Focus sull’obbligazionario

Obbligazioni societarie, per J.P. Morgan non è ancora tempo di aumentare l'esposizione

Il Team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan AM spiega che gli spread continueranno ad essere volatili per l’avversione al rischio causata dalle incertezze macroeconomiche

di Stefano Caratelli 6 Luglio 2022 07:55

financialounge -  banche centrali Bond Bulletin Global Fixed Income inflazione jp morgan Morning News
Le incertezze macro che incombono in un clima di rallentamento della crescita globale hanno indotto gli investitori a rifuggire dagli attivi a rischio, innescando vendite generalizzate. Le valutazioni possano sembrare convenienti, ma gli spread continueranno a essere volatili. Finché l’inflazione non comincia a rientrare o arrivano nuovi segni di imminente recessione la volatilità a breve dovrebbe creare opportunità per ridurre l'esposizione al rischio in chiave tattica. Il clima è favorevole a una gestione attiva di attenta selezione dei titoli premiando la qualità. Si avvicina il momento di rientrare nei mercati del credito, ma pazientare ancora potrebbe essere una mossa vincente.

L’INFLAZIONE MINACCIA LA CRESCITA


Sono le indicazioni del Bond Bulletin del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management che spiega perché non è ancora tempo di aumentare l'esposizione alle obbligazioni societarie. Il quadro fondamentale è dominato da inflazione dilagante, guerra in Ucraina e inasprimento monetario. La forte stagione degli utili nel primo trimestre, sia in USA che in Europa, ha rispecchiato il potere di determinazione dei prezzi delle aziende, ma sono risultati che appartengono in larga misura al passato, visto che l'inflazione fa temere per la crescita a più lungo termine.

PER ORA NON CI SONO MARGINI DI MIGLIORAMENTO


Le Banche Centrali ribadiscono ostinatamente l'intenzione di domare l'impennata del carovita anche penalizzando la crescita, per cui sembra inevitabile che i margini societari risentano degli alti costi degli input e dell'andamento fiacco della domanda. Inoltre, l'inasprimento delle condizioni finanziarie fa sì che, dopo un decennio di tassi bassi, praticamente tutti i mutuatari siano esposti a maggiori oneri. I bilanci societari sono in genere molto solidi, ma il team di J. P, Morgan AM è convinto che nell'attuale ciclo del credito i fondamentali non abbiano ulteriori margini di miglioramento.

SPREAD SENSIBILMENTE AUMENTATI


Quest'anno gli spread Investment Grade e High Yield sono sensibilmente aumentati, in particolare sui titoli europei. La sottoperformance rispetto agli omologhi USA si spiega con il fatto che gli investitori hanno scontato gli effetti più immediati della crisi ucraina e la maggiore possibilità che la BCE compia passi falsi, aumentando il rischio di recessione. Basandosi sulle serie storiche, al momento l’Investment Grade USA sconta una probabilità di recessione al 40% che per l'omologo europeo diventa quasi del 70%.

CREDITO VERSO UN NUOVO REGIME?


Secondo il team di J. P, Morgan AM nei mesi a venire le probabilità aumenteranno. Anche se non c’è da aspettarsi una capitolazione totale degli attivi di rischio, è probabile che nel breve la volatilità rimarrà elevata. E’ possibile che per il credito stia per iniziare un nuovo regime rispetto a quello dominato da politiche monetarie estremamente accomodanti. Un maggiore ottimismo rispetto alle valutazioni prospettiche sarebbe giustificato solo da una de-escalation della guerra in Ucraina o almeno da segnali che l'inflazione stia cominciando a invertire rotta.

QUADRO TECNICO DETERIORATO


Anche il quadro tecnico continua a deteriorarsi sulla scia della debole domanda di bond Investment Grade e High Yield da parte del retail. Il team di J. P, Morgan AM ipotizza che i deflussi proseguiranno fintanto che continua la stretta monetaria. Soprattutto in Europa, la chiusura del programma di acquisto per il settore societario della BCE segna la scomparsa dell'"acquirente di ultima istanza". Negli ultimi mesi, anche negli USA l’Investment Grade ha registrato deflussi costanti. Nell’High Yield il secondario sconta una grave carenza di liquidità con il posizionamento degli investitori prossimo a nuovi minimi storici.

PREMI PIU’ ALTI PER LE NUOVE EMISSIONI


Sul fronte dell'offerta, quando nei mercati Investment Grade europei saranno ripristinate condizioni di tranquillità tali da consentire nuove operazioni, gli elevati "premi per le nuove emissioni" potrebbero far allargare ancora di più gli spread sul secondario. Nel segmento High Yield europeo, la continua mancanza di attività nei mercati primari aiuta, ma non basta, a compensare i continui deflussi e la scarsa liquidità dei mercati secondari.

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