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Venture capital in Italia, investimenti sostenuti anche nel primo trimestre 2022

La prima ricerca Italy Venture Capital Scanner di Bain & Company analizza lo scenario italiano del venture capital. Verratti: "Il nostro Paese ha un ruolo centrale e pioneristico"

di Antonio Cardarelli 13 Giugno 2022 15:55

financialounge -  Alessandro Cannarsi bain company Emanuele Veratti venture capital
Bain & Company ha presentato il primo Italy Venture Capital Scanner, un'analisi approfondita sul mondo del venture capital nel nostro Paese. Nel 2021 i finanziamenti di venture capital hanno superato quota un miliardo di euro, quasi il doppio rispetto al 2020, e 273 operazioni dal valore medio di 3,8 milioni di euro.

COM'È PARTITO IL 2022


Le tre maggiori operazioni nel 2021 coprono il 28% del valore totale e, nei primi tre mesi del 2022, gli investimenti venture capital in Italia sono in linea con il primo trimestre dell'anno precedente. In calo, però, il numero di deal: 31 quest'anno contro i 61 dei primi tre mesi del 2021. Le principali operazioni del 2022 hanno finora riguardato startup come Scalapay ed Everli, che avevano già raccolto somme importanti nel 2021.

VERATTI: IL RUOLO DELL'ITALIA NEL VENTURE CAPITAL


“L’Italia ha un ruolo centrale e pionieristico nel mondo della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo del talento. Gli investimenti possono valorizzare ulteriormente questo punto di forza del nostro Paese: in questo senso, le risorse del PNRR potrebbero fornire un contributo fondamentale per la crescita del mercato Venture Capital italiano, soprattutto sui temi di transizione energetica e digitale”, commenta Emanuele Veratti, Partner e digital practice leader di Bain & Company.

LOMBARDIA PRIMA REGIONE PER INVESTIMENTI


Nel 2021 il venture capital ha pesato per il 75% sul valore totale delle operazioni nelle fasi early e later stage. Angel, pre-seed e seed rappresentano il restante 25% del valore ma il 70% del numero totale di operazioni. Per quanto riguarda i settori, in Italia è il macro comparto B2C a guidare il mercato, con 475 milioni di euro di raccolta e 102 deal. A seguire ci sono i servizi finanziari, con una quota del 23% ma una crescita di rilevanza nel mix per valore. La Lombardia guida il mercato italiano del venture capital nel 2021 con 757 milioni di euro investiti (73% del totale) e 141 operazioni (51% del totale).

CANNARSI: MERCATO ITALIANO ANCORA POCO MATURO


“Nonostante lo sviluppo registrato lo scorso anno, il mercato italiano di capitale di rischio è meno maturo e più frammentato di quello europeo. Infatti, il nostro Paese ha catturato nel 2021 solo l’1% degli investimenti VC in Europa, e la metà di questi deal aveva un valore inferiore al milione di euro (contro un terzo delle operazioni di queste dimensioni registrato a livello europeo). Guardando al Sud Europa: se nel 2020 il mercato spagnolo era circa il 60% più grande dell’Italia come numero di deal, ma con un valore medio inferiore, nel 2021 Madrid ha recuperato terreno anche da questo punto di vista. Infatti, quest’anno il mercato spagnolo è risultato due volte più grande dell’Italia come numero di deal e quattro volte più grande di valore, anche per via del maggior numero di mega deals, cioè quelli di valore superiore a €100M”, prosegue Alessandro Cannarsi, Partner della practice Private Equity di Bain & Company.

CRESCITA DEL MERCATO


Il trend, tuttavia, è positivo per il nostro Paese: “tra il 2016 e il 2021”, conclude Veratti “si è registrata una crescita annua media del 39%, con un’espansione costante (salvo che nel 2018 e nel 2019), anche durante la pandemia ed un progressivo aumento dei deal oltre i dieci milioni di euro oltre che del Later Stage funding. Considerando l’incidenza degli investimenti Venture Capital rispetto al PIL, il mercato italiano ha un potenziale di crescita importante”.

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