Gestione del portafoglio

BlackRock riduce ulteriormente il rischio, porta a neutrale tutto l’azionario

Solo un ammorbidimento della Fed potrebbe spingere a un riposizionamento sulle azioni, ma i possibili rimbalzi saranno comunque tecnici e di breve durata. Preferite le scadenze più brevi dei Treasury USA

di Stefano Caratelli 24 Maggio 2022 20:00

financialounge -  azionario BlackRock Investment Institute inflazione investimenti
Ulteriore riduzione del rischio di portafoglio dopo il downgrade dell’azionario europeo qualche settimana fa. Ora il posizionamento è neutrale su tutto lo spettro delle azioni dei mercati sviluppati inclusi gli USA. Tuttavia, un ammorbidimento dei toni da parte della Fed potrebbe spingere a considerare un riposizionamento sulle azioni. Mantenuto invece il sovrappeso sui bond legati all’inflazione, con una preferenza per i titoli di Stato a scadenza più breve nella previsione di ulteriori rialzi di rendimenti sulle scadenze lunghe, dato che gli investitori chiedono un premio più elevato per detenerle vista l’inflazione. Quindi in generale sottopeso dei Treasury USA.

OUTLOOK INDEBOLITO PER LA CINA


Sono le indicazioni del commento settimanale di mercato del BlackRock Investment Institute, che sin dal titolo sottolinea il passaggio alla neutralità sull’azionario dei paesi sviluppati, motivato dal rischio che la stretta della Fed si mostri eccessiva con l’aggiunta di un outlook indebolito per la Cina. Il tutto dopo che l’azionario ha toccata nuovi minimi d’anno proprio su timori di frenata della crescita dovuta a un’eccessiva stretta monetaria. Secondo BlackRock il quadro è destinato a migliorare, ma non sarà chiaro ancora per mesi. Intanto gli investitori guardano ai dati sull’inflazione USA in arrivo per vedere se la pressione si sta allentando, ma BlackRock prevede che comunque si assesterà a livelli più alti di quelli pre-Covid.

FED ANCORA A SENSO UNICO


La Fed continua a parlare di combattere l’inflazione senza citare i costi per l’economia, e finché il mercato la segue non si vedono le basi per un sostenuto rimbalzo degli asset a rischio. BlackRock pensa che a un certo punto la alla fine ne terrà conto, specialmente se l’inflazione rallenta, e si aspetta nei prossimi mesi toni meno aggressivi. Il rallentamento cinese è uno shock importante che si farà sentire nel tempo.

TRADE-OFF MOLTO DIFFICILE


BlackRock ritiene che la situazione sia più complessa di quanto la dipinge la Fed, che ha davanti uno dei trade-off più difficili da decenni: deragliare la crescita o accettare di convivere con un’alta inflazione alimentata dall’offerta. Un trade-off reso ancora più difficile dal quadro globale macro, con la frenata cinese che sta già rivaleggiando con quello del 2020 e ha sorpassato quella subito dalla superpotenza durante la crisi finanziaria globale. L’effetto Cina secondo BlackRock è destinato a ridurre la crescita e alimentare l’inflazione nel momento meno propizio nelle principali economie, a cominciare da un’Europa a rischio recessione.

ALLA FINE POWELL DOVRÀ RIPENSARCI


Finora i commenti da ‘falco’ della Fed puntano esclusivamente ad abbattere l’inflazione con un’insistenza simile a quella con cui precedentemente aveva assicurato che la stessa inflazione era temporanea. Ma BlackRock pensa che a un certo punto la banca centrale guidata da Powell sarà costretta a un’altra svolta, ritenuta più probabile rispetto all’eventualità di una recessione. Ma intanto si alimenta la volatilità del mercato, che si aspetta che i tassi dei fed fund tocchino un picco del 3,1% nel corso del prossimo anno.

RISCHIO STAGFLAZIONE IN EUROPA


Per quanto riguarda la Bce, il mercato prezza quattro aumenti dei tassi quest’anno per arrivare vicino all’ 1,4% l’anno prossimo, ben sopra il livello di neutralità stimato da BlackRock e con un rischio reale di stagflazione. Queste aspettative, se si rivelassero appropriate, giustificherebbero l’ondata di vendite che si è riversata sull’azionario quest’anno.

QUADRO MACRO GLOBALE IN DETERIORAMENTO


Ma la realtà della crescita economica è più complessa e presenta un quadro macro in deterioramento, specialmente per il rallentamento cinese e il rischio di stagflazione nell’Eurozona. Per questo BlackRock si aspetta una svolta da ‘colombe’ delle banche centrali più avanti nell’anno, per quando si aspetta tassi della Fed intorno al 2,5% e quindi uno stop per valutare gli effetti.

RECESSIONE USA NON NELLE CARTE


BlackRock continua a giudicare ‘forte’ il momentum dell’economia USA e si aspetta una crescita intorno al 2,5% quest’anno, poco sotto il consenso ma ben lontana dalla recessione. L’azionario potrebbe registrare rimbalzi tecnici, ma di breve durata, almeno fino a che la Fed non inizia a cambiare di nuovo direzione, mentre BlackRock non vede in arrivo catalizzatori per un sostenuto rimbalzo degli asset a rischio.

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