Il giudizio sul debito

Moody’s: probabile taglio rating Italia senza riforme e attuazione Pnrr

La strada è quella che porta verosimilmente a una stabilizzazione dell’outlook, se il prossimo governo si dimostrasse impegnato nell’attuazione delle riforme “strutturali a sostegno della crescita”

di Fabrizio Arnhold 5 Ottobre 2022 12:45

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“Declasseremmo probabilmente i rating dell’Italia se dovessimo anticipare un significativo indebolimento delle prospettive di crescita di medio termine del Paese, probabilmente a causa della mancata attuazione delle riforme per rafforzare la crescita, comprese quelle delineate nel Pnrr del Paese”, è quanto scrivono gli esperti di Moody’s in un aggiornamento sul profilo di credito sovrano dell’Italia.

CRESCITA DEL DEBITO SOTTO LA LENTE


Come riporta l’agenzia Radiocor, sarebbero inoltre negativi per il rating “segnali di una probabile crescita del debito in modo significativo, sia a causa di prospettive di crescita sostanzialmente più deboli, sia a causa di un aumento dei costi da interessi o di un deciso allentamento fiscale”.

LA SFIDA DEL NUOVO GOVERNO


“Sebbene sia improbabile un aumento del rating nel prossimo futuro - prosegue il rapporto di Moody’s - prenderemmo in considerazione la possibilità di cambiare l’outlook a stabile se le istituzioni italiane, le prospettive di crescita e la traiettoria del debito si dimostrassero resilienti ai rischi al ribasso derivanti dall'incertezza delle politiche, dai rischi per la sicurezza energetica e aumento dei costi di finanziamento”.

ATTUAZIONE DEL PNRR


Se il prossimo governo si dimostrasse impegnato all’attuazione delle riforme strutturali a sostegno della crescita, comprese quelle delineate nel Pnrr del Paese, “porterebbero verosimilmente a una stabilizzazione dell'outlook se accompagnata da un piano credibile di consolidamento fiscale di medio termine che impedisse un aumento significativo del debito”, concludono gli esperti di Moody’s.

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