L'analisi
Per AllianzGI la Fed pronta per un nuovo rialzo dei tassi di 75 punti base
Secondo Christiaan Tuntono (Allianz Global Investors) non solo al momento nessun dato potrebbe dissuadere la Fed dall'effettuare questa mossa nella prossima riunione del 2 novembre ma dobbiamo prepararci a nuovi rialzi
di Leo Campagna 14 Ottobre 2022 17:15
A settembre negli USA sono stati creati 263.000 nuovi posti di lavoro, meno dei 315.000 di agosto, ma comunque ben al di sopra dei livelli compatibili con una crescita salariale più lenta e una partecipazione alla forza lavoro stabile. La disoccupazione è scesa al 3,5% come in luglio mentre le retribuzioni orarie medie sono aumentate dello 0,3% nel mese e del 5,0% in un anno.
Secondo Christiaan Tuntono, Senior Economist, Asia Pacific di Allianz Global Investors, i dati di settembre confermano le previsioni della casa d’investimento sulla resilienza del mercato del lavoro statunitense. D’altra parte, sottolinea il manager, in base ai futures sui Fed Funds, al momento nessun dato potrebbe dissuadere la Fed dall'effettuare un nuovo rialzo dei tassi di 75 punti base (+0,75%) nella riunione del prossimo 2 novembre.
Tuntono ritiene che l’attuale inflazione salariale elevata derivi da un’offerta di forza lavoro inelastica. “Una situazione di equilibrio sostenibile sul mercato del lavoro si potrebbe ottenere con una diminuzione della domanda di manodopera che, in base alle nostre stime, significherebbe creare circa 100.000-120.000 nuovi posti di lavoro al mese, un numero più basso di quello attuale e compatibile con una crescita mensile delle retribuzioni orarie inferiore allo 0,2% in una situazione di piena occupazione e con una partecipazione alla forza lavoro stabile” spiega il manager convinto che la Fed manterrà una linea restrittiva e opererà nuovi rialzi dei tassi al fine di frenare la domanda di forza lavoro e ristabilire un equilibrio.
Guardando agli appuntamenti della settimana prossima, lunedì sarà reso noto l’Empire Manufacturing Survey di ottobre, che monitora l'andamento del settore manifatturiero negli USA e le previsioni sono per una conferma del calo registrato a settembre, in linea con la contrazione dell’attività manifatturiera. “Lo stesso giorno, verrà rilasciato l’indice dell’attività nel terziario e l’indice di utilizzo della capacità produttiva di agosto per il Giappone, che aggiorneranno la view nel comparto manifatturiero e nel settore dei servizi” riferisce Tuntono.
Martedì saranno i dati macroeconomici della Cina a richiamare l’attenzione. Attesi i dati sul prodotto interno lordo (PIL) nel terzo trimestre, che secondo le stime dovrebbe risultare pari al 3,3% anno su anno, quelli sulla crescita di produzione industriale e immobilizzazioni in settembre che, in base alle aspettative del mercato, dovrebbero evidenziare nuovi progressi. Si saprà anche il tasso di crescita delle vendite al dettaglio in settembre viste in contrazione sulla scia del nuovo aumento dei casi di Covid-19. “Scopriremo anche i dati USA sulla crescita della produzione industriale e sull’utilizzo della capacità produttiva in settembre che secondo il mercato dovrebbero essere in linea con quelli del mese precedente” spiega il manager.
Mercoledì, invece, sarà la volta dei dati sui permessi edilizi e aperture di nuovi cantieri residenziali in settembre negli Stati Uniti. “Le attese sono per un incremento mensile dello 0,5% dei permessi edilizi cui dovrebbe contrapporsi una riduzione del 5,4% delle aperture di nuovi cantieri residenziali. Il giorno dopo si conosceranno i dati sulle vendite di case esistenti in settembre previste in discesa del 2,1% nel mese” argomenta Tuntono.
“Venerdi, infine, si saprà a che livello si attestano i prezzi al consumo CPI di settembre in Giappone e l’indice della fiducia dei consumatori europei di ottobre” conclude il Senior Economist, Asia Pacific di Allianz Global Investors, secondo il quale, alla luce di tutti questi elementi, conviene prepararsi a a nuovi rialzi della Fed.
