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BlackRock vede opportunità nei titoli legati alle materie prime in rialzo

Il BlackRock Investment Institute spiega l’effetto combinato della ricerca di alternative energetiche alla Russia e spinta verso la transizione verde, che richiederà grandi quantità di metalli

di Stefano Caratelli 8 Luglio 2022 07:55

financialounge -  BlackRock materie prime Morning News
Siamo in una fase in cui l’orizzonte temporale è cruciale per gli investimenti. Nel breve termine, la stretta monetaria della Fed frenerà la ripresa, una cattiva notizia per le commodity, ma non lo è se siamo entrati in una nuova era di prezzi elevati delle materie prime. Dopo il recente selloff sono emerse opportunità tattiche su selezionati titoli energetici, che potranno beneficiare della corsa a rimpiazzare le forniture dalla Russia. Su un orizzonte strategico, i settori a basso contenuto di carbonio come tech e sanità beneficeranno di più dei tradizionali titoli energetici. Allo stesso tempo emergeranno grandi opportunità su aziende ad alta intensità di carbonio con piani credibili di de-carbonizzazione e per i fornitori di minerali essenziali per la transizione energetica.

INFLAZIONE ANCORA PERSISTENTE


Sono le indicazioni del commento settimanale di mercato del BlackRock Investment Institute secondo cui i prezzi delle commodity sono stati spinti al rialzo dalla domanda derivante dalla ripartenza economica e dall’offerta limitata. La guerra e la transizione verso le emissioni zero manterranno i prezzi elevati. Gli ultimi dati mostrano inflazione ancora persistente in USA e nell’Eurozona. I titoli azionari e i rendimenti dei bond sono scesi perché il mercato teme che il rialzo dei tassi colpisca la crescita. Ora gli investitori guardano ai dati sul lavoro USA in arrivo, che potrebbero influire sull’entità del prossimo rialzo della Fed.

VERSO UN’ERA DI PREZZI STRUTTURALMENTE ALTI


BlackRock vede un’era di prezzi strutturalmente alti delle commodity, in primo luogo per la spinta della ripartenza economica a fronte di offerta limitata. L’Occidente sta cercando di emanciparsi dalle forniture di energia della Russia dopo anni di investimenti energetici in calo. Ma il carattere strutturale dei prezzi elevati è legato anche alla crescente domanda di metalli necessari alla transizione energetica e al raggiungimento dell’obiettivo di emissioni nette zero per il 2050.

ALTERNATIVE ALLA RUSSIA


Negli ultimi due anni sono saliti sia i prezzi delle commodity che delle rinnovabili. La ricerca di un’alternativa energetica alla Russia rappresenta un cambiamento strutturale, anche perché da anni l’Occidente ha tagliato gli investimenti nelle energie tradizionali senza compensare con investimenti adeguati in rinnovabili. Per questo le commodity destinate alle rinnovabili saranno supportate per decenni da forte domanda. Inoltre, la richiesta di energia globale è destinata ad aumentare significativamente per il contributo di mercati emergenti in crescita.

LA TRANSIZIONE RICHIEDE MOLTI METALLI


Anche in presenza di una rapida crescita di infrastrutture rinnovabili sarà praticamente impossibile soddisfare la domanda energetica negli anni a venire senza il contributo delle fonti fossili, come evidenziato dalla stessa BlackRock in un recente report. E attualmente gli investimenti sono sotto il livello necessario per soddisfare la domanda a breve termine, essendosi praticamente dimezzati dal 2014. La realizzazione di infrastrutture per l’energia pulita sosterrà la domanda anche di altre commodity. Le turbine eoliche e I veicoli elettrici richiedono grandi quantità di minerale di ferro, rame, litio e altri metalli.

LA DOMANDA PUÒ QUADRUPLICARE


L’Agenzia Internazionale per Energia stima che la domanda di minerali per l’energia pulita debba almeno quadruplicare per il 2040 per raggiungere gli obiettivi climatici. Il cammino verso la transizione energetica resta incerto, osserva comunque BlackRock, citando la recente decisione della Corte Suprema americana che ha limitato i poteri delle agenzie di protezione ambientale per indurre le utility a ridurre la dipendenza da fonti fossili. Questo rafforza l’idea della stessa BlackRock che l’invasione dell’Ucraina abbia creato una ‘transizione divergente’ con l’Europa che raddoppia gli sforzi per le emissioni zero mentre altrove manca la stessa determinazione.

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