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Robeco: Cina ancora investibile, riparte la spesa dei consumatori
Colin Graham, Head of Multi-Asset Strategies di Robeco, ritiene che gli sgravi siano in arrivo al momento giusto per rilanciare la crescita. Interesse per i bond High Yield USA, che dovrebbero evitare la recessione
di Stefano Caratelli 8 Giugno 2022 18:30
La Cina può contare su quattro motori di crescita: esportazioni, massicci investimenti privati, consumatori con crescente capacità di spesa, e spesa pubblica. Ma il terzo motore è stato duramente colpito dalla nuova ondata di Covid. Le autorità cinesi hanno in programma enormi stimoli, tra cui la riduzione dei tassi in una fase in cui i paesi occidentali hanno cominciato ad aumentarli. A seguito dei rigorosi lockdown le prospettive economiche si sono gravemente deteriorate, e i consumatori sono andati in letargo. Il PMI dei servizi è sceso sotto 40, segno di desincronizzazione con il resto del mondo. Mentre altre banche centrali hanno inasprito le politiche, la People’s Bank of China ha tagliato i tassi e alleggerito gli obblighi di riserva delle banche.
Colin Graham, Head of Multi-Asset Strategies di Robeco, sottolinea che a fronte di questo quadro le autorità cinesi hanno annunciato l’aumento della spesa per le infrastrutture di 45 miliardi di dollari, il sostegno del settore aereo con 52 miliardi di dollari e sgravi fiscali alla classe media per altri 20 miliardi di dollari. Gli sgravi sembrano giungere al momento giusto per rilanciare la crescita, a differenza degli USA, dove sono state iniettate ingenti risorse in un’economia già surriscaldata. Graham ritiene che il pacchetto farà ripartire l’economia cinese al termine dei lockdown e sottolinea che nel breve termine l’economia avrà la meglio sull’ideologia; il primo ministro e il suo vice daranno probabilmente le dimissioni al Congresso del Partito, permettendo alla leadership di Xi di prendere le distanze dalle decisioni politiche legate al Covid.
Questo, secondo Robeco, significa che la Cina continua a rappresentare un’opportunità di investimento. La domanda di materie prime rimane essenziale per mantenere lo status di fabbrica del mondo. Graham ritiene che la Cina sia investibile sia tramite esposizioni sui produttori di materie prime in America Latina e Asia, sia direttamente nelle società cinesi. Robeco ritiene che le esposizioni indirette scontino prospettive di gran lunga migliori per l’economia cinese. Le fabbriche hanno continuato a funzionare durante i lockdown. I consumatori usciranno dalla stasi con una gran voglia di spendere, aiutando i titoli internet e dei beni di consumo a riprendersi da valutazioni storicamente basse. In generale, secondo Robeco ci troviamo nel pieno di un ciclo economico desincronizzato, per cui le riaperture in Cina dovrebbero dare impulso alla crescita globale e sprigionare il valore di asset ora trascurati che scontano prospettive troppo pessimistiche.
Un’area correlata che gli investitori tengono d’occhio è il mercato USA dei bond High Yield, unica importante asset class che ha registrato deflussi netti negli ultimi 12 mesi. I recenti dati macro delle economie in via di sviluppo indicano un rallentamento dell’espansione, e l’allarme sull’inflazione si sta trasformando in un allarme sulla crescita. Di conseguenza Robeco guarda con interesse l’High Yield USA. Il timore che la Fed non sia in grado di garantire un atterraggio morbido trova riscontro nell’analisi storica. L’argomentazione opposta prevede che la Fed ha margini per attenuare le tensioni sul mercato del lavoro, poiché un modesto aumento della disoccupazione sarebbe positivo per prolungare il ciclo, permettendo di interrompere i rialzi dei tassi.
Un potenziale problema secondo Robeco è dato dal fatto che i titoli dei beni voluttuari rappresentano oggi la parte più consistente del mercato High Yield, con il 20% degli emittenti, mentre l’energia è intorno al 14%. L’High Yield si conferma molto ciclico, e i livelli di occupazione e spesa per consumi saranno un fattore chiave. Se si esclude una recessione, gli attuali livelli di rendimento degli High Yield appaiono a Robeco interessanti, con l’allarme sulla crescita già scontato dai prezzi. Lo scenario di investimento principale di Robeco vede i bilanci di consumatori e imprese in buone condizioni, senza gli eccessi riscontrati nelle precedenti recessioni tranne forse che nei bilanci pubblici, il che induce Graham a credere che il rischio recessione su un orizzonte di 12 mesi non sia elevato. I rischi per l’High Yield sono visti come più simmetrici delle prospettive di recessione riflesse negli spread: le probabilità di default sono ancora basse e la Fed sospenderà i rialzi dei tassi in corso d’anno. Quindi, per il momento, in Robeco non sono eccessivamente preoccupati.
