Ecco perché
Questo strategist vede il Bitcoin scendere fino a 13mila dollari
Secondo Ian Harnett la valutazione del Bitcoin dipende quasi esclusivamente dalla mole di liquidità presente sui mercati
di Antonio Cardarelli 22 Giugno 2022 12:02
Il picco di 69mila dollari toccato nel 2021 dal Bitcoin è ormai un lontano ricordo. Oggi la principale criptovaluta scambia intorno ai 20mila dollari, ma guardando alle altre "bolle" delle cripto degli anni passati, potrebbero arrivare ulteriori cali.
Secondo Ian Harnett, co-fondatore e Cio di Absolute Strategy Research, il Bitcoin può ancora scendere del 40% fino a 13mila dollari, valore che potrebbe rappresentare un supporto. Intervistato da CNBC, lo strategist ha evidenziato come il valore del Bitcoin, al momento, sia determinato quasi esclusivamente dal fattore liquidità. Se c'è tanta liquidità in giro, una parte di essa viene investita in Bitcoin. Se, come sta succedendo ora, le banche centrali cominciano a togliere liquidità dal mercato, allora la criptovaluta ne paga le conseguenze.
Da qui l'atteggiamento ribassista di Harnett, che ha aggiunto alla sua analisi il confronto con le precedenti "crypto bubbles". In queste situazioni, ha spiegato l'esperto, il Bitcoin tende a scendere dell'80% dai suoi massimi. Nel 2018, per esempio, è sceso a tremila dollari dai ventimila toccati a fine 2017. Per questo motivo, ora, è lecito attendersi un ulteriore calo fino a 13mila dollari.
In altre parole, se la pressione sui mercati aumenta con l'atteggiamento restrittivo delle banche centrali, gli investitori non esitano a sollevare il piede dall'acceleratore degli investimenti in criptovalute. Il recente rialzo di 75 punti base della Fed, il più grande aumento singolo dal 1994, va in una direzione abbastanza chiara. E il governatore Powell ha più volte detto che si tratta solo dell'inizio di un ciclo di aumenti finalizzato a contrastare l'inflazione. Altre banche centrali, inoltre, hanno iniziato o sono pronte a iniziare manovre restrittive.
BITCOIN ANCORA GIÙ FINO A 13MILA DOLLARI
Secondo Ian Harnett, co-fondatore e Cio di Absolute Strategy Research, il Bitcoin può ancora scendere del 40% fino a 13mila dollari, valore che potrebbe rappresentare un supporto. Intervistato da CNBC, lo strategist ha evidenziato come il valore del Bitcoin, al momento, sia determinato quasi esclusivamente dal fattore liquidità. Se c'è tanta liquidità in giro, una parte di essa viene investita in Bitcoin. Se, come sta succedendo ora, le banche centrali cominciano a togliere liquidità dal mercato, allora la criptovaluta ne paga le conseguenze.
COSA INSEGNANO LE BOLLE PRECEDENTI
Da qui l'atteggiamento ribassista di Harnett, che ha aggiunto alla sua analisi il confronto con le precedenti "crypto bubbles". In queste situazioni, ha spiegato l'esperto, il Bitcoin tende a scendere dell'80% dai suoi massimi. Nel 2018, per esempio, è sceso a tremila dollari dai ventimila toccati a fine 2017. Per questo motivo, ora, è lecito attendersi un ulteriore calo fino a 13mila dollari.
QUESTIONE DI LIQUIDITÀ (E BANCHE CENTRALI)
In altre parole, se la pressione sui mercati aumenta con l'atteggiamento restrittivo delle banche centrali, gli investitori non esitano a sollevare il piede dall'acceleratore degli investimenti in criptovalute. Il recente rialzo di 75 punti base della Fed, il più grande aumento singolo dal 1994, va in una direzione abbastanza chiara. E il governatore Powell ha più volte detto che si tratta solo dell'inizio di un ciclo di aumenti finalizzato a contrastare l'inflazione. Altre banche centrali, inoltre, hanno iniziato o sono pronte a iniziare manovre restrittive.
Trending