L'analisi

Dalla crisi Ucraina impatto limitato sui bond High Yield, Usa preferibili all’Europa

Claudio da Gama Rose, Institutional Portfolio Manager, di BlueBay Asset Management spiega che dopo l’impatto iniziale la guerra non dà più la direzione. Preferenza agli USA motivata da minor rischio recessione

di Stefano Caratelli 3 Giugno 2022 09:34

financialounge -  BlueBay Asset Management Claudio da Gama Rose Fixed Income obbligazioni
La crisi in Ucraina ha avuto un impatto ‘sistemico’ sugli spread e in generale sull’universo High Yield nelle primissime settimane di guerra, ma successivamente si è passati a una fase in cui le notizie quotidiane dal fronte degli scontri non stanno più guidando la direzione dei prezzi dei bond High Yield. L’impatto economico comunque rimane di lungo termine e per le aziende significa dover operare con l’assunzione che le sanzioni contro la Russia resteranno in vigore fino a che l’amministrazione Putin venga rimossa, ma anche fino a che punto i politici europei avranno la volontà di implementarle. Non ci sono rimedi a breve termine per la dipendenza dell’Europa dal gas naturale russo, che vede gli USA molto meno impattati essendo esportatori netti di gas verso il resto del mondo e avendo incrementato la capacità di produrre LNG negli ultimi anni.

IMPATTO ENERGIA PIU’ FORTE IN EUROPA


Per questo, Claudio da Gama Rose, Institutional Portfolio Manager, di BlueBay Asset Management, ritiene che i venti contrari che soffiano sulle aziende dalla crisi ucraina siano rappresentati dagli elevati costi dell’energia uniti alle strozzature delle catene di fornitura causate dalla strategia zero-covid della Cina. Dalla prospettiva del credito, sottolinea l’esperto di BlueBay AM, questo ha un impatto più forte sull’Europa che sugli USA e prevede che nel vecchio continente i tassi di default si rivelino dell’1-2% più elevati rispetto a quanto stimato a inizio anno.

PREFERENZA PER I SUBORDINATI BANCARI


In termini settoriali, BlueBay AM predilige comunque quelli che possono beneficiare di una curva più ripida dei tassi o almeno da costi all’input più elevati, come ad esempio gli emittenti bancari nel primo caso, perché godranno di ricavi e margini più ampi dalle attività creditizie. BlueBay favorisce primari emittenti bancari di debito subordinato e altri emittenti che siano campioni nazionali.

VALORE ANCHE NELL’ENERGIA TRADIZIONALE


Altri settori destinati a soffrire meno per l’aumento dei costi all’input sono indicati dall’esperto di BlueBay AM nelle aziende dei media e dei servizi finanziari. Infine, nel settore energetico, BlueBay AM vede valore nelle aziende tradizionali dell’oil & gas, attive nell’esplorazione e produzione e nelle società del gas companies attive nei gasdotti e nelle forniture LNG.

BOND EMERGENTI PIÙ ESPOSTI


In termini di opportunità geografiche di investimento, invece, BlueBay AM resta focalizzata sulle aree ‘core’ dei mercati globali High Yield, preferendo il Nord America e anche l’Europa e rimanendo invece sottopesati sui corporate bond emergenti. Finora l’impatto del Quantitative Tightening ha portato a vendite più pronunciate su questi ultimi rispetto ai corrispondenti dei Paesi sviluppati, mentre gli Emergenti sono anche più esposti a ulteriori rallentamenti della crescita in Cina.

HIGH YIELD USA CONVENIENTI


Ma, sottolinea in conclusione l’esperto di BlueBay AM, i bond High Yield europei scambiano a premio rispetto ai corrispondenti bond USA, nonostante i fondamentali del credito in USA siano migliori delle controparti europee soprattutto per il rischio minore di recessione economica.

 

Trending