RESILIENZA DEL MERCATO DEL LAVORO USA
Secondo Christiaan Tuntono, Senior Economist, Asia Pacific di Allianz Global Investors, i dati di settembre confermano le previsioni della casa d’investimento sulla resilienza del mercato del lavoro statunitense. D’altra parte, sottolinea il manager, in base ai futures sui Fed Funds, al momento nessun dato potrebbe dissuadere la Fed dall'effettuare un nuovo rialzo dei tassi di 75 punti base (+0,75%) nella riunione del prossimo 2 novembre.
LA FED MANTERRA’ UNA LINEA RESTRITTIVA
Tuntono ritiene che l’attuale inflazione salariale elevata derivi da un’offerta di forza lavoro inelastica. “Una situazione di equilibrio sostenibile sul mercato del lavoro si potrebbe ottenere con una diminuzione della domanda di manodopera che, in base alle nostre stime, significherebbe creare circa 100.000-120.000 nuovi posti di lavoro al mese, un numero più basso di quello attuale e compatibile con una crescita mensile delle retribuzioni orarie inferiore allo 0,2% in una situazione di piena occupazione e con una partecipazione alla forza lavoro stabile” spiega il manager convinto che la Fed manterrà una linea restrittiva e opererà nuovi rialzi dei tassi al fine di frenare la domanda di forza lavoro e ristabilire un equilibrio.
LUNEDI RESO NOTO L’EMPIRE MANIFACTURING SURVEY DI OTTOBRE
Guardando agli appuntamenti della settimana prossima, lunedì sarà reso noto l’Empire Manufacturing Survey di ottobre, che monitora l'andamento del settore manifatturiero negli USA e le previsioni sono per una conferma del calo registrato a settembre, in linea con la contrazione dell’attività manifatturiera. “Lo stesso giorno, verrà rilasciato l’indice dell’attività nel terziario e l’indice di utilizzo della capacità produttiva di agosto per il Giappone, che aggiorneranno la view nel comparto manifatturiero e nel settore dei servizi” riferisce Tuntono.
MARTEDI I DATI MACROECONOMICI DELLA CINA
Martedì saranno i dati macroeconomici della Cina a richiamare l’attenzione. Attesi i dati sul prodotto interno lordo (PIL) nel terzo trimestre, che secondo le stime dovrebbe risultare pari al 3,3% anno su anno, quelli sulla crescita di produzione industriale e immobilizzazioni in settembre che, in base alle aspettative del mercato, dovrebbero evidenziare nuovi progressi. Si saprà anche il tasso di crescita delle vendite al dettaglio in settembre viste in contrazione sulla scia del nuovo aumento dei casi di Covid-19. “Scopriremo anche i dati USA sulla crescita della produzione industriale e sull’utilizzo della capacità produttiva in settembre che secondo il mercato dovrebbero essere in linea con quelli del mese precedente” spiega il manager.
MERCOLEDI SVELATO IL TREND DEL MERCATO IMMOBILIARE USA
Mercoledì, invece, sarà la volta dei dati sui permessi edilizi e aperture di nuovi cantieri residenziali in settembre negli Stati Uniti. “Le attese sono per un incremento mensile dello 0,5% dei permessi edilizi cui dovrebbe contrapporsi una riduzione del 5,4% delle aperture di nuovi cantieri residenziali. Il giorno dopo si conosceranno i dati sulle vendite di case esistenti in settembre previste in discesa del 2,1% nel mese” argomenta Tuntono.
VENERDI FOCUS SULL’INDICE DI FIDUCIA DEI CONSUMATORI EUROPEI
“Venerdi, infine, si saprà a che livello si attestano i prezzi al consumo CPI di settembre in Giappone e l’indice della fiducia dei consumatori europei di ottobre” conclude il Senior Economist, Asia Pacific di Allianz Global Investors, secondo il quale, alla luce di tutti questi elementi, conviene prepararsi a a nuovi rialzi della Fed.