La previsione

Jamie Dimon, Ceo di Jp Morgan: “Wall Street può calare ancora del 20 per cento”

Il numero uno della banca d’affari americana ha parlato di una “situazione molto grave”, con gli Usa in recessione tra sei-nove mesi e del possibile impatto sull’indice S&P 500. La Fed “ha aspettato troppo” per contrastare l’inflazione

di Fabrizio Arnhold 11 Ottobre 2022 09:50

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La volatilità sui mercati resterà altissima. Secondo il Ceo di JP Morgan, Jamie Dimon, l’indice S&P 500 potrebbe perdere ancora un altro 20% nei prossimi mesi, considerando la politica aggressiva della Federal Reserve che prevede ulteriori rialzi del tassi nel prossimo futuro.

ALTRO CALO DEL 20%


Il numero uno di JP Morgan ha spiegato alla CNBC che è difficile stabilire con certezza quali siano i singoli settori che soffriranno di più ma ha detto che è facile immaginare che lo S&P 500 scenda “di un altro 20%” mentre i mercati volatili diventeranno ancora più “disordinati” mentre i tassi continueranno a salire. E il prossimo ribasso potrebbe essere “molto più doloroso del primo”.

INFLAZIONE E TASSI IN CRESCITA


La premessa è che l’economia americana sta andando bene al momento. Ma per Dimon “non si può parlare di economia senza parlare di cose future, e queste cose sono serie”. Preoccupa soprattutto l’inflazione e i tassi di interesse che salgono più velocemente del previsto proprio nel tentativo di frenare la corsa dei prezzi.


RECESSIONE IN SEI-NOVE MESI


Per il numero uno della banca d’affari si tratta di cose “molto serie” che possono spingere “gli Usa e il mondo intero in recessione”. L’Europa è già in recessione, gli Stati Uniti probabilmente “tra sei o nove mesi”. Per Dimon la Fed “ha aspettato troppo a lungo e ha fatto troppo poco”, mentre l’inflazione saliva ai massimi da decenni e che ora sta “chiaramente recuperando”.

IL FATTORE GUERRA


Atterraggio morbido o duro dell’economia? Sulla potenziale, ma sempre più probabile, recessione, Dimon ha affermato che potrebbe essere “da molto lieve a molto dura”, il fattore chiave sarà la guerra in Europa, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Ma sembra ci siano davvero pochi dubbi sul fatto che la volatilità resterà ancora elevata nei prossimi mesi.

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