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Il certificato per investire sul merito creditizio di 10 grandi gruppi italiani
Il certificato Credit Linked Grandi Imprese di Societe Generale prevede premi periodici ad un tasso del 4,75% annuo e una liquidazione finale a luglio 2027, legati al merito creditizio di un paniere di 10 grandi società italiane. Ininfluente l’andamento di borsa delle 10 aziende del paniere, conta soltanto il numero di società che sono state oggetto di un evento di credito durante la vita del prodotto
di Leo Campagna 13 Ottobre 2022 16:27
Puntare sulla solidità finanziaria di un paniere di 10 aziende a grande capitalizzazione di Piazza Affari (Atlantia, CNH Industrial, ENEL, ENI, Generali, Intesa Sanpaolo, Leonardo, Mediobanca, Stellantis e UniCredit) per incassare premi annui ad un tasso del 4,75% p.a. per i prossimi 5 anni, pagati ogni 12 di luglio dal 2023 al 2027. È questa, in estrema sintesi, quanto propone il Credit Linked Certificate emesso da Societe Generale, avente codice ISIN XS2394979269 e con scadenza il 12 luglio 2027.
L’aspetto distintivo di questo tipo di certificati è che, diversamente dagli equity-linked come i cash collect o i bonus, è ininfluente l’andamento di Borsa dei titoli del paniere sia per il premio che per il rimborso: conta soltanto il fatto che, durante la vita di prodotto, si siano verificati o meno eventi di credito sulle società del paniere. Per questo Credit Linked Certificate si applicano i seguenti eventi, seguendo le definizioni standardizzate dall’associazione internazionale ISDA (International Swaps Derivatives Association): bancarotta, ristrutturazione del debito, mancato pagamento del debito, intervento di autorità competente (solo per le società finanziarie nel paniere).
Da segnalare che il KID di questo Credit Linked Certificate di Societe Generale (nel quale deve essere illustrata la rischiosità dell’investimento in una scala che va da 1, rischio basso, a 7, rischio massimo) indica il livello 1, il valore più basso nella scala dei rischi prevista per i Certificati d’investimento. Da tenere a mente che l’investitore è esposto, oltre al rischio di credito delle società nel paniera, anche al rischio di credito dell’emittente del certificato.
Per quanto riguarda il funzionamento, se nessuna delle 10 entità del paniere di riferimento è oggetto di un evento di credito, l’investitore otterrà ogni anno il premio al tasso annuo del 4,75% e, alla scadenza, riceverà il rimborso del 100% del valore nominale del certificato. Ma c’è di più: emesso al valore nominale di 1.000 euro, l’attuale prezzo di acquisto è sotto la pari di circa 4 punti percentuali, fornendo un extra rendimento significativo rispetto al prezzo di emissione.
Ipotizziamo che nel corso della vita del prodotto nessuna delle società facenti parte del paniere registri un evento di credito. Uno scenario nel quale tutti i premi lordi annui al tasso del 4,75% p.a. sarebbero incassati con anche il rimborso a scadenza del 100% del valore nominale (1.000 euro lordi). Ipotizzando un acquisto del certificato a 957 euro (prezzo all’apertura dell’11 ottobre), il rendimento annuo lordo conseguito dall’investitore sarebbe pari al 5,84% annuo.
Ma cosa succede se una o più società del paniere di riferimento risultasse nel corso della vita del certificato oggetto di un evento di credito? I premi successivi a tale evento (o eventi) e l’importo di liquidazione a scadenza sarebbero calcolati sul valore nominale diminuito di 1/10 (10%) per ogni società oggetto dell’evento di credito. Se, ad esempio, nel corso del primo anno una delle 10 società che compongono il paniere facesse registrare un evento di credito, il tasso per il premio annuo sarebbe ridotto di 1/10 scendendo dal 4,75% al 4,275%. Alla scadenza verrebbero liquidati non più 1.000 euro lordi ma il 10% in meno, ovvero 900 euro (il 90% del valore nominale). Sempre nel caso di un acquisto del certificato a 957 euro (prezzo all’apertura dell’11 ottobre), il rendimento lordo annualizzato per l’investitore rimarrebbe positivo e sarebbe pari al 3,31% annuo.
