L’apertura dei mercati
Le Borse Ue provano a recuperare con listini asiatici in rosso dopo discorso di Xi Jinping
Avvio sopra la parità per i listini del Vecchio Continente, con gli investitori sempre preoccupati per la corsa dei prezzi. In Cina il duro discorso di Xi non sembra rasserenare i mercati. Risale il prezzo del petrolio
di Fabrizio Arnhold 17 Ottobre 2022 09:14
Le Borse europee cercano il recupero nella prima seduta della settimana, con l’inflazione sempre al centro dell’attenzione degli investitori. In Cina il discorso del presidente Xi all’apertura del Congresso del Partito Comunista frena i listini asiatici. A Milano il Ftse Mib apre a +0,46%, il Dax di Francoforte a +0,24%, il Cac 40 di Parigi a +0,33%, l’Ibex 35 di Madrid a +0,84% e il Ftse 100 di Londra a +0,31%. A Tokyo l’indice Nikkei chiude in calo dell’1,16%.
L’Europa prova a cambiare marcia, nonostante il tono debole dei listini asiatici, dopo il discorso del presidente Xi Jinping, che ha aperto il 20esimo Congresso del Partito Comunista cinese, ribadendo l’intenzione di proseguire nella politica “zero Covid”. Aumentano così i timori dei mercati che vedono ulteriori possibilità di rallentamento dell’economia, in caso di nuovi lockdown. Su Taiwan Xi ha dichiarato che la Cina ha il diritto di prendere "tutte le misure necessarie". Intanto la banca centrale cinese ha confermato l’attuale livello dei tassi di interesse.
Tornando in Europa, al centro dell’attenzione torna la situazione inglese, con il nuovo ministro delle finanze Jeremy Hunt che parlerà oggi delle prossime mosse di politica fiscale del governo inglese, nel tentativo di rasserenare i mercati. La sterlina risale dello 0,34% a 1,1258, in attesa di capire i dettagli del prossimo piano economico di Londra sulle tasse per le imprese. Il rendimento del Gilt 10 anni sale al 4,417%.
Salgono i prezzi del greggio, dopo i ribassi della scorsa settimana. Il Brent sale dello 0,85% a 92,41 dollari al barile, mentre quello del Wti dello 0,86% a 85,38 dollari al barile, con rialzi del 7% rispetto alla settimana precedente. A Piazza Affari da monitorare Mps (fermato per volatilità a +7,56%), dopo che la Consob ha approvato il prospetto per l’aumento di capitale da 2,5 miliardi e Tim (-1,4%), dopo che il cda non ha deliberato sulla richiesta della Cdp sulla rete unica e il taglio di rating di S&P. Lo spread apre in rialzo a 250 punti base, con il rendimento annuo italiano invariato al 4,777%.
IL DISCORSO DI XI
L’Europa prova a cambiare marcia, nonostante il tono debole dei listini asiatici, dopo il discorso del presidente Xi Jinping, che ha aperto il 20esimo Congresso del Partito Comunista cinese, ribadendo l’intenzione di proseguire nella politica “zero Covid”. Aumentano così i timori dei mercati che vedono ulteriori possibilità di rallentamento dell’economia, in caso di nuovi lockdown. Su Taiwan Xi ha dichiarato che la Cina ha il diritto di prendere "tutte le misure necessarie". Intanto la banca centrale cinese ha confermato l’attuale livello dei tassi di interesse.
STERLINA IN RECUPERO
Tornando in Europa, al centro dell’attenzione torna la situazione inglese, con il nuovo ministro delle finanze Jeremy Hunt che parlerà oggi delle prossime mosse di politica fiscale del governo inglese, nel tentativo di rasserenare i mercati. La sterlina risale dello 0,34% a 1,1258, in attesa di capire i dettagli del prossimo piano economico di Londra sulle tasse per le imprese. Il rendimento del Gilt 10 anni sale al 4,417%.
PETROLIO IN RIALZO
Salgono i prezzi del greggio, dopo i ribassi della scorsa settimana. Il Brent sale dello 0,85% a 92,41 dollari al barile, mentre quello del Wti dello 0,86% a 85,38 dollari al barile, con rialzi del 7% rispetto alla settimana precedente. A Piazza Affari da monitorare Mps (fermato per volatilità a +7,56%), dopo che la Consob ha approvato il prospetto per l’aumento di capitale da 2,5 miliardi e Tim (-1,4%), dopo che il cda non ha deliberato sulla richiesta della Cdp sulla rete unica e il taglio di rating di S&P. Lo spread apre in rialzo a 250 punti base, con il rendimento annuo italiano invariato al 4,777%.
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