Obbligazioni
Per Ethenea Bund e Treasury sono i titoli di Stato da considerare come porto sicuro
Volker Schmidt (Ethenea ) non esclude possibili ulteriori piccole perdite sui bond governativi da qui a fine anno ma segnala che i titoli di Stato Usa a 10 anni potrebbero tornare interessanti con i tassi al 3,5%
di Leo Campagna 12 Luglio 2022 14:38
Mentre l’inflazione negli Stati Uniti a maggio supera all’8%, per il terzo mese consecutivo, i rendimenti dei Treasury a due anni si collocano poco sopra il 3% e i titoli a 10 anni sono a circa il 3,25%. Dal momento che l’obiettivo della Fed è un’inflazione al 2%, la banca centrale statunitense continuerà a combattere il rialzo dei prezzi al consumo.
Un chiaro segnale in questo senso è l’annuncio a giugno di un aumento dei tassi di interesse dello 0,75% e ulteriori massicci aumenti imminenti. Anche se l'inflazione dovesse rallentare negli ultimi mesi dell'anno, sarebbe comunque superiore al 6%. “Riteniamo che la Fed possa aumentare il tasso di interesse di riferimento a circa il 3% al più tardi entro la fine del 2022 con probabili ulteriori perdite sugli investimenti in titoli di Stato statunitensi, anche se non nella misura degli ultimi mesi", fa sapere Volker Schmidt, Senior Portfolio Manager di Ethenea Independent Investors Sa.
Il manager passa poi all’Europa, dove la situazione è simile. “Nella zona Euro l'inflazione è all'8,1%, ben al di sopra dell'obiettivo della Bce. I rendimenti sono aumentati in modo significativo: quelli dei titoli di Stato tedeschi a due anni, per esempio, ora viaggiano intorno all'1%, dopo essere stati al -0,8% la scorsa estate. "La maggior parte delle perdite è alle spalle, tuttavia non si possono affatto escludere ulteriori, lievi minusvalenze per le obbligazioni denominate in euro" sottolinea Schmidt.
Secondo il manager di Ethenea a partire da un livello del 3,5%, i titoli di Stato Usa a 10 anni potrebbero tornare a essere un porto sicuro, con un potenziale di perdita piuttosto limitato e una cedola interessante” spiega il manager di Ethenea. A proposito di porto sicuro, nell'Eurozona sono considerati i titoli di Stato tedeschi. “Il rendimento dei decennali è attualmente intorno all'1,6% e il potenziale di aumento dei prezzi, anche in caso di una potenziale recessione è di molto inferiore rispetto ai Treasury statunitensi, dal momento che si può escludere un ritorno della fase dei tassi di interesse negativi. La loro scarsità e il livello molto più basso del debito pubblico tedesco danno loro un indubbio appeal" riferisce il manager.
A incidere sullo status di porto sicuro nel lungo termine pesa la sostenibilità del debito. “L’incremento del debito pubblico mondiale è stato di ingenti proporzioni e il rifinanziamento diventerà sempre più oneroso a seguito di rendimenti sempre più elevati, gravando così sui bilanci degli Stati”, puntualizza Schmidt.
Per il manager di Ethenea, in ogni caso gli Usa continueranno ad adempiere ai propri obblighi in futuro e i Treasury statunitensi continueranno ad avere il potenziale per essere considerati un porto sicuro. Nell’Eurozona, invece, non va dimenticata la crisi del debito sovrano di 10 anni fa che ha messo in discussione la solvibilità di molti Stati. "Le emissioni governative dei paesi periferici come Italia, Spagna e Portogallo da tempo non sono più un porto sicuro e non lo diventeranno nel prossimo futuro. Questi paesi beneficerebbero di un debito dell'Eurozona messo in comune, ma finché ciò non accadrà, i titoli di Stato tedeschi rimarranno l’unico porto sicuro in Europa", conclude il Senior Portfolio Manager di Ethenea.
TASSO DI INTERESSE USA AL 3% ENTRO LA FINE DEL 2022
Un chiaro segnale in questo senso è l’annuncio a giugno di un aumento dei tassi di interesse dello 0,75% e ulteriori massicci aumenti imminenti. Anche se l'inflazione dovesse rallentare negli ultimi mesi dell'anno, sarebbe comunque superiore al 6%. “Riteniamo che la Fed possa aumentare il tasso di interesse di riferimento a circa il 3% al più tardi entro la fine del 2022 con probabili ulteriori perdite sugli investimenti in titoli di Stato statunitensi, anche se non nella misura degli ultimi mesi", fa sapere Volker Schmidt, Senior Portfolio Manager di Ethenea Independent Investors Sa.
NELLA ZONA EURO L’INFLAZIONE ALL’8,1%
Il manager passa poi all’Europa, dove la situazione è simile. “Nella zona Euro l'inflazione è all'8,1%, ben al di sopra dell'obiettivo della Bce. I rendimenti sono aumentati in modo significativo: quelli dei titoli di Stato tedeschi a due anni, per esempio, ora viaggiano intorno all'1%, dopo essere stati al -0,8% la scorsa estate. "La maggior parte delle perdite è alle spalle, tuttavia non si possono affatto escludere ulteriori, lievi minusvalenze per le obbligazioni denominate in euro" sottolinea Schmidt.
IL TREASURY USA A 10 ANNI AL 3,5% DIVENTEREBBERO PORTO SICURO
Secondo il manager di Ethenea a partire da un livello del 3,5%, i titoli di Stato Usa a 10 anni potrebbero tornare a essere un porto sicuro, con un potenziale di perdita piuttosto limitato e una cedola interessante” spiega il manager di Ethenea. A proposito di porto sicuro, nell'Eurozona sono considerati i titoli di Stato tedeschi. “Il rendimento dei decennali è attualmente intorno all'1,6% e il potenziale di aumento dei prezzi, anche in caso di una potenziale recessione è di molto inferiore rispetto ai Treasury statunitensi, dal momento che si può escludere un ritorno della fase dei tassi di interesse negativi. La loro scarsità e il livello molto più basso del debito pubblico tedesco danno loro un indubbio appeal" riferisce il manager.
LA SOSTENIBILITÀ DEL DEBITO
A incidere sullo status di porto sicuro nel lungo termine pesa la sostenibilità del debito. “L’incremento del debito pubblico mondiale è stato di ingenti proporzioni e il rifinanziamento diventerà sempre più oneroso a seguito di rendimenti sempre più elevati, gravando così sui bilanci degli Stati”, puntualizza Schmidt.
LE EMISSIONI GOVERNATIVE DEI PAESI PERIFERICI
Per il manager di Ethenea, in ogni caso gli Usa continueranno ad adempiere ai propri obblighi in futuro e i Treasury statunitensi continueranno ad avere il potenziale per essere considerati un porto sicuro. Nell’Eurozona, invece, non va dimenticata la crisi del debito sovrano di 10 anni fa che ha messo in discussione la solvibilità di molti Stati. "Le emissioni governative dei paesi periferici come Italia, Spagna e Portogallo da tempo non sono più un porto sicuro e non lo diventeranno nel prossimo futuro. Questi paesi beneficerebbero di un debito dell'Eurozona messo in comune, ma finché ciò non accadrà, i titoli di Stato tedeschi rimarranno l’unico porto sicuro in Europa", conclude il Senior Portfolio Manager di Ethenea.