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Infrastrutture, il clima cambia e i governi si muovono: ecco le opportunità da cogliere
Neuberger Berman nelle prospettive settimanali del CIO firmate da J. Michael McCarthy, Head of Infrastructure, Private Markets, spiega le opportunità di investimento attraenti da miliardi di dollari
di Stefano Caratelli 19 Settembre 2022 16:36
Dopo un anno che ha messo in luce la vulnerabilità delle infrastrutture idriche, energetiche e delle catene di approvvigionamento, l’approvazione di una nuova serie di norme rappresenta un punto di svolta e indica che i governi stanno finalmente iniziando a prendere sul serio gli investimenti infrastrutturali. E’ un mondo vasto, fatto non solo di strade, ponti, porti, linee di trasmissione e di distribuzione di gas, energia elettrica, acqua. Il Covid prima e la guerra in Ucraina poi hanno messo a nudo le vulnerabilità delle infrastrutture e hanno fatto aumentare l’inflazione, mentre un’estate rovente reso evidenti gli effetti del cambiamento climatico mettendo alla prova i sistemi idrici di USA ed Europa.
Neuberger Berman nelle prospettive settimanali del CIO firmate da J. Michael McCarthy, Head of Infrastructure, Private Markets e dedicate al tema degli investimenti in infrastrutture, prende atto che i governi si sono dati da fare con l’ultima novità rappresentata dallo US Inflation Reduction Act del 16 agosto. Sembra che il mondo stia iniziando a prendere sul serio il tema, e nonostante le misure prese siano di enorme portata secondo Neuberger Berman siamo solo all’inizio. L’Act americano stanzia quasi 350 miliardi di dollari solo per progetti e tecnologia per raggiungere zero emissioni.
Aggiungendo 950 milioni di pannelli solari, 120.000 turbine eoliche e 2.300 impianti per la produzione di batterie “grid-scale” al mix energetico, l’Act americano rappresenta anche un’importante opportunità di investimenti, che secondo Wood Mackenzie entro il 2035 arriveranno a superare i 1.200 miliardi di dollari solo per le rinnovabili. L’Act contiene anche crediti d’imposta che secondo gli analisti sono ancor più significativi. Per accedervi bisogna dimostrare di aver investito in una delle tecnologie identificate o in progetti legati al loro utilizzo.
L’esperto di Neuberger Berman prevede che miliardi di dollari di opportunità potrebbero divenire per la prima volta economicamente attrattive, un importante cambio di approccio che mette al centro singole opportunità di investimento. Secondo le proiezioni degli analisti, nei prossimi cinque anni, grazie all’Act americano e agli investimenti che promuove, la capacità di stoccaggio di energia con batterie crescerà di cinque o sei volte, consentendoci di sfruttare meglio le infrastrutture di trasmissione esistenti.
Ma è ancora ben lungi dal necessario per adeguare le linee di trasmissione del XX secolo all’energia generata nel XXI. L’esperto di Neuberger Berman nota che senza nuove infrastrutture di trasmissione, gran parte della nuova prodotta con le rinnovabili resterebbe inutilizzata nei punti più assolati e ventosi. In ogni caso, stiamo assistendo ad analoghi sviluppi nel resto del mondo. I governi europei stanno appena iniziando a spendere i 2.000 miliardi previsti dal NextGeneration EU, mentre l’Australia sta approvando una nuova normativa per ridurre le emissioni del 43% entro il 2030 con incentivi all’industria estrattiva per passare dai combustibili fossili ai metalli e i minerali essenziali per la transizione energetica.
L’analisi di Neuberger Berman cita anche la crisi idrica in Mississippi e la siccità in Europa di quest’estate, che stanno aumentando la consapevolezza della posta in gioco a fronte dell’aumento delle temperature. La minaccia di una recessione potrebbe aver convinto politici fin qui scettici, come il senatore USA Joe Manchin, a concentrarsi sui posti di lavoro di alta qualità che possono essere generati votando a favore di nuove spese in infrastrutture legate alle innovabili.