Se gli eventi di credito ipotizzati fossero due (tutti nel corso del primo anno), nell’ipotesi sempre di un acquisto del certificato sul mercato a 957 euro e considerando i premi percepiti nei cinque anni, il rendimento lordo annualizzato conseguito dall’investitore sarebbe ancora leggermente positivo e pari allo 0,57% annuo. Da tre eventi di credito in poi e alla luce dei prezzi di acquisto attuali, gli scenari condurrebbero ad un rendimento negativo per l’investitore.
È ININFLUENTE L’ANDAMENTO DI BORSA DEI TITOLI DEL PANIERE
L’aspetto distintivo di questo tipo di certificati è che, diversamente dagli equity-linked come i cash collect o i bonus, è ininfluente l’andamento di Borsa dei titoli del paniere sia per il premio che per il rimborso: conta soltanto il fatto che, durante la vita di prodotto, si siano verificati o meno eventi di credito sulle società del paniere. Per questo Credit Linked Certificate si applicano i seguenti eventi, seguendo le definizioni standardizzate dall’associazione internazionale ISDA (International Swaps Derivatives Association): bancarotta, ristrutturazione del debito, mancato pagamento del debito, intervento di autorità competente (solo per le società finanziarie nel paniere).
NEL KID INDICATO IL VALORE PIÙ BASSO NELLA SCALA DEI RISCHI
Da segnalare che il KID di questo Credit Linked Certificate di Societe Generale (nel quale deve essere illustrata la rischiosità dell’investimento in una scala che va da 1, rischio basso, a 7, rischio massimo) indica il livello 1, il valore più basso nella scala dei rischi prevista per i Certificati d’investimento. Da tenere a mente che l’investitore è esposto, oltre al rischio di credito delle società nel paniera, anche al rischio di credito dell’emittente del certificato.
COME FUNZIONA
Per quanto riguarda il funzionamento, se nessuna delle 10 entità del paniere di riferimento è oggetto di un evento di credito, l’investitore otterrà ogni anno il premio al tasso annuo del 4,75% e, alla scadenza, riceverà il rimborso del 100% del valore nominale del certificato. Ma c’è di più: emesso al valore nominale di 1.000 euro, l’attuale prezzo di acquisto è sotto la pari di circa 4 punti percentuali, fornendo un extra rendimento significativo rispetto al prezzo di emissione.
ALCUNI POSSIBILI SCENARI
Ipotizziamo che nel corso della vita del prodotto nessuna delle società facenti parte del paniere registri un evento di credito. Uno scenario nel quale tutti i premi lordi annui al tasso del 4,75% p.a. sarebbero incassati con anche il rimborso a scadenza del 100% del valore nominale (1.000 euro lordi). Ipotizzando un acquisto del certificato a 957 euro (prezzo all’apertura dell’11 ottobre), il rendimento annuo lordo conseguito dall’investitore sarebbe pari al 5,84% annuo.
SE UNA DELLE 10 SOCIETÀ REGISTRA UN EVENTO DI CREDITO
Ma cosa succede se una o più società del paniere di riferimento risultasse nel corso della vita del certificato oggetto di un evento di credito? I premi successivi a tale evento (o eventi) e l’importo di liquidazione a scadenza sarebbero calcolati sul valore nominale diminuito di 1/10 (10%) per ogni società oggetto dell’evento di credito. Se, ad esempio, nel corso del primo anno una delle 10 società che compongono il paniere facesse registrare un evento di credito, il tasso per il premio annuo sarebbe ridotto di 1/10 scendendo dal 4,75% al 4,275%. Alla scadenza verrebbero liquidati non più 1.000 euro lordi ma il 10% in meno, ovvero 900 euro (il 90% del valore nominale). Sempre nel caso di un acquisto del certificato a 957 euro (prezzo all’apertura dell’11 ottobre), il rendimento lordo annualizzato per l’investitore rimarrebbe positivo e sarebbe pari al 3,31% annuo.
SE LE SOCIETÀ CON EVENTO DI CREDITO FOSSERO DUE
Se gli eventi di credito ipotizzati fossero due (tutti nel corso del primo anno), nell’ipotesi sempre di un acquisto del certificato sul mercato a 957 euro e considerando i premi percepiti nei cinque anni, il rendimento lordo annualizzato conseguito dall’investitore sarebbe ancora leggermente positivo e pari allo 0,57% annuo. Da tre eventi di credito in poi e alla luce dei prezzi di acquisto attuali, gli scenari condurrebbero ad un rendimento negativo per l’investitore.
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