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GAM: perché l'azionario rimane un'opzione di investimento valida

Julian Howard, Lead Investment Director, Multi Asset Portfolios sottolinea che nonostante i numerosi “cigni neri” il rendimento dello S&P 500 si è confermato solido e pari al 10% annualizzato

di Stefano Caratelli 3 Ottobre 2022 15:12

financialounge -  azionario GAM Julian Howard
Nonostante i numerosi shock negativi subiti, il rendimento reale che le azioni offrono "intrinsecamente" nel tempo rimane interessante.  In termini di salute finanziaria, le azioni sono davvero l'equivalente dell'esercizio fisico, anche se è giusto segnalare che altri approcci ricoprono un ruolo nel conseguimento di performance corrette per il rischio. Sono le conclusioni di un commento di Julian Howard, Lead Investment Director, Multi Asset Portfolios di GAM Investments.

LA RICERCA DELLA SALUTE FINANZIARIA


Howard cita il famoso scienziato britannico Robert Winston che una decina d’anni fa osservava che uno dei progressi più importanti della medicina è stato proprio l'esercizio fisico, che sembra essere l'azione più influente per il benessere e la longevità. Allo stesso modo, gli investitori cercano molteplici strade per raggiungere una condizione finanziaria in salute, come i contanti, le obbligazioni e gli immobili, l'oro, le criptovalute, i token non fungibili e persino le proprietà virtuali nel Metaverso.

AZIONI SEMPRE CONVENIENTI NEL TEMPO


Ma nel tempo, sottolinea l’esperto di GAM, il rendimento reale delle azioni è rimasto conveniente. Agli investitori che si sentono comprensibilmente a disagio con il "sell-off di tutto" che ha caratterizzato il 2022, con l'S&P 500 sceso pesantemente da un anno all'altro, Howard rimarca le prospettive di lungo periodo delle azioni e il motivo per cui, anche in presenza dell'elevata volatilità odierna, non esiste ancora un'alternativa convincente.

UTILI MEGLIO DI REAL ESTATE E BOND


Mentre i mercati sono alle prese con la guerra, l'aumento dell'inflazione e l'incertezza delle risposte di governi e banche centrali, attualmente l'interesse per le azioni rimane inalterato se si valutano i rendimenti assoluti e relativi. Considerando lo S&P 500, il rendimento atteso degli utili è attualmente di poco superiore al 5%, contro il rendimento del 3,2% offerto dai Real Estate Investment Trust misurato dal Blackrock Global REIT, e il 3,3% offerto dai titoli del Tesoro USA a 10 anni, e con il rendimento nullo di oro, criptovalute e altri asset speculativi.

LA PROSPETTIVA DEL CAPITAL GAIN


L'eccesso di rendimento di cui godono le azioni, noto come premio per il rischio azionario, è oggi di poco inferiore al 2% rispetto ai Treasury, e non certo stellare. Ma suggerisce comunque che non esiste un'alternativa alle azioni su una base puramente di rendimento. Inoltre, questa valutazione del rendimento relativo non coglie è l'allettante prospettiva, a differenza delle obbligazioni che restituiscono solo il rendimento e il capitale, di un significativo apprezzamento aggiuntivo quando le azioni sfruttano i progressi dell'innovazione commercializzati dalle aziende.

IN CERCA DI DIVERSIFICAZIONE


Le azioni, sottolinea Howard nella sua analisi, saranno sempre in competizione con altre classi di attivi, poiché molti investitori cercano la diversificazione per controllare la volatilità. Un'allocazione esclusivamente azionaria richiede un orizzonte temporale e un adattamento psicologico che non sono adatti a tutti.

FORTI DEVIAZIONI STANDARD


Lo 'S&P 500 ha garantito un solido 10% di rendimento annualizzato nei 30 anni fino al 9 settembre 2022, ma l’esperto di GAM ricorda che ha prodotto anche una deviazione standard annualizzata del 14,8%, in quanto i mercati hanno affrontato la disfatta tecnologica dei primi anni 2000, la crisi finanziaria globale del 2008, quella dell'Eurozona del 2011, e infine il panico da Covid-19 di inizio 2020 e l'invasione dell'Ucraina con la relativa inflazione.

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