Politica monetaria
Pictet: lo scudo anti-spread della Bce alla prova dei mercati finanziari
Alla luce anche di un contesto estivo caratterizzato di solito da illiquidità è probabile, secondo Fabrizio Santin (Pictet Asset Management), che i Btp continuino ad incorporare premi di rischio elevati
di Leo Campagna 22 Luglio 2022 18:00
Nella riunione di giovedì la Bce ha aumentato i tassi di interesse, per la prima volta dal 2011. Il rialzo è stato di 50 punti base (+0,50%), al di sopra delle attese della vigilia che fissavano a 25 punti base il possibile ritocco dei saggi. La Bce ha spiegato che la scelta di un rialzo di mezzo punto percentuale rispetto allo 0,25% preannunciato in diverse circostanze nelle ultime settimane, è stata determinata sia per i rischi inflattivi che si sono nel frattempo incrementati, e sia per la disponibilità dello scudo anti-spread TPI (Transmission Protection Instrument) che un mese fa non esisteva.
L’annuncio dell’Eurotower pone in tutti i casi fine ad un’era (iniziata nel 2014) di tassi monetari negativi. “Il ritmo dei rialzi è stato accelerato, ma il punto terminale non è stato modificato come si evince dal future sui tassi monetari Euribor 3mesi sulla scadenza di dicembre 2023 che non ha registrato movimenti significativi rispetto alla sessione precedente” fa sapere Fabrizio Santin, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management.
Secondo il manager è di assoluto rilievo il rifermento al TPI di dimensioni potenzialmente illimitate. “A questo proposito, se è vero che gli acquisti tramite TPI verranno decisi su base pienamente discrezionale da parte del board della Bce, è altrettanto vero che quattro criteri ne guideranno l’impiego“ spiega Santin.
Nello specifico, il primo criterio consiste nel rispetto delle regole di budget: i Paesi beneficiari del TPI non devono essere in procedura di deficit. Il secondo prevede la mancanza di disequilibri macroeconomici mentre il terzo criterio attiene alla valutazione della sostenibilità nel lungo termine del debito pubblico. Infine, ma non meno importante, la condizione che le politiche macroeconomiche e fiscali risultino sane e in linea con i dettami del Pnrr e con le raccomandazioni della commissione europea.
Gli acquisti nell’ambito del TPI sul mercato secondario saranno focalizzati sulle emissioni con una scadenza compresa tra 1 e 10anni decise, come la stessa Bce ha fatto sapere, secondo una piena discrezionalità, senza essere ostaggio di nessun attore economico o politico. “Non si può tuttavia escludere il rischio che i recenti avvenimenti politici in Italia (dimissioni del premier Mario Draghi e nuove elezioni politiche il 25 settembre) possano indurre i mercati finanziari a testare la risolutezza della Bce a contenere l’allargamento degli spread” riferisce Santin, secondo il quale, se un primo livello di attenzione potrebbe essere posto a 250 punti base, sarà da osservare anche la rapidità del movimento del differenziale.
Più in generale, conclude il senior investment manager di Pictet Asset Management, alla luce anche di un contesto estivo caratterizzato di solito da illiquidità, è probabile che i Btp continuino ad incorporare premi di rischio elevati. “Dopo la riunione della Bce, la parte a breve termine della curva ha mostrato una maggiore volatilità con il Btp italiano a 2 anni che si è spinto oltre il 2% di rendimento (lo 0,30% in più rispetto alla giornata precedente) mentre il Btp decennale ha accusato una contrazione del rendimento dal 3,8% al 3,6%” fa notare Santin.
FINE DELL’ERA DEI TASSI MONETARI NEGATIVI
L’annuncio dell’Eurotower pone in tutti i casi fine ad un’era (iniziata nel 2014) di tassi monetari negativi. “Il ritmo dei rialzi è stato accelerato, ma il punto terminale non è stato modificato come si evince dal future sui tassi monetari Euribor 3mesi sulla scadenza di dicembre 2023 che non ha registrato movimenti significativi rispetto alla sessione precedente” fa sapere Fabrizio Santin, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management.
TPI DI DIMENSIONI POTENZIALMENTE ILLIMITATE
Secondo il manager è di assoluto rilievo il rifermento al TPI di dimensioni potenzialmente illimitate. “A questo proposito, se è vero che gli acquisti tramite TPI verranno decisi su base pienamente discrezionale da parte del board della Bce, è altrettanto vero che quattro criteri ne guideranno l’impiego“ spiega Santin.
I QUATTRO CRITERI GUIDA DEL TPI
Nello specifico, il primo criterio consiste nel rispetto delle regole di budget: i Paesi beneficiari del TPI non devono essere in procedura di deficit. Il secondo prevede la mancanza di disequilibri macroeconomici mentre il terzo criterio attiene alla valutazione della sostenibilità nel lungo termine del debito pubblico. Infine, ma non meno importante, la condizione che le politiche macroeconomiche e fiscali risultino sane e in linea con i dettami del Pnrr e con le raccomandazioni della commissione europea.
FOCUS SUI TITOLI CON SCADENZA COMPRESA TRA 1 E 10 ANNI
Gli acquisti nell’ambito del TPI sul mercato secondario saranno focalizzati sulle emissioni con una scadenza compresa tra 1 e 10anni decise, come la stessa Bce ha fatto sapere, secondo una piena discrezionalità, senza essere ostaggio di nessun attore economico o politico. “Non si può tuttavia escludere il rischio che i recenti avvenimenti politici in Italia (dimissioni del premier Mario Draghi e nuove elezioni politiche il 25 settembre) possano indurre i mercati finanziari a testare la risolutezza della Bce a contenere l’allargamento degli spread” riferisce Santin, secondo il quale, se un primo livello di attenzione potrebbe essere posto a 250 punti base, sarà da osservare anche la rapidità del movimento del differenziale.
PREMI DI RISCHIO ELEVATI INCORPORATI NEI BTP
Più in generale, conclude il senior investment manager di Pictet Asset Management, alla luce anche di un contesto estivo caratterizzato di solito da illiquidità, è probabile che i Btp continuino ad incorporare premi di rischio elevati. “Dopo la riunione della Bce, la parte a breve termine della curva ha mostrato una maggiore volatilità con il Btp italiano a 2 anni che si è spinto oltre il 2% di rendimento (lo 0,30% in più rispetto alla giornata precedente) mentre il Btp decennale ha accusato una contrazione del rendimento dal 3,8% al 3,6%” fa notare Santin.