardi di dollari, per un profitto monstre del 489%. Raggiunto da CNBC per avere un commento sulla scelta di shortare Apple, Burry non ha voluto rilasciare commenti. Nelle scorse settimane il gestore, su Twitter, aveva detto che per i mercati azionari sarebbero stati mesi molto duri.
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