Fisco e scadenze

Dichiarazione redditi, le tasse si possono pagare a rate: ecco come

I contribuenti con sostituto di imposta possono scegliere di pagare il debito Irpef in 5 rate, quelli senza sostituto fino a 6 rate. Per poter sfruttare la rateizzazione bisogna inviare appena possibile il modello 730

di Fabrizio Arnhold 7 Giugno 2022 12:08

financialounge -  730 precompilato fisco irpef tasse
La stagione della dichiarazione dei redditi è ufficialmente entrata nel vivo. Da ieri, 6 giugno, è possibile correggere, integrare e annullare il 730 precompilato. Il modello può essere inviato dal 31 maggio sul sito dell’Agenzia delle Entrate: i contribuenti che hanno un saldo Irpef si devono affrettare per trovarselo accreditato in busta paga, o nella pensione, già a luglio. Ma chi ha, invece, in debito con l’erario? Niente paura, l’importo si può rateizzare. In questo modo si evita di vedere la busta paga completamente azzerata. Vediamo come si può fare.

730 A DEBITO IRPEF


Per molti contribuenti si tratta di una spiacevole sorpresa. Quando compilano il modello 730, scoprono che invece di aver diritto a un rimborso Irpef, per effetto delle detrazioni magari per le spese sanitarie, si trovano nella condizione di dover sborsare una bella somma all’Agenzia delle Entrate. Tra i motivi più frequenti, ci sono i bonus fruiti ma non spettanti oppure può capitare di finire con un debito Irpef per aver percepito più redditi da soggetti diversi che facendo cumulo, fanno scattare l’aliquota Irpef successiva. Con tanto di conguaglio a debito da versare. In caso di somme contenute, il sostituto di imposta trattiene il dovuto dalla prima busta paga disponibile. Ma se il debito raggiunge una cifra vicina a quello dello stipendio, può essere utile pagare a rate.

FINO A SEI RATE TOTALI


Il Fisco dà la possibilità di rateizzare l’Irpef a debito, fino a un massimo di sei rate totali (quattro per i pensionati). La scelta di pagare a rate deve essere indicata nel modello 730 alla sezione V, Rigo F6, colonna 7. Al fine di chiedere il massimo della rateizzazione possibile, però, occorre presentare la dichiarazione dei redditi nel primo mese utile. Per questo diventa importante la data di presentazione del modello 730. Quest’anno il modello 730 precompilato è stato reso disponibile a maggio, invece che aprile, quindi se si intende pagare in sei rate occorreva inoltrare la dichiarazione dei redditi entro il mese di maggio. Molto complicato propri per i tempi strettissimi. Nel caso di invio a giugno, si potrà dilazionare il debito Irpef per un massimo di 5 rate.

LE SCADENZE


La prima scadenza per saldare a rate il debito Irpef è fissata al 30 giugno 2022. Questo termine di pagamento è differibile di 30 giorni, ma con maggiorazione dello 0,40%. In questo caso, la scadenza scadrebbe il 30 luglio, dal momento che si tratta di un sabato, la scadenza slitterebbe al lunedì successivo, 2 agosto. In questa data, però, scatta la sospensione dei termini di pagamento per ferire, quindi chi non paga la prima rata entro il 30 giugno, potrà farlo entro il 22 agosto sempre con una maggiorazione dello 0,40%. I contribuenti che hanno il sostituto di imposta non dovranno provvedere al pagamento tramite modello F24, dal momento che la trattenuta viene applicata direttamente in busta paga. In questo caso, però, il contribuente potrà beneficiare di un massimo di 5 rate, con un interesse pari allo 0,33% mensile.

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