La giornata sui mercati
Russia da oggi sull’orlo del default
Avvio in verde per i listini del Vecchio Continente, con gli investitori che sperano in una diminuzione dell'inflazione. Mosca verso il default tecnico per la prima volta dal 1918. In progresso il prezzo del gas naturale
di Fabrizio Arnhold 27 Giugno 2022 09:23
I listini europei aprono la settimana in positivo, nel tentativo di proseguire sui rialzi della scorsa, la migliore dell’ultimo mese (+1,5%). A Milano il Ftse Mib apre a +0,70%, il Dax di Francoforte a +0,85%, l’Ibex 35 di Madrid a +0,66%, il Cac 40 di Parigi a +0,82% e il Ftse 100 di Londra a +0,58%. A Tokyo la Borsa chiude in progresso, con l’indice Nikkei a +1,4%, rassicurata da una possibile decelerazione dell’inflazione negli Stati Uniti.
Per la prima volta dal 1918, la Russia in default sul suo debito in valuta estera. Il default è scattato alla scadenza dei periodo di grazia sui circa 100 milioni di dollari di obbligazioni non pagate, bloccate a causa delle sanzioni europee, a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Si tratta di in default tecnico, quindi con valenza più che altro simbolica. Già nei primi mesi dell’anno Mosca aveva rischiato di finire in questa situazione, per poi modificare i metodi di pagamento.
A sostenere l’umore degli investitori sono le Borse asiatiche, sostenute dal settore tech, con la speranza che l’inflazione stia arrivando al suo picco per poi cominciare a diminuire. Oltre a Tokyo in verde, in Cina Shanghai è in progresso dello 0,7% e Hong Kong viaggia a +2,5%. A dare manforte agli indici, questa settimana, anche il ribilanciamento dei portafogli in vista della chiusura del trimestre.
Poco mosso il prezzo del petrolio, con il Wti scadenza agosto a 107,49 dollari al barile (-0,12%), mentre il Brent di pari scadenza scambia a 112,91 dollari (-0,19%). Il prezzo del gas naturale in Europa è in rialzo, con il contratto scadenza luglio a 136,25 euro (+6%). Sul versante valutario, euro/dollaro poco mosso a 1,0556. A Piazza Affari occhi puntati su Saipem (che non fa prezzo in avvio) nel giorno del via all’aumento di capitale da 2 miliardi e dopo i pesanti ribassi dei giorni scorsi. Lo spread apre in rialzo a 213 punti.
RUSSIA IN DEFAULT SUL DEBITO ESTERO
Per la prima volta dal 1918, la Russia in default sul suo debito in valuta estera. Il default è scattato alla scadenza dei periodo di grazia sui circa 100 milioni di dollari di obbligazioni non pagate, bloccate a causa delle sanzioni europee, a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Si tratta di in default tecnico, quindi con valenza più che altro simbolica. Già nei primi mesi dell’anno Mosca aveva rischiato di finire in questa situazione, per poi modificare i metodi di pagamento.
BENE LE BORSE ASIATICHE
A sostenere l’umore degli investitori sono le Borse asiatiche, sostenute dal settore tech, con la speranza che l’inflazione stia arrivando al suo picco per poi cominciare a diminuire. Oltre a Tokyo in verde, in Cina Shanghai è in progresso dello 0,7% e Hong Kong viaggia a +2,5%. A dare manforte agli indici, questa settimana, anche il ribilanciamento dei portafogli in vista della chiusura del trimestre.
GAS IN RIALZO
Poco mosso il prezzo del petrolio, con il Wti scadenza agosto a 107,49 dollari al barile (-0,12%), mentre il Brent di pari scadenza scambia a 112,91 dollari (-0,19%). Il prezzo del gas naturale in Europa è in rialzo, con il contratto scadenza luglio a 136,25 euro (+6%). Sul versante valutario, euro/dollaro poco mosso a 1,0556. A Piazza Affari occhi puntati su Saipem (che non fa prezzo in avvio) nel giorno del via all’aumento di capitale da 2 miliardi e dopo i pesanti ribassi dei giorni scorsi. Lo spread apre in rialzo a 213 punti.
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