Cosa aspettarsi

TwentyFour AM vede possibili buone notizie sull'inflazione per gli investitori

Felipe Villaroel, Portfolio Manager di TwentyFour Asset Management, segnala il rientro dei prezzi delle materie prime e delle attese di inflazione. Fondo non ancora toccato dai mercati, ma la Fed ha più margini

di Stefano Caratelli 13 Luglio 2022 07:55

financialounge -  Felipe Villaroel inflazione Morning News TwentyFour Asset Management Vontobel Asset Management
I mercati hanno disperato bisogno di notizie positive, visti i pessimi rendimenti della maggior parte delle asset class quest'anno. L'alta incertezza permane, e non si può dire di aver visto notizie in grado di risollevare le sorti, ma si sta iniziando a trovare conforto in un paio di trend relativi all'inflazione e alle aspettative di inflazione. Lo sostiene Felipe Villaroel, Portfolio Manager di TwentyFour Asset Management (Vontobel AM), secondo cui si dovranno comunque vedere prove evidenti dell'inversione del trend dell'inflazione prima che gli investitori si sentano sufficientemente confortati da cambiare i deflussi dai fondi e contribuire a modificare gli orribili rendimenti registrati nel primo semestre del 2022.

DOPPIO SHOCK DA DOMANDA E OFFERTA


Alla recente conferenza della BCE a Sintra è emerso che lo shock inflazionistico globale è determinato sia dalla domanda che dall'offerta. Nel primo caso per i persistenti problemi della catena di approvvigionamento, nel secondo per le enormi riserve di liquidità nei conti bancari dei consumatori che ha portato i tassi di risparmio a livelli record. Ma se uno shock dell'offerta si dimostra sufficientemente persistente, è possibile che le aspettative di inflazione aumentino. E sarebbe pericoloso, perché i salari potrebbero adeguarsi perpetuando così lo shock inflazionistico.

SEGNI POSITIVI DALLE MATERIE PRIME


Tuttavia secondo Villaroel ci sono appunto due notizie positive. La prima riguarda i prezzi delle materie prime. È difficile che le aspettative di inflazione si correggano se prima non lo fanno i prezzi delle materie prime e, nell'ultimo mese, abbiamo iniziato a vedere proprio questo. La maggior parte delle materie prime ha registrato cali piuttosto consistenti, con il petrolio sceso di quasi il 10% in un solo giorno e del 17% nell'ultimo mese. Anche altri hanno seguito l'esempio, con l'alluminio in calo del 12,25%, il rame e il nichel del 20% circa e soprattutto il grano del 27,5%.

IL RALLENTAMENTO ‘GESTITO’ DALLA FED


Tutte buone notizie dal punto di vista dei mercati e anche umanitario. Ad avviso dell’esperto di TwentyFour AM queste notizie riflettono il fatto che la domanda aggregata probabilmente rallenterà. Sarebbe il segno che il “rallentamento gestito” che la Fed sta tentando sta mostrando segni di funzionamento. Prima la Fed raggiunge il suo obiettivo, prima può mettere in pausa la restrizione monetaria. La seconda notizia positiva segnalata da Villaroel proviene riguarda la cosiddetta ‘inflazione breakeven. Fed e altre banche centrali non possono nemmeno pensare di mettersi in pausa se le aspettative di inflazione rischiano di essere disancorate.

INFLAZIONE BREAKEVEN SCESA DAL PICCO


Il breakeven dell'inflazione a un anno negli USA è sceso dal picco del 6,30% all'attuale 3,75%, e a cinque anni è sceso dal 3,75% al 2,50%. L’esperto di TwentyFour AM avverte che non sta suggerendo che la Fed stia per fermarsi proprio ora, ma la condizione necessaria per farlo quando l'inflazione inizierà a diminuire seriamente è soddisfatta. La correzione delle aspettative di inflazione è in parte dovuta proprio ai prezzi delle materie prime.

MOVIMENTO NELLA GIUSTA DIREZIONE


Villaroel sottolinea che non sta dicendo che il mercato ha toccato il fondo, ma sarebbe sciocco ignorare che il principale motore dell'aggressivo inasprimento delle banche centrali potrebbe mostrare alcuni primi segnali di movimento nella giusta direzione. Per gli investitori e per la Fed, la speranza è che questo delicato gioco di equilibri, vale a dire rallentare la domanda aggregata per far scendere la crescita e i prezzi delle materie prime senza causare una grave recessione, possa continuare. Il tempo lo dirà, conclude l’esperto di TwentyFour AM, ma ritiene che sia una possibilità da non escludere del tutto.

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