L'evento

Gli impatti del Next Generation Eu in Italia ed Europa

All’Advisory Board di Amundi si è discusso degli effetti del Next Generation EU e sono stati presentati i risultati dell’Amundi Sustainable Future Indicator

di Anna Patti 12 Luglio 2022 16:44

financialounge -  Amundi Sustainable Future IndicatorAmundi Asset Management Cinzia Tagliabue Valerio Molli
Il Next Generation EU e il rispettivo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono giunti alla fase implementativa in un momento caratterizzato da forti tensioni internazionali che rende ancora più importante e necessaria l’implementazione di misure di supporto e inclusività e transizione verde.

IL CONFLITTO RUSSO UCRAINO


La crisi in Ucraina ha impatti importanti sul tessuto sociale europeo determinati dall’inflazione sui beni alimentari ed energetici e dal grande numero di migranti in fuga dal conflitto. Da non sottovalutare gli effetti sulla transizione verde che acquisisce una dimensione non solo ambientale e climatica ma anche una nuova connotazione strategico- competitiva.

GLI IMPATTI DEL NEXT GENERATION EU E DEL PNRR SULL’ITALIA


Degli impatti del Next Generation EU e del PNRR sull’Italia si è discusso durante la terza edizione del Forum dell’Advisory Board Amundi Italia organizzato da The European House Ambrosetti, tappa finale di un percorso di riflessione iniziato a novembre 2021. Durante l’evento sono stati anche presentati i risultati dell’Amundi Sustainable Future Indicator, elaborato da The European House – Ambrosetti con l’obiettivo di analizzare, in chiave multidimensionale, l’impatto del Next Generation EU su società, ambiente ed economia europee, in sinergia con il quadro metodologico dei Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite. L’indicatore, elaborato nel periodo post pandemico, oggi è prezioso per prevedere gli ambiti socio-economici- ambientali maggiormente toccati dalla crisi ucraina.

LA CLASSIFICA DI AMUNDI SUSTAINABLE FUTURE INDICATION


Nella classifica di Amundi Sustainable Indicator l’Italia è 24 sui 27 membri dell’Unione Europea davanti a Grecia, Romania e Bulgaria. L’Italia ha una performance deludente in campo economico, soltanto 26° nel SDG 8, “buona occupazione e crescita economica”, 24° nel SDG 9 “industria, innovazione e infrastrutture” e 25° nel “SDG 17 “Partnership per gli obiettivi”. Purtroppo il nostro paese va male anche nel SDG 4, quello legato all’istruzione, un SDG molto importante per valutare il successo futuro di una Nazione. L’Italia però ha alcune eccellenze su cui puntare infatti si posiziona terza in Europa nel SDG 2 “sconfiggere la fame”; arriva quinta nel SDG 3 “salute e benessere”; e infine si piazza seconda nel SDG 12 “consumo e produzione responsabili”.

L’IMPORTANZA DELL’AMUNDI SUSTAINABLE FUTURE INDICATOR


L’indicatore nasce dall’idea di misurare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza non solo in termini di avanzamento rispetto alla tabella di marcia già concordata con la Commissione Europea ma anche rispetto agli impatti concreti su economia e ambiente. Visti gli obiettivi che si sono posti dal Next Generation EU in tema di digitalizzazione. transizione verde e inclusione, il PIL sarebbe un indicatore di misurazione inadeguato, è infatti necessario uno strumento analitico più completo e raffinato. L’indicatore di Amundi utilizza come chiave di lettura multidimensionale quella dei 17 SDGs, che rappresentano un elemento di programmazione economico-sociale di lungo periodo dell’Unione Europea e della comunità internazionale, nonché un impianto metodologico consolidato.

MISURARE CON PRECISIONE GLI IMPATTI DEL PNRR IN EUROPA


Valerio De Molli, Managing Partner e Ceo, The European House – Ambrosetti, sottolinea come sia fondamentale dotarsi di uno strumento capace di valutare al meglio gli impatti del PNRR in Italia ed Europa: “per questa ragione, con Amundi abbiamo lanciato il Sustainable Future Indicator, uno strumento analitico per misurare nel medio periodo gli impatti del PNRR e delle altre politiche pubbliche sulla società italiana ed europea, identificando con precisione progressi ed eventuali rallentamenti sulla strada delle transizioni gemelle e supportare le scelte di policy ed investimento”. De Molli conclude evidenziando le qualità dell’indicatore: “uno strumento, crediamo, sempre più prezioso in un contesto internazionale che, con i suoi impatti inflattivi ed energetici, rischia di segnare un nuovo ed inaccettabile aumento delle disuguaglianze”.

LE CARATTERISATICHE DELL’AMUNDI SUSTAINABLE INDICATOR


Cinzia Tagliabue, Head of International Partner Networks Division di Amundi e CEO di Amundi SGR, ha messo in evidenza il legame tra indicatore e i dettami dell’ONU: “delle diverse soluzioni metodologiche possibili, la scelta di legare l’Amundi Sustainable Future Indicator ai 17 SDGs dell’ONU rappresenta una chiara indicazione della nostra determinazione a porre la sostenibilità, nelle sue più ampie accezioni, alla base della nostra attività e delle nostre proposte, perché convinti del suo ruolo propulsore per l’economia e la collettività”.

TUTTI I TEMI TRATTATI ALL’EVENTO DI AMUNDI


All’Advisory Board di Amundi si è anche discusso di scenario geopolitico grazie ai contributi di Mario Mauro (già Ministro della Difesa, Advisor Scientifico del progetto) e Stefano Pontecorvo (già Alto Rappresentante Civile della NATO in Afghanistan); si è parlato di delle implicazioni su economia e business con Ignazio Angeloni (Research Fellow, Harvard Kennedy School of Government), Gelsomina Vigliotti (Vice Presidente, European Investment Bank) e Pascal Blanqué (Chairman, Amundi Institute - in videoconferenza). Valerio De Molli oltre a illustrare i risultati dell’Amundi Sustainable Future Indicator ha discusso dell’avanzamento del PNRR con Marco Leonardi (Capo del dipartimento programmazione economica, Presidenza del Consiglio dei Ministri - in videoconferenza) e Carmine Di Nuzzo (Direttore Generale ad interim, Servizio centrale per il PNRR, Ministero dell’Economia e delle Finanze). I lavori sono stati chiusi da un keynote speech del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Enrico Giovannini, già membro dell’Advisory Board Amundi nell’edizione 2020/2021.

 

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