Strategie di investimento

abrdn: small e mid cap accessibili a prezzi interessanti, possono essere i big di domani

Kirsty Desson, Investment Director, Smaller Companies Equities di abrdn, sottolinea che nell’attuale quadro incerto, le small e mid cap di qualità sono in grado di superare con successo i mutevoli cicli economici

di Stefano Caratelli 25 Giugno 2022 09:30

financialounge -  abrdn Kirsty Desson Morning News small cap
In un contesto di inflazione in continua crescita, aumenti dei tassi e stretta monetaria di Fed e BCE, gli investitori si trovano di fronte a uno scenario incerto, aggravato dalla guerra in Ucraina e dal caro energia. Le small e mid cap di qualità sono accessibili a prezzi interessanti e in grado di superare con successo i mutevoli cicli economici. Ma è davvero possibile per gli investitori comprare le potenziali large cap di domani senza correre rischi troppo elevati? Forse sì, secondo Kirsty Desson, Investment Director, Smaller Companies Equities di abrdn, con un focus su qualità, crescita e momentum.

I CRITERI DELLA SELEZIONE


L’universo investibile delle small e mid cap globali è enorme, ma a fronte di opportunità tanto ampie è cruciale secondo l’esperta di abrdn una selezione che misuri i fattori di qualità, crescita, momentum e valutazione rilevati dalla costante analisi retrospettiva, ai fini della previsione dell’andamento futuro dei titoli. È importante individuare aziende che mostrano capacità di redditività, sostenibilità e crescita. Le small e mid cap che possono contare su mercati finali favorevoli, e sulla capacità di acquisire quote di mercato e ampliare i margini di profitto, hanno le maggiori potenzialità per diventare le large cap di domani.

ALLA RICERCA DEI SEGNALI GIUSTI


abrdn va anche alla ricerca di segnali che indichino il momentum, come revisioni al rialzo degli utili e track record di superamento costante delle stime sugli utili. Le caratteristiche di crescita e momentum hanno la potenzialità di essere sostenute per molti anni, il che spiega in parte perché le small cap hanno sovra-performato le large cap nel lungo termine. Per questo, abrdn ritiene che le società di qualità dispongano delle potenzialità per offrire rendimenti più elevati a lungo termine con meno volatilità, che si traduce in un profilo di rischio/rendimento più favorevole.

L’IMPORTANZA DELL’ENGAGEMENT


Desson pensa infine che un engagement informato e costruttivo con i leader aziendali possa aiutare i gestori a promuovere e condividere prassi ESG positive, potenzialmente proteggendo e ottimizzando il valore degli investimenti nel futuro. Le small cap sono ben posizionate per superare le fasi di ribasso, secondo l’esperta di abrdn: lungi dall’essere dipendenti da cicli trainati dall’esterno, dovrebbero crescere in modo prevedibile e sostenibile. Inoltre, hanno maggiori probabilità di posizionarsi come leader di mercato capaci di trasferire i costi sui prezzi e di generare forti margini con bilanci solidi. I portafogli costruiti in questo modo hanno un maggior grado di diversificazione tra prodotti, mercati e aree geografiche.

MEGLIO POSIZIONATE PER COGLIERE OPPORTUNITÀ


In un mondo in continua evoluzione, Desson ritiene che le aziende più piccole, più flessibili e ben gestite, in grado di riorientare le proprie attività più rapidamente delle mega cap, siano ben posizionate per trarre vantaggio dalle opportunità future.

PROCESSO DI INVESTIMENTO SOLIDO


Attualmente, secondo abrdn, vi sono numerose società small e mid cap di alta qualità accessibili a valutazioni interessanti e che hanno il potenziale di espandersi e crescere. Nell’attuale contesto di incertezza globale, Desson ritiene che un processo di investimento solido e ripetibile concentrato su qualità, crescita e momentum possa aiutare gli investitori a selezionare i leader large cap di domani, che presentano profili di rischio/rendimento favorevoli.

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