Investimenti green
Pictet: “Sette notizie positive per investire convinti in energia pulita”
Prosegue la crescita del mercato della transizione energetica e continua a far parlare di sé con una serie di notizie da tutto il mondo. Xavier Chollet (Pictet AM) ha selezionato le news più interessanti
di Leo Campagna 26 Agosto 2022 19:30
Dal costo per arrivare alle emissioni zero alle proteine non animali. Dalla trasmissione dell'elettricità a lunga distanza all’idrogeno. Dalle decisioni politiche all’impegno delle aziende. Le recenti notizie che sostengono l’investimento in energia pulita abbracciano molteplici tematiche e Xavier Chollet, Senior Investment Manager e gestore del fondo Pictet-Clean Energy di Pictet Asset Management ha selezionato le più interessanti.
Per passare a un sistema energetico basato al 100% sulle energie rinnovabili entro il 2050 occorrono circa 61.500 miliardi di dollari, circa 2.200 miliardi di dollari all'anno, o il 2,5% del PIL mondiale: poco più del 10% dell'attuale investimento annuo di capitale a livello mondiale. È la stima elaborata da un gruppo di ricercatori guidati da Mark Z Jacobson, dell'Università di Stanford in un paper pubblicato a inizio agosto 2022. In questo modo, inoltre, il consumo energetico mondiale dovrebbe diminuire del 56% dal momento che i sistemi energetici basati sulla combustione richiedono molta energia solo per funzionare.
Boston Consulting Group (BCG) in una ricerca pubblicata a luglio ha sottolineato che l’allevamento di bestiame causa circa il 15% delle emissioni globali di carbonio. Sebbene far crescere il settore delle alternative alla carne sia costoso in termini di capitale investito, è probabilmente il modo più economico per ridurre i gas serra. Investimenti per 1.000 miliardi di dollari in proteine alternative potrebbero ridurre le emissioni per 4,4 miliardi di tonnellate all'anno mentre la riduzione non andrebbe oltre 1,3 miliardi di tonnellate investendo la stessa cifra nella decarbonizzazione dell'acciaio.
È possibile trasportare l'elettricità da aree con un'eccellente disponibilità di energia solare ed eolica alle principali regioni di consumo tramite le linee di alimentazione di corrente continua ad alta tensione (HVDC). Due dei progetti più importanti attualmente in fase di realizzazione – con collegamenti HVDC di circa 4.000 km - prevedono la trasmissione di energia dal Marocco al Regno Unito, e dall'Australia a Singapore con costi complessivi di circa 20 miliardi di dollari per progetto. Entrambi, inoltre, utilizzeranno grandi parchi batterie per contribuire a far combaciare la domanda con l'offerta disponibile.
Secondo il World Energy Transitions Outlook dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), l'idrogeno coprirà il 12% della domanda globale di energia e ridurrà del 10% le emissioni di CO2 entro il 2050. Il problema è che l’idrogeno potrà essere considerato come una soluzione veramente praticabile solo quando l'energia necessaria per produrlo utilizzerà un sistema energetico che preveda l’utilizzo di fonti rinnovabili.
A livello mondiale saranno le scelte e gli investimenti politici a indirizzare il ritmo della transizione energetica. Negli Stati Uniti la nuova proposta di legge, l’Inflation Reduction Act (IRA), sblocca una parte delle risorse inizialmente previste dall’amministrazione Biden destinate alla transizione energetica. La proposta stanzia circa 370 miliardi di dollari per programmi energetici e climatici nei prossimi dieci anni, con l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra degli Stati Uniti del 40% rispetto ai livelli del 2005.
Anche le aziende sono chiamate a fare la loro parte nella transizione energetica. Per esempio Arcelor Mittal, leader della produzione di acciaio mondiale, si è impegnata a non utilizzare il carbone entro il 2050 e di voler ridurre le emissioni in Europa di oltre il 35% entro il 2030. La società di pagamenti Stripe, invece, è a capo di un consorzio di grandi aziende che offrono finanziamenti per abbattere le emissioni di carbonio e per la cattura delle molecole acide di CO2.
“Le prospettive per la transizione energetica restano solide. Grazie alla rapida innovazione tecnologica l'elettrificazione migliorerà nei trasporti, negli edifici e nelle fabbriche, mentre solare ed eolico saranno le principali fonti di questa nuova fornitura di elettricità basata sulla competitività dei costi. Gli investimenti delle imprese nelle tecnologie del risparmio energetico saranno stimolati dalle attuali dislocazioni nei mercati dell'energia, spingendo l’abbandono dei combustibili fossili a beneficio dell’energia sostenibile” conclude il gestore del fondo Pictet-Clean Energy di Pictet Asset Management.
