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JP Morgan: il rally estivo può proseguire
Secondo Marko Kolanovic di JP Morgan il ribasso degli indici è ampiamente prezzato nelle valutazioni azionarie e l'economia americana è sostanzialmente solida
di Antonio Cardarelli 2 Agosto 2022 12:29
Marko Kolanovic, esperto di JP Morgan, è convinto che il rally azionario estivo possa fare ancora strada. La prospettiva di crescita è del 10% e l'obiettivo per la fine dell'anno, per quanto riguarda l'indice S&P 500, è di 4.800 punti, con un aumento di circa il 17% rispetto ai livelli attuali.
Secondo l'esperto il calo di oltre il 20% dai massimi ha destabilizzato le aspettative degli investitori portando a un eccessivo pessimismo. Per questo l'attuale profilo rischio-rendimento fa propendere la bilancia verso una tendenza rialzista, nonostante prospettive ancora complicate. Come sottolinea l'esperto di JP Morgan, il calo azionario di quest'anno è stato il secondo, per entità, degli ultimi 30 anni per l'S&P 500.
L'indice ha visto il suo rapporto prezzo/utili diminuire di 6,7 volte, rispetto alla compressione media del 4,5 della precedente recessione. Dunque, se si ritiene che l'economia sia solida e non in recessione allora il calo delle azioni è stato ipercomprato.
Secondo Kolanovic l'economia americana è abbastanza solida da sopravvivere alla recessione tecnica dovuta a due trimestri consecutivi di crescita negativa e l'esperto prevede una crescita dell'1% nella seconda metà dell'anno. Il dato sul Pil è stato deludente, ammette Kolanovic, ma ci sono alcuni punti incoraggianti come il rallentamento delle scorte e i consumi reali delle famiglie in aumento a giugno.
ASPETTATIVE DETERIORATE
Secondo l'esperto il calo di oltre il 20% dai massimi ha destabilizzato le aspettative degli investitori portando a un eccessivo pessimismo. Per questo l'attuale profilo rischio-rendimento fa propendere la bilancia verso una tendenza rialzista, nonostante prospettive ancora complicate. Come sottolinea l'esperto di JP Morgan, il calo azionario di quest'anno è stato il secondo, per entità, degli ultimi 30 anni per l'S&P 500.
IL NODO RECESSIONE
L'indice ha visto il suo rapporto prezzo/utili diminuire di 6,7 volte, rispetto alla compressione media del 4,5 della precedente recessione. Dunque, se si ritiene che l'economia sia solida e non in recessione allora il calo delle azioni è stato ipercomprato.
ECONOMIA USA SOLIDA
Secondo Kolanovic l'economia americana è abbastanza solida da sopravvivere alla recessione tecnica dovuta a due trimestri consecutivi di crescita negativa e l'esperto prevede una crescita dell'1% nella seconda metà dell'anno. Il dato sul Pil è stato deludente, ammette Kolanovic, ma ci sono alcuni punti incoraggianti come il rallentamento delle scorte e i consumi reali delle famiglie in aumento a giugno.
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