La sentenza
Vacanze in hotel, se la foto sul sito è diversa si ha diritto al rimborso
Una volta arrivati a destinazione, la struttura non corrisponde alle foto pubblicate online? Il cliente ha diritto a farsi rimborsare. Lo ha deciso un giudice di pace a Milano
di Fabrizio Arnhold 3 Agosto 2022 12:31
Voglia di vacanze, scatta la ricerca online. Dalle foto l’albergo sembra incantevole, ma se poi non fosse davvero così una volta arrivati a destinazione? Ci si può far rimborsare. Nel 2018 un turista milanese aveva prenotato una struttura in Puglia, ma le foto della piscina e della palestra non corrispondevano alla realtà. Ha deciso, quindi, di fare causa.
La prenotazione era stata fatta tramite la piattaforma Booking, tra le più cliccate per prenotare un soggiorno online. Quando il turista è arrivato a destinazione, però, si è reso conto che qualcosa non tornava. La piscina non era così bella come nelle immagini pubblicate online, stesso discorso per la palestra che aveva un solo attrezzo, per di più sotto al sole.
Che fare? Il turista, 44 anni, ha chiesto di lasciare l’hotel e di riavere indietro i suoi soldi, ben 2.250 euro spesi per prenotare la vacanza. La risposta ricevuta dall’albergatore è stata negativa, o meglio, avrebbe rimborsato il turista solo nel caso in cui la stanza fosse stata riassegnata. La piattaforma online ha offerto un rimborso di 100 euro. Troppo poco. E così il turista ha deciso di fare causa per far valere i propri diritti.
I tempi della giustizia in Italia, si sa, non sono certo rapidissimi. Ci sono voluti, in questo caso, più di tre anni. Ma alla fine il giudice di pace di Milano ha accolto il ricorso e ordinato alla struttura di rimborsare i sette giorni già pagati e non goduti, oltre alle spese processuali sostenute del turista in questi anni.
Prenotare la vacanza online è ormai una pratica molto diffusa. Prima di pagare e partire, però, è buona prassi leggere attentamente le recensioni lasciate dagli altri clienti che già hanno soggiornato nella struttura, per avere un’idea più precisa dei pro e degli eventuali contro dell’hotel.
Il cliente, nel caso la stanza assegnata non fosse pulita in maniera adeguata, ha il diritto a farsela cambiare. Se non fosse disponibile, dopo il reclamo, la struttura dovrà provvedere ad assegnare una camera equivalente o garantire un upgrade gratuito. Una volta tornati a casa si può inoltrare un reclamo, a patto che sia fatto entro 10 giorni dal rientro, allegando anche eventuali foto.
LE FOTO DIVERSE
La prenotazione era stata fatta tramite la piattaforma Booking, tra le più cliccate per prenotare un soggiorno online. Quando il turista è arrivato a destinazione, però, si è reso conto che qualcosa non tornava. La piscina non era così bella come nelle immagini pubblicate online, stesso discorso per la palestra che aveva un solo attrezzo, per di più sotto al sole.
TRE ANNI DI CONTENZIOSO
Che fare? Il turista, 44 anni, ha chiesto di lasciare l’hotel e di riavere indietro i suoi soldi, ben 2.250 euro spesi per prenotare la vacanza. La risposta ricevuta dall’albergatore è stata negativa, o meglio, avrebbe rimborsato il turista solo nel caso in cui la stanza fosse stata riassegnata. La piattaforma online ha offerto un rimborso di 100 euro. Troppo poco. E così il turista ha deciso di fare causa per far valere i propri diritti.
DIRITTO AL RIMBORSO
I tempi della giustizia in Italia, si sa, non sono certo rapidissimi. Ci sono voluti, in questo caso, più di tre anni. Ma alla fine il giudice di pace di Milano ha accolto il ricorso e ordinato alla struttura di rimborsare i sette giorni già pagati e non goduti, oltre alle spese processuali sostenute del turista in questi anni.
COSA VERIFICARE PRIMA DI PARTIRE
Prenotare la vacanza online è ormai una pratica molto diffusa. Prima di pagare e partire, però, è buona prassi leggere attentamente le recensioni lasciate dagli altri clienti che già hanno soggiornato nella struttura, per avere un’idea più precisa dei pro e degli eventuali contro dell’hotel.
I TEMPI DA RISPETTARE PER I RECLAMI
Il cliente, nel caso la stanza assegnata non fosse pulita in maniera adeguata, ha il diritto a farsela cambiare. Se non fosse disponibile, dopo il reclamo, la struttura dovrà provvedere ad assegnare una camera equivalente o garantire un upgrade gratuito. Una volta tornati a casa si può inoltrare un reclamo, a patto che sia fatto entro 10 giorni dal rientro, allegando anche eventuali foto.
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