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Stagflazione e volatilità impongono prudenza ai mercati in Usa e Ue

Filippo Casagrande, Head of Insurance Investment Solutions di Generali A&W Management, vede uno scenario di incertezza che per ora coinvolge più l’obbligazionario, mentre l’azionario prova a rimbalzare

di Stefano Caratelli 22 Luglio 2022 16:03

financialounge -  Filippo Casagrande Generali Investments stagflazione
La combinazione di inflazione e possibile recessione preoccupa i mercati e si aggiunge alle tensioni geopolitiche e alle limitazioni di risorse una volta abbondanti, mentre mette in crisi le politiche economiche dell’ultimo decennio. Gli alti livelli di debito pubblico nella maggior parte dei paesi avanzati e in alcuni in via di sviluppo limitano la capacità di reazione a futuri shock. La maggiore incertezza insieme ai limiti posti dalle politiche monetarie risultano in un aumento della volatilità dei cicli e sui mercati.

STIME DI INFLAZIONE AL RIALZO


Il nuovo scenario, sottolinea Filippo Casagrande, Head of Insurance Investment Solutions di Generali Asset & Wealth Management, impone una capacità di analisi maggiore e un approccio ancora più attento alla costruzione dei portafogli. In USA e in Europa l’inflazione preoccupa e continua la corsa al rialzo nelle stime di consenso per il 2023, arrivate al 3,6% negli USA e al 3,4% in Eurozona. Si aggiunge un deterioramento delle stime di crescita particolarmente marcato e si comincia a parlare apertamente di recessione in arrivo. In Europa si aggiunge il rischio energia con i prezzi del gas in consegna in a dicembre 2022 che hanno fatto segnare un rialzo di quasi il 90% nell’ultimo mese, decuplicando rispetto ai livelli prevalenti nel 2017-2020.

MENO TIMORI DI STRETTE MONETARIE


Nelle politiche monetarie gli investitori hanno, infatti, cominciato a scontare l’impatto di una possibile recessione sulla capacità di rialzi delle banche centrali, anticipando il picco dei tassi della Fed dalla prima metà del 2023 a fine 2022 mentre per la BCE le stime di rialzo sono state ridimensionate e un Euribor all’1,25% a fine 2022 e all’1,65% a fine 2023. Il tutto significa, sottolinea Casagrande, che dobbiamo abituarci a un mondo segnato da volatilità strutturalmente più elevate, sia macro che finanziaria.

FORTE VOLATILITA’ SULLE OBBLIGAZIONI


Il mondo obbligazionario in particolare è stato investito da una volatilità eccezionale, superiore al 10% annualizzato sull’indice Investment Grade europeo, il quadruplo rispetto agli ultimi 20 anni. Anche negli USA Stati Uniti la volatilità obbligazionaria è stata eccezionalmente elevata e quella implicita sui Treasury ha recentemente toccato un picco pari a quello di marzo 2020. I titoli di Stato dei paesi sviluppati hanno registrato un notevole rimbalzo, a seguito del ridimensionamento delle aspettative sui tassi di riferimento delle banche centrali.

IL PESO RECESSIONE IN EUROPA


Il credito Investment Grade ne ha beneficiato, mentre netta è stata la sottoperformance dell’High Yield, il cui spread in Europa ha ampiamente superato i 600 punti base, ai massimi da aprile 2020. Sui i mercati azionari c’è stato un tentativo di rimbalzo, più marcato negli USA. Secondo Casagrande il fattore più significativo è stata la forte sovraperformance dei titoli Growth rispetto ai Value, in particolare in Europa, dove il segmento ha sofferto della prospettiva di una recessione più vicina.

IL PESO DI TASSI E RECESSIONE


Guardando al futuro, Casagrande ribadisce lo scenario di maggior volatilità e incertezza, che a differenza del passato coinvolge almeno finora di più l’obbligazionario e meno l’azionario. L’incertezza su tutte le dinamiche analizzate si trascinerà per quello che resta dell’anno.

LIQUID ALTERNATIVE E PRIVATE ASSET


L’incertezza macro favorisce le strategie alternative, in grado di beneficiare di diversi scenari con un approccio altamente attivo, come long short, event driven. In particolar modo secondo Casagrande, sono da favorire le strategie macro discrezionali e sistematiche e le strategie a bassa correlazione. Dovrebbe continuare anche il trend verso i mercati privati, beneficiando della capacità di impiegare il capitale a migliori valutazioni, ma sarà importante concentrarsi su strategie difensive come prestiti senior e secured lending, guardando con attenzione alle cosiddette “strategie distressed”.

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