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Generali Investments vede valore nei segmenti più sicuri e nel dollaro

L’outlook mensile firmato da Thomas Hempell vede Fed e BCE verso una politica meno aggressiva con l’arrivo di una moderata recessione in Europa. Valore anche nei segmenti del credito ritenuti più sicuri

di Stefano Caratelli 3 Agosto 2022 12:14

financialounge -  daily news dollaro Generali Investments outlook Thomas Hempell
Le banche centrali continuano aggressive con rialzi dei tassi per rafforzare le credenziali anti-inflazione. Ma Fed e BCE prendono le distanze dalla forward guidance, probabilmente indicando un pivot verso una politica meno aggressiva. I rischi per la crescita sono in costante aumento, una moderata recessione nel secondo semestre è nelle carte per l'area euro, e renderà più probabile una stretta più calibrata dopo l'estate. Lo sottolinea Thomas Hempell, Head of Macro & Market Research di Generali Investments nell’Outlook mensile che avverte che il muro di preoccupazioni che i mercati devono scalare può rivelarsi scivoloso.

FED MENO AGGRESSIVA GIA’ PREZZATA


Hempell ritiene che gli investitori potrebbero essere già in linea con lo scenario di una Fed meno aggressiva, citando il recente rimbalzo di Wall Street, ma mantiene un prudente orientamento al rischio, alla luce del contesto economico in rapido deterioramento, con una posizione di sottopeso nell’azionario, nell’High Yield e nel debito non core, vedendo invece valore nei segmenti del credito più sicuri e nel dollaro. Le banche centrali continuano ad andare all’attacco dell’inflazione, ma crisi energetica e incertezze politiche ne stanno complicando la missione.

INFLAZIONE SOLO PARTE DEL DILEMMA


Azionario e reddito fisso hanno superato le preoccupazioni a luglio, ma secondo l’esperto di Generali Investments la combinazione tossica di un rallentamento globale più profondo e di un'inflazione stabile richiede un orientamento prudente all'allocazione di portafoglio. I rialzi dei tassi continueranno per tutta l'estate, ma Hempell ritiene che l'inflazione sia solo una parte del dilemma. Generali Investments ha a lungo adottato previsioni di crescita per l'Eurozona sotto il consenso, e ora aggiunge il rischio concreto di una recessione moderata nel secondo semestre.

PESA LO SPETTRO DELLA RECESSIONE


Il rallentamento manifatturiero statunitense si sta riversando sul resto dell'economia, sostenendo l’opinione di Generali Investments secondo cui la crescita nel 2023 sarà inferiore all'1%, con il rischio di recessione solo leggermente sotto il 50%. Secondo Hempell lo spettro della recessione peserà sulle banche centrali: una volta che inizieranno a segnalare che la stretta è vicina alla fine, “ci sentiremo più fiduciosi nella ricostruzione di posizioni di rischio”. Ma serve un po' di pazienza. Prima dovranno vedere l’inflazione in calo, mentre incombono rischi ancora più tossici di stagflazione se la crisi energetica in Europa si dovesse acuire.

SCUDO BCE TROPPO DISCREZIONALE


I prezzi del gas nell'UE sono tornati ai livelli vertiginosi di marzo, e l'accordo della UE sul risparmio non sarà secondo Hempell all'altezza del necessario se Putin deciderà di chiudere i rubinetti. Generali Investments continua quindi a privilegiare un orientamento prudente al rischio, con un sottopeso dell’azionario e nel credito più rischioso e cautela anche sul debito dell'Europa meridionale. Il nuovo TPI della BCE contribuirà a mantenere contenuti gli spread, ma sembra troppo discrezionale ed esposto agli umori dei ‘falchi’.

DOLLARO ANCORA FORTE


Generali Investments mantiene anche la posizione di duration quasi neutrale, anche se è rimasta sorpresa dal ritmo di rintracciamento dei rendimenti core, è favorevoli a un sovrappeso del credito Investment Grade, e infine sul dollaro, anche se ‘caro’, ritiene sia ancora destinato a beneficiare nel breve termine della divergenza delle politiche monetarie, delle incertezze politiche globali e della crisi energetica europea.

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