IN ARRIVO IL GRANDE STIMOLO
Colin Graham, Head of Multi-Asset Strategies di Robeco, sottolinea che a fronte di questo quadro le autorità cinesi hanno annunciato l’aumento della spesa per le infrastrutture di 45 miliardi di dollari, il sostegno del settore aereo con 52 miliardi di dollari e sgravi fiscali alla classe media per altri 20 miliardi di dollari. Gli sgravi sembrano giungere al momento giusto per rilanciare la crescita, a differenza degli USA, dove sono state iniettate ingenti risorse in un’economia già surriscaldata. Graham ritiene che il pacchetto farà ripartire l’economia cinese al termine dei lockdown e sottolinea che nel breve termine l’economia avrà la meglio sull’ideologia; il primo ministro e il suo vice daranno probabilmente le dimissioni al Congresso del Partito, permettendo alla leadership di Xi di prendere le distanze dalle decisioni politiche legate al Covid.
CINA ANCORA INVESTIBILE
Questo, secondo Robeco, significa che la Cina continua a rappresentare un’opportunità di investimento. La domanda di materie prime rimane essenziale per mantenere lo status di fabbrica del mondo. Graham ritiene che la Cina sia investibile sia tramite esposizioni sui produttori di materie prime in America Latina e Asia, sia direttamente nelle società cinesi. Robeco ritiene che le esposizioni indirette scontino prospettive di gran lunga migliori per l’economia cinese. Le fabbriche hanno continuato a funzionare durante i lockdown. I consumatori usciranno dalla stasi con una gran voglia di spendere, aiutando i titoli internet e dei beni di consumo a riprendersi da valutazioni storicamente basse. In generale, secondo Robeco ci troviamo nel pieno di un ciclo economico desincronizzato, per cui le riaperture in Cina dovrebbero dare impulso alla crescita globale e sprigionare il valore di asset ora trascurati che scontano prospettive troppo pessimistiche.
DALL’HIGH YIELD USA SEGNALE DI RECESSIONE?
Un’area correlata che gli investitori tengono d’occhio è il mercato USA dei bond High Yield, unica importante asset class che ha registrato deflussi netti negli ultimi 12 mesi. I recenti dati macro delle economie in via di sviluppo indicano un rallentamento dell’espansione, e l’allarme sull’inflazione si sta trasformando in un allarme sulla crescita. Di conseguenza Robeco guarda con interesse l’High Yield USA. Il timore che la Fed non sia in grado di garantire un atterraggio morbido trova riscontro nell’analisi storica. L’argomentazione opposta prevede che la Fed ha margini per attenuare le tensioni sul mercato del lavoro, poiché un modesto aumento della disoccupazione sarebbe positivo per prolungare il ciclo, permettendo di interrompere i rialzi dei tassi.
MERCATO MOLTO CICLICO
Un potenziale problema secondo Robeco è dato dal fatto che i titoli dei beni voluttuari rappresentano oggi la parte più consistente del mercato High Yield, con il 20% degli emittenti, mentre l’energia è intorno al 14%. L’High Yield si conferma molto ciclico, e i livelli di occupazione e spesa per consumi saranno un fattore chiave. Se si esclude una recessione, gli attuali livelli di rendimento degli High Yield appaiono a Robeco interessanti, con l’allarme sulla crescita già scontato dai prezzi. Lo scenario di investimento principale di Robeco vede i bilanci di consumatori e imprese in buone condizioni, senza gli eccessi riscontrati nelle precedenti recessioni tranne forse che nei bilanci pubblici, il che induce Graham a credere che il rischio recessione su un orizzonte di 12 mesi non sia elevato. I rischi per l’High Yield sono visti come più simmetrici delle prospettive di recessione riflesse negli spread: le probabilità di default sono ancora basse e la Fed sospenderà i rialzi dei tassi in corso d’anno. Quindi, per il momento, in Robeco non sono eccessivamente preoccupati.
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