1 - LA DECARBONIZZAZIONE
Per passare a un sistema energetico basato al 100% sulle energie rinnovabili entro il 2050 occorrono circa 61.500 miliardi di dollari, circa 2.200 miliardi di dollari all'anno, o il 2,5% del PIL mondiale: poco più del 10% dell'attuale investimento annuo di capitale a livello mondiale. È la stima elaborata da un gruppo di ricercatori guidati da Mark Z Jacobson, dell'Università di Stanford in un paper pubblicato a inizio agosto 2022. In questo modo, inoltre, il consumo energetico mondiale dovrebbe diminuire del 56% dal momento che i sistemi energetici basati sulla combustione richiedono molta energia solo per funzionare.
2 - LE PROTEINE NON ANIMALI
Boston Consulting Group (BCG) in una ricerca pubblicata a luglio ha sottolineato che l’allevamento di bestiame causa circa il 15% delle emissioni globali di carbonio. Sebbene far crescere il settore delle alternative alla carne sia costoso in termini di capitale investito, è probabilmente il modo più economico per ridurre i gas serra. Investimenti per 1.000 miliardi di dollari in proteine alternative potrebbero ridurre le emissioni per 4,4 miliardi di tonnellate all'anno mentre la riduzione non andrebbe oltre 1,3 miliardi di tonnellate investendo la stessa cifra nella decarbonizzazione dell'acciaio.
3 - LA TRASMISSIONI DELL’ELETTRICITÀ A LUNGA DISTANZA
È possibile trasportare l'elettricità da aree con un'eccellente disponibilità di energia solare ed eolica alle principali regioni di consumo tramite le linee di alimentazione di corrente continua ad alta tensione (HVDC). Due dei progetti più importanti attualmente in fase di realizzazione – con collegamenti HVDC di circa 4.000 km - prevedono la trasmissione di energia dal Marocco al Regno Unito, e dall'Australia a Singapore con costi complessivi di circa 20 miliardi di dollari per progetto. Entrambi, inoltre, utilizzeranno grandi parchi batterie per contribuire a far combaciare la domanda con l'offerta disponibile.
4 - LO SVILUPPO DELL’IDROGENO
Secondo il World Energy Transitions Outlook dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), l'idrogeno coprirà il 12% della domanda globale di energia e ridurrà del 10% le emissioni di CO2 entro il 2050. Il problema è che l’idrogeno potrà essere considerato come una soluzione veramente praticabile solo quando l'energia necessaria per produrlo utilizzerà un sistema energetico che preveda l’utilizzo di fonti rinnovabili.
5- L’IMPORTANZA DELLE AZIONI POLITICHE
A livello mondiale saranno le scelte e gli investimenti politici a indirizzare il ritmo della transizione energetica. Negli Stati Uniti la nuova proposta di legge, l’Inflation Reduction Act (IRA), sblocca una parte delle risorse inizialmente previste dall’amministrazione Biden destinate alla transizione energetica. La proposta stanzia circa 370 miliardi di dollari per programmi energetici e climatici nei prossimi dieci anni, con l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra degli Stati Uniti del 40% rispetto ai livelli del 2005.
6 - L’IMPEGNO DELLE AZIENDE
Anche le aziende sono chiamate a fare la loro parte nella transizione energetica. Per esempio Arcelor Mittal, leader della produzione di acciaio mondiale, si è impegnata a non utilizzare il carbone entro il 2050 e di voler ridurre le emissioni in Europa di oltre il 35% entro il 2030. La società di pagamenti Stripe, invece, è a capo di un consorzio di grandi aziende che offrono finanziamenti per abbattere le emissioni di carbonio e per la cattura delle molecole acide di CO2.
7 - LE PROSPETTIVE RESTANO SOLIDE
“Le prospettive per la transizione energetica restano solide. Grazie alla rapida innovazione tecnologica l'elettrificazione migliorerà nei trasporti, negli edifici e nelle fabbriche, mentre solare ed eolico saranno le principali fonti di questa nuova fornitura di elettricità basata sulla competitività dei costi. Gli investimenti delle imprese nelle tecnologie del risparmio energetico saranno stimolati dalle attuali dislocazioni nei mercati dell'energia, spingendo l’abbandono dei combustibili fossili a beneficio dell’energia sostenibile” conclude il gestore del fondo Pictet-Clean Energy di Pictet Asset Management.