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Terzo trimestre: ecco cosa aspettarsi sui mercati secondo Fidelity International

Secondo Andrew McCaffery (Fidelity International) è iniziato il "Grande Reset", in cui la Fed guida le banche centrali verso un percorso più restrittivo che privilegia la gestione dell'inflazione rispetto a un soft landing

di Leo Campagna 22 Luglio 2022 09:07

financialounge -  Andrew McCaffery Fidelity International outlook
Il terzo trimestre potrebbe rappresentare un punto di svolta per le Banche Centrali, al punto di rivelarsi fondamentale per determinare la direzione dei mercati e delle economie nei prossimi anni. Lo afferma Andrew McCaffery, Global CIO, Fidelity International, nell’outlook relativo al nuovo trimestre appena iniziato.

LE IMPLICAZIONI DEL GRANDE RESET


“L’inflazione è persistente mentre si stanno ridisegnando le catene di approvvigionamento globali. E’ l'inizio del Grande Reset, in cui la FED guida le Banche Centrali verso un percorso più restrittivo che privilegia la gestione dell'inflazione rispetto a un soft landing”, spiega McCaffery secondo il quale l’attenzione deve concentrarsi sulla gestione del rischio e sulla mappatura delle implicazioni del "Grande Reset" nel medio termine. Tenendo conto, precisa il manager, che i periodi di incertezza creano una serie di opportunità per le singole società in diversi settori.

TRE TEMI CHIAVE PER IL TERZO TRIMESTRE


“Il focus deve essere orientato sia su specifiche aziende esposte a tendenze di lungo periodo che in precedenza avevano registrato acquisti in eccesso, e sia su altre compagnie sottovalutate nella corsa alla crescita e che dovrebbero tornare in primo piano con l'aumento dei tassi” riferisce McCaffery che delinea tre temi chiave che domineranno il terzo trimestre del 2022: hard landing, l’uscita della Cina dal nuovo lockdown, i consumi globali sotto esame.

HARD LANDING


La svolta da “falco” della FED (un aumento dei tassi di 75 punti base (+0,75%) a giugno e un possibile ulteriore aumento di pari entità a luglio) per arginare l’inflazione ha incrementato l’ipotesi di atterraggio duro dell’economia. “La probabilità di uno scenario di hard landing, in cui le Banche Centrali spingono l'economia in recessione (casualmente o di proposito) è aumentato dal 35% al 60%” segnala il Global CIO di Fidelity.

LA CINA ESCE DAL LOCKDOWN


L’uscita della Cina dal nuovo duro lockdown di aprile e maggio imposto a molte delle principali città, in particolare Pechino e Shangai, è un segnale positivo per l’economia, sebbene sia consigliata cautela. “Le vendite di immobili primari sono ben al di sotto dei livelli precedenti , mentre la disoccupazione (in particolare quella giovanile) è in aumento, destando preoccupazione in un Governo che si concentra sulla stabilità sociale. Elementi di assoluto rilievo in vista del 20° Congresso del Partito” argomenta McCaffery. Secondo il manager, tenuto conto del supporto della politica fiscale e monetaria cinese, sta prendendo piede la probabilità che, nel secondo semestre, la Cina si stacchi, in termini di dinamica economica, dal resto del mondo.

I CONSUMI GLOBALI SOTTO ESAME


Il peso dei prezzi al consumo in rialzo e le retribuzioni reali in calo sono alla base del crescente malcontento che si riflette in tutta Europa con gli indicatori di fiducia dei consumatori ai minimi storici. Negli Stati Uniti, invece, a fronte di un sentiment dei consumatori in caduta negli ultimi mesi, le vendite al dettaglio, per il momento, resistono grazie ai contanti ancora disponibili sui conti bancari. Tuttavia, secondo McCaffery, è probabile che l'aumento dei tassi ipotecari e il crollo dei parametri di accessibilità possano presto tradursi in una diminuzione dei livelli di attività. Per quanto riguarda infine il consumatore cinese occorre verificarne il comportamento mentre restano possibili nuovi lookdown (per le restrizioni della Politica Zero-Covid di Pechino) e la disoccupazione in aumento. “Per tutte queste ragioni la resilienza dei consumi globali di fronte all'aumento dei costi e all'inasprimento delle condizioni finanziarie potrebbe rivelarsi fondamentale nel determinare la portata dell’atterraggio economico” conclude il Global CIO di Fidelity.

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