Mercato valutario

Euro destinato a restare debole su dollaro, ecco cosa vuol dire per gli investitori

Katrina Dudley, Investment Strategist di Franklin Mutual Series, ritiene che l’aumento dell’inflazione in Europa per il caro energia e il basso livello relativo dei tassi potrebbero tenere sotto pressione l’euro

di Stefano Caratelli 19 Settembre 2022 17:32

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La guerra in Ucraina, il caro energia e il ritardo della BCE rispetto alla Fed nell’aumentare i tassi hanno provocato un brusco calo dell’euro su dollaro nei primi otto mesi del 2022.Una rapida ripresa della moneta europea potrebbe essere ancora lontana, ma il suo deprezzamento potrebbe creare opportunità a breve termine per gli investitori in azioni value. Come gli USA, anche l’Europa è alle prese con un’inflazione senza precedenti che sta intaccando il potere d’acquisto dei consumatori, con ricadute negative sulle imprese dei beni di consumo, e se le pressioni inflazionistiche in Europa si rivelassero più vischiose il valore dell’euro potrebbe erodersi ulteriormente nei prossimi mesi.

DIFFERENZIALE DEI TASSI CON GLI USA


E’ la valutazione di Katrina Dudley, Investment Strategist di Franklin Mutual Series, secondo cui contro l’euro gioca l’aumento del differenziale di interesse con gli USA. BCE e Fed hanno alzato i tassi a velocità diverse, e questo sta ulteriormente aggravando la debolezza dell’euro. In Europa, la banca centrale è impegnata a contenere l’inflazione, ma la guerra e le sue ricadute hanno sottoposto l’economia a sollecitazioni senza precedenti, che ad avviso dell’esperta di Franklin MS non si attenueranno in tempi brevi e potrebbero far precipitare la regione in recessione.

SELEZIONE ATTIVA DEI TITOLI VALUE


Il deprezzamento dell’euro ha avuto effetti eterogenei: i viaggiatori statunitensi si sono riversati in Europa, con ripercussioni positive sulla crescita ma il ribasso dell’euro sta anche provocando un rincaro delle importazioni, specialmente quelle denominate in dollari, come le materie prime. Inoltre, le aziende avranno maggiori difficoltà a trasferire gli aumenti dei costi sui consumatori. Calo dell’euro, spinte inflazionistiche, timori di recessione in Europa e pressioni sui consumatori hanno un impatto diverso su ciascuna azienda, per cui per l’investitore una selezione attiva dei titoli sarà vitale.

AZIONARIO EUROPEO A SCONTO


Gli investitori, secondo Dudley, dovranno capire in che misura una determinata impresa beneficia di una copertura naturale e se vi sono disallineamenti di costi e ricavi che potrebbero tradursi in un aumento o in una diminuzione degli utili. Negli ultimi anni i mercati azionari europei hanno nel complesso evidenziato uno sconto valutativo sostanzioso rispetto agli omologhi statunitensi, data la maggiore esposizione a settori con orientamento value, come finanza, energia e materiali.

SFIDE E OPPORTUNITÀ


Quest’anno, sottolinea in conclusione l’esperta di Franklin MS, alcune aree del mercato hanno messo a segno una decisa rimonta con il ritorno in auge dello stile value. L’indebolimento dell’euro crea sfide e opportunità per le aziende europee. Nei prossimi mesi sarà fondamentale sapere dove guardare e cosa cercare.

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