Due settimane dopo aver promulgato l’US Inflation Reduction Act, il presidente Biden ha effettuato 26 nuove nomine nel National Infrastructure Advisory Council. L’annuncio non ha dominato le prime paginel’Act appena approvato, ma lascia presagire simili propositi per il futuro. Per gli investimenti in infrastrutture, conclude l’analisi dell’esperto di Neuberger Berman, il clima sta chiaramente cambiando.
LA SVOLTA DELL’US INFLATION REDUCTION ACT
Neuberger Berman nelle prospettive settimanali del CIO firmate da J. Michael McCarthy, Head of Infrastructure, Private Markets e dedicate al tema degli investimenti in infrastrutture, prende atto che i governi si sono dati da fare con l’ultima novità rappresentata dallo US Inflation Reduction Act del 16 agosto. Sembra che il mondo stia iniziando a prendere sul serio il tema, e nonostante le misure prese siano di enorme portata secondo Neuberger Berman siamo solo all’inizio. L’Act americano stanzia quasi 350 miliardi di dollari solo per progetti e tecnologia per raggiungere zero emissioni.
INVESTIMENTI IN RINNOVABILI PER 1.200 MILIARDI
Aggiungendo 950 milioni di pannelli solari, 120.000 turbine eoliche e 2.300 impianti per la produzione di batterie “grid-scale” al mix energetico, l’Act americano rappresenta anche un’importante opportunità di investimenti, che secondo Wood Mackenzie entro il 2035 arriveranno a superare i 1.200 miliardi di dollari solo per le rinnovabili. L’Act contiene anche crediti d’imposta che secondo gli analisti sono ancor più significativi. Per accedervi bisogna dimostrare di aver investito in una delle tecnologie identificate o in progetti legati al loro utilizzo.
MOLTIPLICATO LO STOCCAGGIO CON BATTERIE
L’esperto di Neuberger Berman prevede che miliardi di dollari di opportunità potrebbero divenire per la prima volta economicamente attrattive, un importante cambio di approccio che mette al centro singole opportunità di investimento. Secondo le proiezioni degli analisti, nei prossimi cinque anni, grazie all’Act americano e agli investimenti che promuove, la capacità di stoccaggio di energia con batterie crescerà di cinque o sei volte, consentendoci di sfruttare meglio le infrastrutture di trasmissione esistenti.
LA UE SI MUOVE, MA ANCHE L’AUSTRALIA
Ma è ancora ben lungi dal necessario per adeguare le linee di trasmissione del XX secolo all’energia generata nel XXI. L’esperto di Neuberger Berman nota che senza nuove infrastrutture di trasmissione, gran parte della nuova prodotta con le rinnovabili resterebbe inutilizzata nei punti più assolati e ventosi. In ogni caso, stiamo assistendo ad analoghi sviluppi nel resto del mondo. I governi europei stanno appena iniziando a spendere i 2.000 miliardi previsti dal NextGeneration EU, mentre l’Australia sta approvando una nuova normativa per ridurre le emissioni del 43% entro il 2030 con incentivi all’industria estrattiva per passare dai combustibili fossili ai metalli e i minerali essenziali per la transizione energetica.
LA SPINTA DA CRISI IDRICHE E SICCITA’
L’analisi di Neuberger Berman cita anche la crisi idrica in Mississippi e la siccità in Europa di quest’estate, che stanno aumentando la consapevolezza della posta in gioco a fronte dell’aumento delle temperature. La minaccia di una recessione potrebbe aver convinto politici fin qui scettici, come il senatore USA Joe Manchin, a concentrarsi sui posti di lavoro di alta qualità che possono essere generati votando a favore di nuove spese in infrastrutture legate alle innovabili.
IL CLIMA STA CAMBIANDO
Due settimane dopo aver promulgato l’US Inflation Reduction Act, il presidente Biden ha effettuato 26 nuove nomine nel National Infrastructure Advisory Council. L’annuncio non ha dominato le prime paginel’Act appena approvato, ma lascia presagire simili propositi per il futuro. Per gli investimenti in infrastrutture, conclude l’analisi dell’esperto di Neuberger Berman, il clima sta chiaramente cambiando.