La giornata sui mercati
La vittoria della Meloni non spaventa la Borsa
Ftse Mib oltre il +1%, tra i titoli in evidenza Tim e i bancari. In parziale risalita però lo spread con il rendimento del decennale su nuovi record. Venerdì attesa per la pagella di Moody's sull'Italia
di Antonio Cardarelli 26 Settembre 2022 09:32
Nella prima seduta post elezioni Piazza Affari parte in ribasso per poi recuperare rapidamente terreno. Il Ftse Mib viaggia con un rialzo superiore all'1% nelle prime battute mentre gli altri listini europei, ad eccezione di Londra, mostrano debolezza. Lo spread tra Btp e Bund apre in rialzo a 237 punti base (dai 232 della chiusura di venerdì) mentre il rendimento del BTp decennale benchmark vola al 4,48% dal 4,36%. Tra i titoli in evidenza Tim (+3,9%) e i bancari oltre a Campari e Moncler.
Le elezioni italiane hanno confermato le previsioni, con una netta affermazione del centrodestra e soprattutto di Giorgia Meloni, sia al Senato che alla Camera. A spoglio ancora da ultimare (qui i risultati in diretta), la coalizione di centrodestra può contare sul 44% dei voti. Fratelli d'Italia supera il 26% mentre gli alleati Lega e Forza Italia si attestano rispettivamente al 9% e all'8%. Centrosinistra fermo al 27% dei consensi con il Pd, secondo partito a livello nazionale, intorno al 20%. Il Movimento 5 Stelle viaggia intorno al 15% grazie soprattutto al risultato ottenuto nelle regioni del Sud. Il terzo polo di Renzi e Calenda si ferma sotto l'8%.
Alla luce di questi risultati l'incarico a Giorgia Meloni di formare il prossimo governo è praticamente certo. La leader di Fratelli d'Italia ha tenuto un discorso di ringraziamento durante la notte, affermando che il risultato che si andava a profilare era solo un "inizio" e puntando sul concetto di "responsabilità". "Siamo pronti a risollevare l'Italia", ha detto la leader di Fratelli d'Italia. Il prossimo governo è atteso dalle trattative con l'Unione europea sul Recovery Fund e su altri temi cruciali. Intanto, proprio a livello europeo, Meloni incassa i complimenti di Orban e Marine Le Pen.
Sarah Carlson, senior vice president dell'agenzia di rating Moody's (che venerdì darà un giudizio sull'Italia), pone l'attenzione sulle "sfide significative che il prossimo governo italiano dovrà affrontare", a partire dall'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza del Paese. Gli altri temi in primo piano, secondo Moody's, sono "la gestione dei problemi di approvvigionamento e dei costi dell'energia e il peso del debito che è vulnerabile alla crescita negativa, ai costi di finanziamento e all'andamento dell'inflazione".
Filippo Diodovich, senior market strategist di Ig Italia, commenta così l'esito delle elezioni: "Per il momento non c'è stata una reazione negativa perché i mercati scontavano già la vittoria del centrodestra e non c'è stato lo sfondamento con il raggiungimento dei due terzi dei seggi: il vero test sarà però il programma e la scelta dei ministri chiave e la presentazione del programma, con il mercato che attende di capire se le soluzioni saranno in continuità con il governo Draghi".
Intanto l'euro perde terreno sul dollaro e scende sotto quota 0,97. Scivolone a nuovi minimi anche per la sterlina dopo che il governo ha confermato la volontà di realizzare tagli alla pressione fiscale che rischiano di alimentare l'inflazione. Sul fronte dell'energia, in calo il prezzo del petrolio: il future novembre sul Brent cede l'1,04% a 85,25 dollari al barile, il Wti novembre scivola dello 0,9% a 78,03 dollari. In calo del 4,3% a 177,5 euro per megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.
NETTA VITTORIA DEL CENTRODESTRA
Le elezioni italiane hanno confermato le previsioni, con una netta affermazione del centrodestra e soprattutto di Giorgia Meloni, sia al Senato che alla Camera. A spoglio ancora da ultimare (qui i risultati in diretta), la coalizione di centrodestra può contare sul 44% dei voti. Fratelli d'Italia supera il 26% mentre gli alleati Lega e Forza Italia si attestano rispettivamente al 9% e all'8%. Centrosinistra fermo al 27% dei consensi con il Pd, secondo partito a livello nazionale, intorno al 20%. Il Movimento 5 Stelle viaggia intorno al 15% grazie soprattutto al risultato ottenuto nelle regioni del Sud. Il terzo polo di Renzi e Calenda si ferma sotto l'8%.
LE PAROLE DI GIORGIA MELONI
Alla luce di questi risultati l'incarico a Giorgia Meloni di formare il prossimo governo è praticamente certo. La leader di Fratelli d'Italia ha tenuto un discorso di ringraziamento durante la notte, affermando che il risultato che si andava a profilare era solo un "inizio" e puntando sul concetto di "responsabilità". "Siamo pronti a risollevare l'Italia", ha detto la leader di Fratelli d'Italia. Il prossimo governo è atteso dalle trattative con l'Unione europea sul Recovery Fund e su altri temi cruciali. Intanto, proprio a livello europeo, Meloni incassa i complimenti di Orban e Marine Le Pen.
MOODY'S: LE PROSSIME SFIDE PER IL GOVERNO
Sarah Carlson, senior vice president dell'agenzia di rating Moody's (che venerdì darà un giudizio sull'Italia), pone l'attenzione sulle "sfide significative che il prossimo governo italiano dovrà affrontare", a partire dall'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza del Paese. Gli altri temi in primo piano, secondo Moody's, sono "la gestione dei problemi di approvvigionamento e dei costi dell'energia e il peso del debito che è vulnerabile alla crescita negativa, ai costi di finanziamento e all'andamento dell'inflazione".
DIODOVICH (IG): "SCELTA MINISTRI TEST CHIAVE"
Filippo Diodovich, senior market strategist di Ig Italia, commenta così l'esito delle elezioni: "Per il momento non c'è stata una reazione negativa perché i mercati scontavano già la vittoria del centrodestra e non c'è stato lo sfondamento con il raggiungimento dei due terzi dei seggi: il vero test sarà però il programma e la scelta dei ministri chiave e la presentazione del programma, con il mercato che attende di capire se le soluzioni saranno in continuità con il governo Draghi".
EURO GIÙ CONTRO IL DOLLARO
Intanto l'euro perde terreno sul dollaro e scende sotto quota 0,97. Scivolone a nuovi minimi anche per la sterlina dopo che il governo ha confermato la volontà di realizzare tagli alla pressione fiscale che rischiano di alimentare l'inflazione. Sul fronte dell'energia, in calo il prezzo del petrolio: il future novembre sul Brent cede l'1,04% a 85,25 dollari al barile, il Wti novembre scivola dello 0,9% a 78,03 dollari. In calo del 4,3% a 177,5 euro per megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.
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