Politica monetaria
La Bce alza i tassi di 50 punti base e vara lo scudo anti-spread
La Bce ha optato per un rialzo di 50 punti base dei tassi d'interesse, le attese erano quasi tutte per un rialzo di 25 punti base. Approvato lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria (Tpi)
di Antonio Cardarelli 21 Luglio 2022 14:18
Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di innalzare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE e ha approvato lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria (Transmission Protection Instrument, TPI). L'obiettivo è far tornare l'inflazione verso il 2%. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente allo 0,50%, allo 0,75% e allo 0,00%, con effetto dal 27 luglio 2022.
Il Consiglio direttivo ha ritenuto opportuno adottare un primo intervento più ampio nella normalizzazione dei tassi di riferimento rispetto a quanto segnalato nella riunione precedente. "Questa decisione si basa sulla valutazione aggiornata del Consiglio direttivo sui rischi di inflazione e sul maggiore sostegno fornito dal TPI a un’efficace trasmissione della politica monetaria", spiega la Bce in una nota. Dopo la pubblicazione delle decisioni della Bce Piazza Affari ha guadagnato terreno, portandosi a -0,3%, ma durante il discorso di Christine Lagarde l'effetto scudo anti-spread si è affievolito e Piazza Affari è tornata a perdere circa l'1,5%.
Come spiegato nella nota, l'intenzione della Bce è di procedere con altri rialzi dei tassi nelle prossime sedute per raggiungere un obiettivo del 2%. "Il Consiglio direttivo ha ritenuto necessaria l’istituzione del TPI al fine di sostenere l’efficace trasmissione della politica monetaria. In particolare, mentre il Consiglio direttivo prosegue nel percorso di normalizzazione, il TPI assicurerà che l’orientamento di politica monetaria sia trasmesso in modo ordinato in tutti i paesi dell’area dell’euro. L’unicità della politica monetaria del Consiglio direttivo è un presupposto affinché la BCE possa adempiere il mandato di mantenere la stabilità dei prezzi", si legge nel comunicato.
"Il TPI rappresenta un ulteriore strumento a disposizione del Consiglio direttivo - prosegue la nota - attivabile per contrastare ingiustificate, disordinate dinamiche di mercato che mettono seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutta l’area dell’euro. La portata degli acquisti del TPI dipenderà dalla gravità dei rischi per la trasmissione della politica monetaria. Gli acquisti non sono soggetti a restrizioni ex ante. Salvaguardando il meccanismo di trasmissione, il TPI consentirà al Consiglio direttivo di assolvere più efficacemente il mandato di preservare la stabilità dei prezzi".
Il Consiglio direttivo intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PAA per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE e, in ogni caso, finché sarà necessario per mantenere condizioni di abbondante liquidità e un orientamento adeguato di politica monetaria. Per quanto riguarda il PEPP, il Consiglio direttivo intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma almeno sino alla fine del 2024. In ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del PEPP sarà gestita in modo da evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria.
Il Consiglio direttivo ha ritenuto opportuno adottare un primo intervento più ampio nella normalizzazione dei tassi di riferimento rispetto a quanto segnalato nella riunione precedente. "Questa decisione si basa sulla valutazione aggiornata del Consiglio direttivo sui rischi di inflazione e sul maggiore sostegno fornito dal TPI a un’efficace trasmissione della politica monetaria", spiega la Bce in una nota. Dopo la pubblicazione delle decisioni della Bce Piazza Affari ha guadagnato terreno, portandosi a -0,3%, ma durante il discorso di Christine Lagarde l'effetto scudo anti-spread si è affievolito e Piazza Affari è tornata a perdere circa l'1,5%.
NELLE PROSSIME SEDUTE ALTRI RIALZI
Come spiegato nella nota, l'intenzione della Bce è di procedere con altri rialzi dei tassi nelle prossime sedute per raggiungere un obiettivo del 2%. "Il Consiglio direttivo ha ritenuto necessaria l’istituzione del TPI al fine di sostenere l’efficace trasmissione della politica monetaria. In particolare, mentre il Consiglio direttivo prosegue nel percorso di normalizzazione, il TPI assicurerà che l’orientamento di politica monetaria sia trasmesso in modo ordinato in tutti i paesi dell’area dell’euro. L’unicità della politica monetaria del Consiglio direttivo è un presupposto affinché la BCE possa adempiere il mandato di mantenere la stabilità dei prezzi", si legge nel comunicato.
A BREVE LE SPECIFICHE SULLO SCUDO ANTI-SPREAD
"Il TPI rappresenta un ulteriore strumento a disposizione del Consiglio direttivo - prosegue la nota - attivabile per contrastare ingiustificate, disordinate dinamiche di mercato che mettono seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutta l’area dell’euro. La portata degli acquisti del TPI dipenderà dalla gravità dei rischi per la trasmissione della politica monetaria. Gli acquisti non sono soggetti a restrizioni ex ante. Salvaguardando il meccanismo di trasmissione, il TPI consentirà al Consiglio direttivo di assolvere più efficacemente il mandato di preservare la stabilità dei prezzi".
PEPP E PAA
Il Consiglio direttivo intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PAA per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE e, in ogni caso, finché sarà necessario per mantenere condizioni di abbondante liquidità e un orientamento adeguato di politica monetaria. Per quanto riguarda il PEPP, il Consiglio direttivo intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma almeno sino alla fine del 2024. In ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del PEPP sarà gestita in modo da evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria.
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