La giornata sui mercati
Europa debole, Italia al voto il 25 settembre
Avvio senza slancio dei listini del Vecchio Continente, dopo che ieri la Bce ha aumentato i tassi per la prima volta dal 2011. Lo spread torna sopra 240 punti in avvio, il rendimento del decennale sale al 3,63%
di Fabrizio Arnhold 22 Luglio 2022 09:14
La crisi di governo in Italia, dove si voterà il 25 settembre, e il rialzo dei tassi di 50 punti base deciso dalla Bce mettono il freno alle Borse europee. A Milano il Ftse Mib apre a -0,24%, il Dax di Francoforte a -0,47%, il Cac 40 di Parigi a -0,37%, l’Ibex 35 di Madrid a -0,06% e il Ftse 100 di Londra a -0,16%. La Borsa di Tokyo archivia la settimana in progresso (+0,4%), aiutata dai guadagni del giorno prima di Wall Street.
La Banca centrale europea nella riunione di ieri ha annunciato un aumento dei tassi più aggressivo del previsto, di 50 punti base, si tratta del primo rialzo dei tassi del 2011. Christine Lagarde ha anche spiegato il funzionamento del nuovo strumento Tip, lo scudo anti-spread, che ha sostenuto i listini in una seduta, quella di ieri, caratterizzata dell’elevata volatilità.
L’altro fronte caldo sui mercati resta la crisi energetica, con la conseguente incertezza sulle forniture russe di gas all’Europa. Ieri Gazprom ha riaperto il Nord Stream 1 al 40% della capacità. Restano alte anche le preoccupazioni su inflazione e tenuta dell’economia, con il rischio che la stretta monetaria possa avere effetti di rallentamento sulla ripresa in Europa ma anche negli Stati Uniti.
Le prossime elezioni politiche in Italia saranno il 25 settembre. Mario Draghi resterà al lavoro su Pnrr e inflazione, ma non sulla prossima legge di bilancio che spetterà al futuro esecutivo. Torna a salire il prezzo del petrolio, con il Wti che cresce dell’1,28% a 97,54 dollari al barile, mentre il Brent tratta a 105,22 dollari al barile (+1,33%). Sul versante valutario, l’euro è in leggero calo a 1,0185 dollari. Lo spread apre a 241 punti base, dai 237 punti di ieri. Il rendimento del decennale sale al 3,63%, dal 3,58% del precedente closing.
BCE ALZA I TASSI E MOSTRA LO SCUDO
La Banca centrale europea nella riunione di ieri ha annunciato un aumento dei tassi più aggressivo del previsto, di 50 punti base, si tratta del primo rialzo dei tassi del 2011. Christine Lagarde ha anche spiegato il funzionamento del nuovo strumento Tip, lo scudo anti-spread, che ha sostenuto i listini in una seduta, quella di ieri, caratterizzata dell’elevata volatilità.
REBUS FORNITURE DI GAS
L’altro fronte caldo sui mercati resta la crisi energetica, con la conseguente incertezza sulle forniture russe di gas all’Europa. Ieri Gazprom ha riaperto il Nord Stream 1 al 40% della capacità. Restano alte anche le preoccupazioni su inflazione e tenuta dell’economia, con il rischio che la stretta monetaria possa avere effetti di rallentamento sulla ripresa in Europa ma anche negli Stati Uniti.
PETROLIO IN RIALZO
Le prossime elezioni politiche in Italia saranno il 25 settembre. Mario Draghi resterà al lavoro su Pnrr e inflazione, ma non sulla prossima legge di bilancio che spetterà al futuro esecutivo. Torna a salire il prezzo del petrolio, con il Wti che cresce dell’1,28% a 97,54 dollari al barile, mentre il Brent tratta a 105,22 dollari al barile (+1,33%). Sul versante valutario, l’euro è in leggero calo a 1,0185 dollari. Lo spread apre a 241 punti base, dai 237 punti di ieri. Il rendimento del decennale sale al 3,63%, dal 3,58% del precedente closing.
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