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GAM: situazione cupa sui mercati, ma si intravedono i primi spiragli

Carlo Benetti, Market Specialist di GAM SGR, sottolinea che gli investitori non devono perdere la visione di lungo periodo e lasciarsi condizionare dalle emozioni. Segni di allentamento dell’inflazione in Europa e USA

di Stefano Caratelli 8 Luglio 2022 15:04

financialounge -  banche centrali Carlo Benetti GAM Investments inflazione
L’estate del 2022 sarà calda anche nei prezzi, i costi dell’energia alimentano l’inflazione e sono causa di frequenti “fenomeni estremi” nei mercati. In Europa a giugno i costi della bolletta energetica sono aumentati di oltre il 40% e i prezzi di alimentari, alcolici e tabacco sono aumentati di quasi il 9%.
Salgono anche le aspettative sull’inflazione futura, e la Bce deve intervenire per conservare credibilità e dimostrare determinazione se vuole impedire che si formino perversi automatismi tra inflazione rilevata e. L’ultima rilevazione nell’Eurozona all’8,6% accresce le probabilità che l’intervento sui tassi a luglio sarà superiore ai 25 punti base annunciati da Lagarde.

PER LA BCE SI COMPLICA IL PROBLEMA


Carlo Benetti, Market Specialist di GAM SGR, spiega che per i banchieri di Francoforte si complica il problema di non causare danni eccessivi all’economia e non esacerbare la frammentazione con i Paesi più deboli. Un esercizio che sembra privo di soluzione, la recessione sembra più vicina, i mercati prezzano una discesa dei tassi nel 2023 mentre la Banca dei Regolamenti Internazionali mette in guardia sulle probabilità di un “atterraggio duro” se dovesse persistere un’inflazione elevata. Intanto nella lunga estate calda dei mercati scende quello che era salito grazie all’ondata di liquidità. È la grande differenza con le crisi del passato, quando restavano illesi alcuni settori o aree, mentre oggi, dopo che la marea ha fatto salire tutte le barche, ora che si ritira tutte tornano a scendere.

TENUTA DEI RISPARMIATORI BEN CONSIGLIATI


Per l’indice S&P 500 la performance del semestre è stata la peggiore dal 1970, il Nasdaq registra perdite attorno al 30%, il Bitcoin è crollato di quasi il 60% e ripiega in disordine. Non è andata meglio ai mercati obbligazionari, si sgonfiano i prezzi spinti in alto dai rendimenti negativi, i Treasury sono sotto dell’11%, i Bund e gli altri decennali dell’Eurozona perdono tra il 12% e il 13%. La gran parte dei risparmiatori, o almeno quelli con qualche competenza finanziaria o assistiti dalla consulenza professionale, tende a sopportare con buona grazia i rovesci, sapendo che nel breve termine i guadagni di borsa sono effimeri. Meno comprensibili e sopportabili sono le sottoperformance nella componente obbligazionaria che ha vanificato gli effetti della diversificazione.

SEGNI POSITIVI IN UNO SCENARIO CUPO


Tutto gira attorno al caro energia, a sua volta funzione della guerra e dei nuovi equilibri globali. Per quanto imprevedibili siano i fattori politici, GAM non attribuisce molte probabilità all’ipotesi che l’inflazione “potrebbe terminare molto bruscamente” e neppure che “la vera inflazione potrebbe non essere ancora emersa”, e pensa che nel lungo termine la crescita tornerà ad avanzare a tassi modesti nell’ipotesi della “stagnazione secolare”. Sarà la debolezza dell’attività economica a stemperare l’inflazione, secondo Benetti, che sottolinea come anche in uno scenario cupo non manchino segnali positivi.

RALLENTAMENTO DELL’INFLAZIONE


L’esperto di GAM nota che nell’Eurozona l’inflazione core, che esclude energia e alimentari, ha registrato in giugno un lieve rallentamento, restando sopra le attese in Spagna e Italia mentre in Germania ha sorpreso favorevolmente. Negli Stati Uniti il tasso di breakeven a 5 anni, a marzo al 3,5%, è ora attorno a 2,6%. I mercati condizionano le performance dei portafogli ma è aperto il dibattito su quanto siano condizionate soprattutto dalle emozioni.

PERDITE DOLOROSE A BREVE


Nel breve termine, osserva in conclusione Benetti, le fasi negative comportano perdite dolorose. Ma se si pensa al ritiro della marea, si pensi anche che è in corso la rivalutazione dei flussi di cassa futuri, i valori fondamentali delle società non cambiano, nel lungo periodo i mercati azionari restano la bilancia che pesa il reale valore delle società. In definitiva, secondo l’esperto di GAM, fasi come questa costituiscono un robusto test comportamentale, il “crogiuolo del dolore” che tempra le competenze e mette alla prova la virtù della pazienza.

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