Mercato energetico
L'annuncio di Eni: Gazprom sta tagliando le forniture anche per l'Italia, volumi in calo
La compagnia russa ha annunciato lo stop di tre giorni del Nord Stream. Eni fa sapere che i volumi del gas verso l'Italia sono passati da 27 a 20 milioni di metri cubi giornalieri
di Antonio Cardarelli 31 Agosto 2022 11:30
Lo stop alle forniture di gas tramite il gasdotto Nord Stream si fa sentire anche in Italia. A renderlo noto è Eni, che fa sapere come Gazprom - società energetica controllata dal governo russo - abbia ridotto da 27 a 20 milioni di metri cubi la consegna giornaliera di gas. A metà mattinata, complice anche la rideterminazione del contributo straordinario a carico delle imprese energetiche, il titolo Eni è stato sospeso in asta di volatilità quando segnata -4,9%.
Come spiegato nella nota, "Eni si riserva di comunicare eventuali aggiornamenti nel caso in cui vi fossero ulteriori variazioni significative nelle quantità in consegna comunicate da Gazprom". Nei giorni scorsi la Russia aveva comunicato l'interruzione delle forniture di gas verso l'Europa dal gasdotto Nord Stream a causa di un intervento di manutenzione in una stazione di compressione nel nord della Germania. Lo stop è partito alle 4 del mattino del 31 agosto e durerà fino alle 4 del mattino del 3 settembre.
Intanto la corsa del prezzo del gas naturale non sembra fermarsi. Sul Tft di Amsterdam i contratti di ottobre sono saliti a 280 euro al megawattora. Un aumento che rischia seriamente di peggiorare la situazione per le imprese e per le famiglie europee, alle prese con rincari senza precedenti. L'Unione europea si sta muovendo per inserire un price cap al prezzo del gas. Anche la Germania, dopo le titubanze iniziali, sembra essere ormai convinta della necessità di un intervento.
Mentre Ursula von der Leyen è al lavoro per una riforma strutturale del mercato energetico europeo, finalizzata principalmente a raggiungere l'indipendenza dal gas russo, molti Paesi hanno già varato misure per limitare i consumi nel prossimo autunno-inverno. In Germania si è deciso di abbassare la temperatura negli edifici pubblici a 19 gradi e di vietare l'illuminazione notturna degli edifici dalle 22 alle 6.
Il dibattito è aperto anche in Italia, dove i partiti hanno chiesto un intervento a Mario Draghi. Molti esponenti dei maggiori partiti italiani si sono detti disposti a "mettere in pausa" la campagna elettorale per raggiungere un accordo sulle misure da adottare per contrastare il caro-bollette.
NORD STREAM IN MANUTENZIONE
Come spiegato nella nota, "Eni si riserva di comunicare eventuali aggiornamenti nel caso in cui vi fossero ulteriori variazioni significative nelle quantità in consegna comunicate da Gazprom". Nei giorni scorsi la Russia aveva comunicato l'interruzione delle forniture di gas verso l'Europa dal gasdotto Nord Stream a causa di un intervento di manutenzione in una stazione di compressione nel nord della Germania. Lo stop è partito alle 4 del mattino del 31 agosto e durerà fino alle 4 del mattino del 3 settembre.
SALE IL PREZZO DEL GAS NATURALE
Intanto la corsa del prezzo del gas naturale non sembra fermarsi. Sul Tft di Amsterdam i contratti di ottobre sono saliti a 280 euro al megawattora. Un aumento che rischia seriamente di peggiorare la situazione per le imprese e per le famiglie europee, alle prese con rincari senza precedenti. L'Unione europea si sta muovendo per inserire un price cap al prezzo del gas. Anche la Germania, dopo le titubanze iniziali, sembra essere ormai convinta della necessità di un intervento.
LE MISURE NEI PAESI EUROPEI
Mentre Ursula von der Leyen è al lavoro per una riforma strutturale del mercato energetico europeo, finalizzata principalmente a raggiungere l'indipendenza dal gas russo, molti Paesi hanno già varato misure per limitare i consumi nel prossimo autunno-inverno. In Germania si è deciso di abbassare la temperatura negli edifici pubblici a 19 gradi e di vietare l'illuminazione notturna degli edifici dalle 22 alle 6.
DIBATTITO APERTO IN ITALIA
Il dibattito è aperto anche in Italia, dove i partiti hanno chiesto un intervento a Mario Draghi. Molti esponenti dei maggiori partiti italiani si sono detti disposti a "mettere in pausa" la campagna elettorale per raggiungere un accordo sulle misure da adottare per contrastare il caro-bollette.
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