Il piano industriale
Credit Agricole punta a superare i 6 miliardi di euro di utile entro il 2025
Sulla possibilità di aumentare la quota nel capitale di Banco Bpm, il vicedirettore generale Jerome Grivet: “Siamo rimasti sotto al 10%, per superarlo dovremmo chiedere a Bce e non lo abbiamo fatto”
di Fabrizio Arnhold 22 Giugno 2022 10:53
L’obiettivo, entro il 2025, è quello di raggiungere un utile netto di oltre 6 miliardi di euro e rafforzare la redditività con un rendimento del patrimonio netto tangibile superiore al 12%. La Banque Verte stima che “i ricavi siano equilibrati e in crescita in tutte le linee di business, con un tasso di crescita medio annuo tra il 2021 e il 2025 di circa il 3,5%” e che l’aumento degli utili possa essere di circa +3% annuo in media tra il 2021 e il 2025.
Il gruppo proseguirà sulla via delle acquisizioni mirate, rispettando al contempo i suoi vincoli di redditività (ROI sopra il 10% in 3 anni). Anche per questo punta a perfezionare nuove partnership industriali e tecnologiche. Nel piano al 2025, Credit Agricole imprime una accelerazione anche su Credit Agricole Italia che è la sesta banca commerciale nel Paese con una quota di mercato del 5,5%. Si punterà a implementare le soluzioni digitali, Esg e su quattro segmenti di prodotto (immobiliare, agroalimentare, assicurazioni danni, risparmio gestito).
Nell’ottica di promuovere un ricambio generazionale, l’istituto prevede oltre 1.200 assunzioni, con un focus su profili tecnici e specialistici a supporto della trasformazione digitale. L’obiettivo di distribuzione dei dividendi per Credit Agricole è “del 50% in cash, anche nel caso in cui si verifichino oscillazioni del Cet1 nel perimetro dell’obiettivo fissato all’interno del piano”. Nel 2023, inoltre, Credit Agricole sottoporrà all’approvazione dell’assemblea il pagamento supplementare di 0,20 euro per azione, rispetto al dividendo 2019 non distribuito.
“Siamo rimasti sotto al 10% e se volessimo superarlo, dovremmo chiedere l’autorizzazione alla Bce e non l’abbiamo fatto”, ha commentato così Jerome Grivet, vicedirettore generale di Credit Agricole (incaricato della gestione), a chi gli chiedeva di un eventuale interesse per salire ancora nel capitale di Banco Bpm. In primavera Credit Agricole ha rilevato il 9% di Piazza Meda.
ACQUISIZIONI MIRATE
Il gruppo proseguirà sulla via delle acquisizioni mirate, rispettando al contempo i suoi vincoli di redditività (ROI sopra il 10% in 3 anni). Anche per questo punta a perfezionare nuove partnership industriali e tecnologiche. Nel piano al 2025, Credit Agricole imprime una accelerazione anche su Credit Agricole Italia che è la sesta banca commerciale nel Paese con una quota di mercato del 5,5%. Si punterà a implementare le soluzioni digitali, Esg e su quattro segmenti di prodotto (immobiliare, agroalimentare, assicurazioni danni, risparmio gestito).
1.200 ASSUNZIONI E DISTRIBUZIONE DIVIDENDI
Nell’ottica di promuovere un ricambio generazionale, l’istituto prevede oltre 1.200 assunzioni, con un focus su profili tecnici e specialistici a supporto della trasformazione digitale. L’obiettivo di distribuzione dei dividendi per Credit Agricole è “del 50% in cash, anche nel caso in cui si verifichino oscillazioni del Cet1 nel perimetro dell’obiettivo fissato all’interno del piano”. Nel 2023, inoltre, Credit Agricole sottoporrà all’approvazione dell’assemblea il pagamento supplementare di 0,20 euro per azione, rispetto al dividendo 2019 non distribuito.
SOTTO AL 10% DI BANCO BPM
“Siamo rimasti sotto al 10% e se volessimo superarlo, dovremmo chiedere l’autorizzazione alla Bce e non l’abbiamo fatto”, ha commentato così Jerome Grivet, vicedirettore generale di Credit Agricole (incaricato della gestione), a chi gli chiedeva di un eventuale interesse per salire ancora nel capitale di Banco Bpm. In primavera Credit Agricole ha rilevato il 9% di Piazza Meda.
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